Si è conclusa la stagione agonistica italiana 2022 ed è ora di … dare i numeri! Cominciamo oggi ad analizzare lo stato di salute del rally nazionale prendendo in considerazione i partecipanti. Tutte le nostre statistiche si basano sui "partenti", quindi i reali partecipanti alle gare e quando parliamo di "eventi" intendiamo gli eventi "rally" che hanno una gestione e una classifica "propria", anche se di disputano nella stessa gara. Per essere chiari, nelle gare CIAR si disputano sempre due eventi: la gara principale e la gara valida per il CRZ.
Chiarito questo nostro approccio, cominciamo con i numeri: la stagione sostanzialmente "ha retto" ed i numeri si discostano da quelli dello scorso anno – annata record dopo la pandemia – di un solo cinque percento e comunque rimangono alti in assoluto (consideriamo nel nostro confronto le annate dal 2011 ad oggi).
Per interpretare correttamente i numeri appena esposti, è importante analizzare il grafico seguente, che indica l'andamento del numero di eventi disputati e la conseguente media di partenti per evento. All'abbassarsi del numero di eventi, sale la media dei partecipanti alla singola gara: quest'anno si sono disputati 104 eventi, quasi identico al valore dello scorso anno (105) e quindi la tendenza del numero di gare degli scorsi anni – 120/130 – è in netta diminuzione. Sale, di conseguenza, la media dei partecipanti a gara che quest'anno supera gli 86 partenti: l'anno scorso era record – per l'ultimo decennio – di novanta, ma rimane decisamente più alto degli altri ultimi anni quando non si superavano i 72-73 partecipanti ad evento.
Passiamo quindi alla suddivisione dei partenti per tipo di titolazione di gara. Sono valori assoluti quindi non tengono conto della media a gara: non c'è dubbio quindi che l'apporto maggiore provenga dalla Coppa Rally di Zona che conta più eventi degli altri campionati.
Guardiamo ora la distribuzione geografica dei partecipanti ai rally ed il numero di eventi organizzati. Come sempre a farla da padrone sono Toscana, Piemonte e Lombardia:
Infine, riteniamo interessante analizzare la "classificazione" delle vetture dei partecipanti ai rally italiani. Quasi il quaranta percento dei partecipanti ha corso con vetture di classe R5/Rally2 o Rally4: queste due classi sono state – con numeri pressoché identici e con distacco – le più "gettonate" dai partecipanti ai rally nostrani. Tutte le numerose classi, fra quelle FIA e quelle ad omologazione nazionali, risultano negli elenchi di partenza, tranne la classe "RSD 1.5" andata deserta.
Questi erano i numeri – freddi o meno vedete Voi – della stagione appena conclusa. Lasciamo a Voi ogni interpretazione e nella speranza che questi numeri possano essere utili a qualcuno del nostro mondo sportivo, continueremo la nostra "raccolta" anche nel 2023 ormai alle porte.