Tre prove speciali tra i protagonisti ed un boccone amaro da digerire, il cedimento della pompa della frizione che mette il pilota di Cornedo Vicentino con le spalle al muro.
Castelgomberto (VI), 15 Giugno 2021 – Andrea Scalzotto ed il Rally di Alba, un amore che non è sbocciato nemmeno nell'edizione 2021, andata in scena lo scorso fine settimana.
L'appuntamento valido per il Campionato Italiano WRC si presentava come quarto atto della Suzuki Rally Cup ed il pilota di Cornedo Vicentino, in una sorta di lotta contro i mulini a vento, arrivava al via deciso a non mollare la presa con la sua Suzuki Swift 1.6 R1, nei confronti delle più evolute versioni ibride che la fan da padrone, ma la sorte aveva altri piani in serbo.
Nemmeno ritrovare Christian Buccino al proprio fianco, rievocando ricordi vincenti del recente passato, non è servito a sfatare un tabù che, ancora una volta, ha visto Scalzotto fermo al palo.
Una prima prova per riprendere il feeling in abitacolo, chiusa con il settimo tempo su quattordici arrivati al controllo stop, ed il campione in carica aumentava il passo, riuscendo a firmare il terzo parziale di trofeo sulla successiva, mettendo in riga più di una delle sorelle ibride.
Risalito al sesto posto, con il podio lontano pochi secondi, il vicentino si confermava protagonista anche sulla prima "Niella - Bossolasco", quinto crono in prova ed una classifica provvisoria che, al termine della prima tornata, lo vedeva al sesto posto nella serie ed ampiamente al comando in classe RA5N, con un margine di quasi venti secondi su Forneris.
Tutto filava per il verso giusto ma, all'uscita dal parco assistenza, ecco la doccia fredda.
"Alba è una mia bestia nera" – racconta Scalzotto – "ed anche quest'anno siamo rimasti delusi. Domenica mattina eravamo partiti molto bene. Con Christian il feeling era ottimo, da subito, e la nostra Suzuki Swift R1 si comportava bene. Eravamo riusciti ad ottenere tempi interessanti, stando anche in mezzo alle ibride. Una grossa soddisfazione per noi dato che è noto a tutti il divario tecnico che ci separa da loro. Eravamo in lotta per il podio del trofeo ma, nel trasferimento dal parco assistenza verso la quarta prova, si è rotta la pompa della frizione. Siamo rimasti senza frizione e senza olio quindi non abbiamo potuto fare altro che fermarci."
Un piccolo inconveniente, purtroppo fatale, al quale il team Baldon Rally non ha potuto porre rimedio e che vede ora Scalzotto con le spalle al muro, avendo già giocato il secondo scarto.
Mentre la Suzuki Rally Cup si avvicina all'unico appuntamento stagionale su sterrato, il San Marino Rally a fine Giugno, per il vicentino l'imperativo sarà ora quello di non commettere errori, augurandosi che la dea bendata decida, quanto prima, di iniziare a guardare altrove.
"Avendo saltato il Targa Florio" – aggiunge Scalzotto – "ed aggiungendo questo ritiro ci siamo già giocati i due scarti previsti dal regolamento della Suzuki Rally Cup. Da qui in avanti non avremo più la possibilità di sbagliare anche se, fino ad oggi, di sbagli non ne abbiamo commessi. Qui, ad Alba, si è trattata di pura sfortuna. Siamo a metà stagione ed abbiamo ancora quattro gare da disputare, la prima delle quali si correrà sulla terra del San Marino. Siamo solo alla metà della stagione ed abbiamo ancora la possibilità di recuperare il divario."