C'erano ben 10 equipaggi della MRC Sport al via della 34esima edizione del Rally del Piancavallo. Quella di Brugnera è stata la scuderia con più vetture iscritte alla manifestazione, tenutasi l'uno e due maggio sui classici percorsi di un rally, che ha fatto sognare generazioni di friulani. In tutto allo start a Maniago c'erano ben 145 equipaggi, divisi in tre gare una dietro all'altra: 87 nella sfida valida per l'International Rally Cup Pirelli, 16 per il rally storico, 42 per quello nazionale. Sette le prove speciali in programma (per una sessantina di km a cronometro), tutte molto selettive e spettacolari. Grande soddisfazione per Alessandro Prosdocimo, che su Skoda Fabia di Rb Motorsport in tandem con Marsha Zanet ha vinto la gara nazionale. "Una bella emozione, sono molto contento – ha commentato – nonostante un meteo infame, dopo almeno 13 edizioni, tra Piancavallo e Valli Pordenonesi, ho portato a casa questo bel risultato. Nell'Internazionale (che ha visto annullate le prime due prove, quelle di sabato) 14esimo assoluto, 12esimo di gruppo R e di classe R5 si è piazzato Dimitri Tomasso, che correva in coppia con Cristina Caldart su Skoda Fabia. "E' andata male per le aspettative che avevamo – ha detto il pilota di Frisanco – speravo di stare tra i primi 5-7, ma non è andata così. Una gara tosta, con gente molto forte: i primi 3-4 della classifica erano di un altro livello. Nella Nazionale ce la saremmo giocata, ma qui non siamo stati performanti come volevamo". Manuel Drigo era in lizza nell'Internazionale insieme a Paolo Calabretta, su Peugeot 106. Per lui un 43esimo posto nella assoluta, un settimo di gruppo A e un primo posto in classe A6. "Una gara molto difficile, siamo contenti di essere arrivati in fondo – ha dichiarato – l'auto ha funzionato bene, ma il pilota, dopo diversi anni di lontananza dalle corse, doveva ritrovarsi. Domenica mattina si poteva tirare, ma nel pomeriggio con tutta l'acqua che è venuta giù era difficile perfino stare in strada". Cristian D'Agnolo di Vivaro, new entry della Mrc Sport, correva l'Internazionale con Miriam Marchetti, anche loro su Skoda Fabia. Per lui 44esimo posto nell'assoluta, 36esimo di gruppo R e 14esimo di classe R5. "Ero all'esordio sull'R5 e, nonostante tutto, sono rimasto molto contento – è stata la sua chiosa - Ho fatto due errori, che mi sono costati cari: due testacoda che mi hanno fatto perdere ognuno 30-40 secondi, ma pazienza. Sono comunque soddisfatto di quello che siamo riusciti a fare".Nel Nazionale (che ha corso 6 piesse su 7) Cristian Secondin, a bordo di una Peugeot 208 con Alessandro Zille, si è piazzato 15esimo assoluto, decimo di gruppo R, terzo di classe R2B. "Gara molto difficile, insidiosa, lunga, anzi infinita – ha detto – il meteo ha condizionato tutta la gara soprattutto l'ultima prova. Dal canto nostro la macchina bene; avremmo forse potuto fare di più, ma tutto sommato non ci lamentiamo". Sempre nel Nazionale Richard Galiazzo con Manuel Lazzer su Peugeot 106 ha chiuso 17esimo nella assoluta, quinto di gruppo A e primo di A6. "E' stato il mio primo, vero rally – ha spiegato - e mi sono divertito un sacco. Dovevo fare chilometri per provare un po' tutto e così è stato. Un week end molto positivo". Sfortunate le prove dei due piloti della MRC impegnati nella IRC: entrambi sono stati costretti al ritiro . Il ventenne Alex Paveglio, al suo debutto assoluto in una gara ufficiale, correva su Peugeot 106 con Genny Moruzzi sul sedile di destra. "Ho avuto un po' di sfortuna – ha commentato – ho fatto solo la prima speciale, quella di Clauzetto e sul Rest mi sono ritirato per la rottura del semiasse. Peccato, ma sono solo all'inizio". Mauro Peris, che faceva coppia con Mattia Benedet su Peugeot 106, ha corso 4 speciali su 5 tra quelle disputate (in IRC sono state annullate due prove su sette). "A 400 metri dalla fine del secondo passaggio sul Rest abbiamo rotto il semiasse. Peccato perché nelle prime prove avevamo fatto un tempo discreto e stavamo andando in crescendo – è stato il suo resoconto – ero fermo da sei anni e mi stavo togliendo un po' di ruggine. Sarà per la prossima". Infine nel Rally Storico (unica gara a fare 7 prove su 7) c'erano Giuliano Ruoso con Erik Pescador su Ford Sierra Cosworth e Massimo Albano con Paolo Coan su Ford Sierra 4x4. Ruoso è arrivato nono in classifica assoluta. "Domenica dalle 17 in poi è stato un diluvio – ha spiegato – nell'ultima prova sembrava di correre dentro ad un torrente. Era la prima gara con quest'auto sull'asfalto e per di più in queste condizioni. Inoltre abbiamo avuto un problema all'idroguida in entrambi i passaggi sul Rest. Non credo che avremmo potuto fare meglio di così". "Gara da dimenticare – è stato il laconico commento del navigatore Paolo Coan, arrivato 11esimo insieme al suo pilota Massimo Albano – un meteo terribile, prima la nebbia, poi pioggia a dirotto. Non avevamo gomme molto performanti e abbiamo pagato dazio. Peccato, le prove erano molto belle".