Secondo posto per Aliverti-Valente e terzo per Salvinelli-Salvinelli, a Bisi-Cantarini il Trofeo Eberhard E' l'equipaggio composto da Edoardo Bellini e Roberto Tiberti ad aggiudicarsi la vittoria della 33ª edizione della Winter Marathon, conclusasi alle 23.00 di venerdì 15 gennaio con l'arrivo degli equipaggi in Piazza Righi a Madonna di Campiglio.
I portacolori della Scuderia Franciacorta Motori hanno vinto con merito una gara molto impegnativa per le temperature particolarmente rigide ma resa affascinante dalla neve caduta sul percorso, precedendo in classifica Alberto Aliverti e Stefano Valente su una analoga Fiat 508 C del 1937; sul terzo gradino del podio Fabio e Marco Salvinelli della Scuderia Classic Team a bordo di una Fiat 1100/103 del 1954.
La gara. L'evento, aperto ufficialmente giovedì 14 gennaio con le verifiche in Pizzale Brenta, è proseguito nella serata con la Tappa 1 che ha impegnato i Concorrenti in un percorso di 90 km attraverso la Val di Sole con
partenza e arrivo in Piazza Righi a Campiglio e la sosta per la cena a metà percorso al Ristorante La Baracca, con la consegna di dinner box accuratamente predisposti e consumati esternamente alla struttura, allestita per
l'occasione con bracieri e fuochi all'esterno per riscaldare gli equipaggi. Al termine della tappa Bellini-Tiberti si portavano già al comando della classifica dimostrando il loro ottimo stato di forma.
Venerdì 15 gennaio alle 11.00 - sempre da Piazza Righi - la partenza della Tappa 2 con gli equipaggi presentati dall'inconfondibile voce di Guido Schittone. La prima parte di percorso - attraverso la Val Rendena e il passo
Duron (m. 1000) - portava i concorrenti al Controllo Orario di Molveno. Grazie al prezioso lavoro delle autorità locali verso le ore 12.00 arrivava la conferma della riapertura dei passi Pordoi e Gardena - chiusi dal giorno prima per vento forte in quota con accumuli di neve e pericolo valanghe - consentendo il transito della carovana sul percorso di gara scongiurando la variazione dell'ultim'ora, predisposta dall'organizzazione, che avrebbe portato all'inevitabile annullamento di 11 prove cronometrate e 2 prove di media.
Da Molveno le vetture ripartivano alle 13.00 in direzione Andalo, Spormaggiore e Mezzocorona prima dell'arrivo al Safety Park alle 15.00. Svolte le 6 spettacolari prove all'interno del moderno centro di guida sicura a sud di Bolzano la carovana si spostava in direzione dei passi Nigra e Costalunga con la disputa di nuove PC e PM inedite rese più difficoltose dalla neve presente in strada. Giunti al successivo Controllo Orario di Mazzin gli equipaggi affrontavano la più impegnativa porzione di percorso con il valico dei passi Pordoi (m. 2239), Campolongo (m. 1875) e Gardena (m. 2121) prima della sosta per la cena allo Chalet Gerard dove i Concorrenti
hanno goduto di alcuni piatti tipici locali serviti anche in questo caso all'interno di un elegante dinner box. L'ultima parte di gara riportava i Concorrenti a Bolzano attraverso il passo Pinei (m. 1437), Castelrotto e Fiè allo
Sciliar e, in seguito, al valico del passo Mendola con le ultime PC della gara prima del rientro a Campiglio attraverso la Val di Non e l'ultima PM in programma sulla salita da Folgarida verso passo Campo Carlo Magno. Bellini-Tiberti conquistavano il loro primo successo alla Winter Marathon dopo il secondo posto del 2020, davanti ad Aliverti-Valente e Salvinelli-Salvinelli (quarti nel 2020); ai piedi del podio Roversi-Bellini (Fiat 1100/103, 1954) e Sala-Cioffi (Lancia Aprilia, 1937); sesti Bonetti-Lanzini (Alfa Romeo 2000 Spider Veloce, 1971) seguiti da Gatta-Maffina (Lancia Ardea, 1941), Gennaro-Ferrara (Fiat 1100/103, 1954), Bisi-Cattivelli (Porsche 356 B Coupé, 1963) e Pedrali-Finardi (MG B GT, 1968) a chiudere la top ten.
