Già al secondo anno la gara di Valtiberina Motorsport, prima su terra della stagione 2022, è stata elevata al rango "tricolore" per le vetture storiche, raggiungendo anche la validità "internazionale" per il TER-Tour European Rally Series, oltre che per la sempre frizzante serie Raceday, della quale ha sposato in pieno la filosofia.
L'evento ripropone interamente sotto la lente d'ingrandimento il territorio aretino, con i suoi percorsi "mondiali", avvalorati anche da qualche novità.
Pieve Santo Stefano (Arezzo), 18 dicembre 2021 – E' bastato un solo anno di svolgimento, nel febbraio di quest'anno, che sta finendo, e già si parla di "promozione". E di soddisfazione, di orgoglio. Promozione è quella che il 2° Rally Terra Valle del Tevere, in programma per il 26 e 27 febbraio 2022, ha avuto passando al rango di Campionato Italiano Rally Terra Storico, del quale aprirà la stagione. Poi ci sarà il "tocco" internazionale in quanto è prevista la validità per il Tour European Rally Series (TER), sempre primo impegno stagionale, andando ad aggiungersi alla certezza conferita dal Challenge Raceday Rally Terra, di cui sarà il penultimo atto della stagione 2021-22. Orgoglio per una gara giovane e già decretata matura per accogliere le sfide più importanti.
Una messe di titolarità, dunque, per questa gara che a questo punto vede la sua prima edizione promossa a pieni voti, proseguendo la tradizione di Valtiberina Motorsport quale vera e propria fucina di idee per il bene delle corse su strada.
Un "hub" dove nascono eventi che portano valore aggiunto anche al territorio, in questo caso quello aretino e della Valtiberina,
cui toccherà avviare con entusiasmo la stagione delle competizioni italiane ed internazionale su strada bianca.
IL FORMAT "SNELLO"
Quella che fu una vera e propria scommessa nel febbraio di quest'anno, per Valtiberina Motorsport, si è rivelata una carta vincente e appetibile per chi vuole correre senza troppo stress e senza dover impiegare troppo tempo e troppo budget. E' una quadra che l'organizzazione ha sempre cercato di attuare proprio pensando alla base, ai fruitori delle gare, quindi agli equipaggi, alle squadre.
Chi accetterà la sfida si troverà ad affrontare 7 prove speciali in totale, una da correre per una sola occasione ed altre due che saranno ripetute tre volte, un format certamente "a misura di pilota", il ventaglio temporale della gara sarà il sabato e la domenica: il 26 febbraio sono in programma le operazioni di verifica che si svolgeranno a Pieve Santo Stefano, le ricognizioni, Shakedown e la prima prova speciale, la quale avrà copertura televisiva, per poi passare il testimonio all'indomani, domenica 27, con il resto delle sfide. Il riordinamento notturno avrà luogo sotto le mura medioevali di Anghiari, storicamente uno dei borghi più belli d'Italia e recentemente "eletto" dalla CNN il quarto borgo "più bello d'Europa", mentre il Parco Assistenza e l'Arrivo saranno a Sansepolcro, con il coinvolgimento di luoghi prestigiosi della città di Piero della Francesca.
Chilometraggi contenuti, di conseguenza costi bassi generali di partecipazione, sono due fattori imprescindibili della gara, la quale cade due settimane dall'inizio del Campionato Europeo Rally (Rally Serras de Fafe, in Portogallo) e tre dall'inizio del Campionato Italiano Rally Terra del "Val d'Orcia" (Siena), per cui la sfida in terra aretina si pone come l'occasione migliore da sfruttare per fare training in vista dell'avvio ufficiale dei due campionati, oltre che per far vivere il terzo atto del sempre frizzante Campionato "Raceday".
La prima edizione della gara, già molto partecipata, vide il successo del veneto di Padova Niccolò Marchioro, in coppia con Marchetti, davanti di 8"4 al bergamasco Matteo Gamba, affiancato da Gonella, mentre terzo, per soli cinque decimi, finì il giovane boliviano Bruno Bulacia, con alle note lo spagnolo Penate. Tutti avevano a disposizione una Skoda Fabia R5.
FOTO DI GIUSEPPE PACI