Di Super User su Sabato, 25 Settembre 2021
Categoria: Comunicati autostoriche

Rallye Elba storico: la prima tappa in mano a Salvini / Tagliaferri su Porsche 911 RS

Un acceso e spettacolare duello con il siciliano Riolo (Subaru Legacy) ha caratterizzato l'intera prima tappa, che ha già conosciuto defezioni importanti, come il valtellinese Da Zanche, "Zippo" e l'esperto "Lucky".

Ottima performance per i locali Volpi-Maffoni (Lancia Delta), terzi assoluti.

Domani giornata conclusiva con altre cinque prove speciali e arrivo finale a Capoliveri dalle 17,30.

CAPOLIVERI (Isola d'Elba, Livorno), 24 settembre 2021 Prima tappa di sfide, tra la serata i ieri e la giornata odierna, al XXXIII Rallye Elba Storico-Trofeo Locman Italy, settimo appuntamento del Campionato Europeo FIA (FIA HSRC) oltre che penultimo atto della corsa "tricolore" (CIRAS) e doppia gara valida per il Trofeo A112.

Dall'enorme successo di adesioni al grande sport e spettacolo offerti sulla strada con questa prima tappa, il passo è stato breve, per la gara organizzata da ACI Livorno Sport, che ha visto confermata la "fama" del rallye tanto esaltante quanto ostico che, dopo un acceso e spettacolare dualismo ha visto elevarsi al comando la coppia senese formata da Alberto Salvini e Giacomo Tagliaferri, sulla loro verde Porsche 911 del secondo raggruppamento.

Dualismo che ha visto grande protagonista pure il siciliano Salvatore "Totò" Riolo, grande estimatore della gara isolana, tornato con una Subaru Legacy Rs, affiancato da Alessandro Floris. Riolo aveva preso il comando per le prime due prove, quando Salvini aveva comunque dato segni di voler attaccare con decisione e così ha fatto, passando al vertice dalla terza prova per poi cercare l'allungo sul siciliano di Cerda, per adesso al comando del quarto raggruppamento. Riolo ha lamentato difficoltà di set-up che non lo hanno fatto rendere per quanto voleva. La terza posizione assoluta di tappa l'ha fatta sua in grande spolvero l'equipaggio elbano Andrea Volpi e Michele Maffoni, ripresentatisi sulle strade amiche con una Lancia Delta Integrale 16V, sfruttata al meglio delle possibilità, senza errori e senza difficoltà di alcun genere.

Le prime fasi del rallye hanno tolto di scena due "nomi" che avrebbero potuto movimentare la gara, come il valtellinese Lucio Da Zanche (Porsche Carrera), fermato da una "toccata" e da un semiasse rotto nel corso della prima prova ed anche l'esperto "Lucky", fermato dalla rottura della pompa dell'olio durante la terza, quando era a ridosso del podio (in quarta piazza), avendo costantemente sofferto problemi di assetto e gomme. Tra i "nomi" della sfida continentale, è uscito di scena anche l'equipaggio norvegese Jensen-Pedersen (BMW M3), che ha alzato bandiera bianca per problemi meccanici durante la terza prova, oltre a "Zippo"-Arena (Audi Quattro), messi fuori causa da una "toccata" nella seconda prova.

Interessanti i duelli anche negli altri raggruppamenti: nel primo ha in mano la situazione Nicola Salin, con Protta alle note (Porsche 911 S) avendo ampio margine su Antonio Parisi e Giuseppe D'Angelo (Porsche 911 S), il quale ha soprattutto in considerazione il conteggiare ancora punti per la categoria nella corsa continentale di categoria. Salin a sua volta ha corso con problemi al cambio. Nel terzo raggruppamento, per quanto riguarda la corsa europea al comando ci sono gli austriaci Wagner-Zauner (Porsche 911 SC), davanti a Mauro Lombardo, con Rosario Merendino (Porsche 911 Sc), nonostante questi ultimi abbiano segnalato difficoltà alla frizione. La seconda posizione, sino alla penultima prova era per gli altri austriaci Putz-Putz (idem), arretrati in classifica in coincidenza dell'ultima chrono. In chiave tricolore comanda sempre Lombardo, in questo caso in lotta serrata con la pari vettura di Beschin-Migliorini.

Tornando in chiave locale, con i piloti sempre molto seguiti, svetta la bella prestazione di Montauti-Adriani, protagonisti già dalle prime battute di gara con la piccola Peugeot 205 rallye, ma anche Galullo-Calandriello (con stesso tipo di vettura) si sono fatti notare. Come pure Pierulivo-Neri, Opel Kadett GSi. Sfortunato invece Massimo Giudicelli (VW Golf), limitato

Nel Trofeo A112 Abarth (che all'Elba storicamente disputa due tappe come fossero due rallies separati) grande ritmo, con l'umbro Giorgio Sisani ed il senese Christian Pollini al comando con decisione dopo tre prove, con un buon margine su Baldo-Marcolini.

Sono partite poi stamane anche le due competizioni di "regolarità sport" (VIII Regularity Sport) e di "regolarità media" (XXXIII Elba Graffiti), quest'ultima prova qualificante per l'ammissione alla fase finale del "2021 FIA Trophy for Historic Regularity Rallies".

IL RICORDO PER ELIO NICCOLAI

Quella di quest'anno è un'edizione particolare. E' stata quella di non avere più Elio Niccolai, il "padre" della gara, scomparso improvvisamente lo scorso 14 maggio. Orfana del suo pilastro fondante, come tale è stato dell'ACI Livorno, il Rallye Elba storico ha proseguito la propria tradizione dell'inestimabile patrimonio umano, sportivo e tecnico che Alla partenza Niccolai è stato ricordato con un minuto di raccoglimento, con tanti che evidentemente si sono emozionati.

Domani, sabato 25 settembre, la seconda e conclusiva tappa, che sposterà il rallye nella parte occidentale dell'Isola d'Elba, concertandosi sul celebre Monte Perone. Uscita dal riordino notturno dalle ore 07:50 ed arrivo alle 17:30. Sono in programma altri 68,800 Km. cronometrati, certamente in grado di esprimere tante altre belle storie di sport e infiniti argomenti di natura tecnica.