Gli altri risultati. Al primo posto fra gli equipaggi interamente stranieri gli svizzeri Ferruccio e Carlo Nessi su Morris Mini Cooper S Mk I del 1965 alla loro prima esperienza in questa competizione, seguiti da Rudolf Hug e Peter Gerber (Volvo PV544 del 1965) e da Daniele Perfetti e Ronnie Kessel su Lancia Fulvia Sport 1.3 del 1967. Buone le prove dell'ex Campione del Mondo rally Miki Biasion (brand ambassador Eberhard) in gara su Alfa Romeo 1750 GT Veloce del 1968, 62° assoluto preceduto al 44° dal volto noto di SKY Sport F1 Davide Valsecchi, a bordo di una Fiat 124 Abarth Rally del 1973.
Fra le Scuderie il successo è andato alla Franciacorta Motori che ha preceduto, nell'ordine, Brescia Corse e 3T Auto e Moto d'Epoca; il primato nella classifica riservata agli equipaggi under 30 è dell'equipaggio bresciano
Bonomi-Bossini su Porsche 356 Speedster del 1955 davanti a Foresti-Sacco (Porsche 356 C Coupé del 1964) e Mion-Lonardi (Porsche 911 T 2.4 del 1972).
Il laghetto ghiacciato. Nel pomeriggio di sabato 16 gennaio sul lago ghiacciato di Madonna di Campiglio la manifestazione è ripresa con lo svolgimento dei due trofei fuori classifica riservati rispettivamente alle prime 8 vetture Porsche e ai primi 32 classificati della Winter Marathon. La prima edizione del Trofeo Centro Porsche Brescia ha visto il successo dell'equipaggio piacentino composto da Giovanni Pighi e Luigi Callegari su una 356 B Roadster del 1951 che in finale ha prevalso sulla 356 SC Coupé del 1963 di Sergio Mazzoleni ed Edrisio Carrara; terza piazza per Mauro Argenti e Roberta Amorosa su 911 T 2.2 del 1969.
Piacenza è risultata protagonista anche nella 5ª edizione del Trofeo Eberhard con la vittoria di Massimo Bisi e Claudio Cattivelli su Porsche 356 B Coupé del 1963 che nella finalissima, con un tempo di 52".02 hanno avuto la meglio sulla Fiat 508 C del 1937 di Alberto Aliverti (vincitore delle edizioni 2015-17 della Winter Marathon) e Stefano Valente con un tempo di 52".08. A completare il podio la Lancia Aprilia del 1937 di Ezio Sala e Gianluca Cioffi che hanno battuto nella finale per il 3°-4° posto Fabio e Marco Salvinelli sulla Fiat 1100/103 del 1954.
L'edizione 2021 si è conclusa direttamente sul lago ghiacciato con la cerimonia di premiazione e la consegna di trofei e premi speciali riservati ai migliori equipaggi: l'ex Campione del Mondo Rally Miki Biasion ha consegnato un orologio Eberhard al primo dell'omonimo trofeo e altri due ai vincitori della Winter Marathon Bellini-Tiberti. Al primo equipaggio classificato nelle Prove di Media (Peli-Donà su Porsche 911 L del 1968) sono andati due trofei e altrettante felpe Martini Racing consegnate da Anna Andreussi, navigatrice pluricampionessa italiana di rally e testimonial Sparco per l'evento. Soddisfazione da parte degli organizzatori per essere riusciti a concludere nel migliore dei modi una manifestazione che è risultata quest'anno particolarmente complessa sia per le condizioni meteo che per l'emergenza Covid-19 ma che ha raccolto comunque il generale apprezzamento da parte dei partecipanti, costantemente monitorati in gara tramite il sistema di tracking GPS installato da ARGO Racing su ciascuna vettura, che ha permesso alla Direzione di Gara di conoscerne il posizionamento in tempo reale. Solo 1 prova annullata infine, a causa del malfunzionamento di una fotocellula, a fronte delle restanti 70 prove tutte svolte regolarmente (64 cronometrate e 6 di media per un totale di 17 rilevamenti), grazie anche al prezioso lavoro
svolto da Cronometristi e Commissari di Percorso. Va così in archivio questa 33ª edizione con il prossimo appuntamento programmato per sabato 10 aprile quando scatterà il 'via' della 14a edizione del Franciacorta Historic.