Esordio a trent'anni e subito grandino più alto del podio di classe. Il trentenne pilota di Forno Canavese inizia la sua carriera rallistica nel luglio scorso al Rally Lana, vincendo la Classe RSTB 1600, successo bissato al recente Città di Torino. Risultati che potrebbero spalancare l'accesso alla finale della CRZ di fine ottobre a Modena
FORNO CANAVESE (TO), 10 settembre – La vita comincia a trent'anni. Quella rallistica. Quella al volante di una vettura in prova speciale di Gabriele Priante. Trent'anni nello scorso febbraio, una passione per le corse, ma mai soddisfatta mettendo il casco in testa per scattare in prova speciale.Per lo meno fino al Rally Lana del luglio scorso, quando l'appassionato di Forno Canavese si è schierato al semaforo della prova speciale di "Tracciolino" con la Mini Cooper S gestita dalla Go Fast.
"In realtà mi è sempre piaciuto guidare e nel passato al volante mi sono tolto parecchi sfizi". A queste parole qualcuno pensa subito alla corse illegali stile Fast & Furious nelle notti canavesane sulle colline, ma Priante spegne subito le fantasie, anche se la realtà non è meno elettrizzante. "Per alcuni anni ho lavorato come collaudatore della Maserati; il che significava chilometri e chilometri sulla pista di Balocco con la nuova Alfa Romeo Giulia, allora in fase di sviluppo. La pista di Balocco è una realtà incredibile, con le mille possibilità di diverso tracciato che offre".
Certo, ma la sfida al cronometro è un'altra cosa.
Così nella scorsa primavera l'incontro con Danilo Alessandrini e Mattia Camerlo della Go Fast apre la possibilità di correre con la loro Mini Cooper S. Iniziare a correre non è così semplice; non basta girare la chiave di accensione e partire. Bisogna lavorarci su. La fortuna di Gabriele Priante è di vivere in un territorio che pullula di rallisti (complice la presenza di strade come il Col del Lys, l'università dei rally) e trovare un tutor non è difficile. Basta affidarsi all'esperienza di un personaggio come Corrado Perino, che di anni ne ha qualcuno in più di Priante, ma soprattutto ha nel curriculum una cinquantina di rally o forse più, molti dei quali su terra. Così Perino guida il suo "allievo" nelle sabbie mobili dell'inizio attività e soprattutto trova un navigatore di esperienza, come Alberto Eriglio, prossimo a tagliare il traguardo dei cento rally in carriera. Quello che ci vuole.
E così il 10 luglio ecco Gabriele Priante e Alberto Eriglio prendere il via dalla Città di Studi di Biella per affrontare con la loro Mini Cooper S di Classe RSTB 1600 le prove speciali del 34° Rally Lana. A cominciare dalla "Tracciolino" del sabato sera, una prova impegnativa, difficile che mette a dura prova i concorrenti. "Il primo passaggio lo abbiamo fatto quando era ancora giorno. Si sarebbe trattato di ripassare sulla prova più tardi, con i fari accessi. La prova è stata annullata, come la successiva salita verso Oropa. Credo di essere stato uno dei pochi che ha tirato un sospiro di sollievo" ricorda a distanza di due mesi Priante che ha concluso la sua prima giornata in terza posizione di Classe RSTB 1600. La situazione però cambia fin dal prima prova della domenica, il primo passaggio sulla Caprile, che vede Priante-Eriglio segnare il miglior tempo di categoria e superare in un sol colpo tutti gli avversari di Classe, proseguendo in progressione fino al traguardo di Biella, dove chiudono 72esimi assoluti, ma soprattutto, primi di Classe. "La Caprile è una prova che permette una guida più fluida, direi quasi più facile, sicché mi sono espresso meglio e divertito".
Se il buongiorno si vede dal mattino, perché non proseguire su questa strada. Soprattutto se il rally successivo si corre nelle Valli di Lanzo, a casa di Gabriele Priante. "Sembra quasi incredibile, ma non conoscevo le prove del Città di Torino" afferma allargando le braccia il portacolori di Meteco Corse. Sulle strade di casa Gabriele Priante disputa una gran gara bissando il successo in Classe RSTB 1600, ma soprattutto chiudendo 50° assoluto in un rally che vedeva al via 125 equipaggi, oltre venti a bordo delle muscolose R5. "Il Città di Torino mi è piaciuto moltissimo e con la prova di Monastero è stato amore a prima vista. Curve ampie e veloci che richiedono una guida fluida con un ritmo molto elevato, mentre la macchina scorre velocissima. Bella, proprio bella".
Si sa che una volta saliti sulla giostra è faticoso scendere. "Per il momento mi godo la situazione e sono soddisfatto di aver superato i 100 chilometri di prova speciale in queste due gare. Grazie al successo di Biella e Pianezza sono passato in testa alla classifica della Coppa Rally di Zona1, fatto che mi permetterebbe di accedere alla finale di Modena di fine ottobre. Ma manca ancora il Rally del Rubinetto di inizio ottobre. Cercherò di capire se devo andare a San Maurizio d'Opaglio o meno. Certo sarebbe una bella soddisfazione al primo anno di corse riuscire a centrare subito la qualificazione per la finale" commenta il trentenne di Forno Canavese, che ormai è totalmente preso dai rally e dalla Mini Cooper S.