San Marino Rally da dimenticare per il pilota di Cornedo Vicentino, rallentato e poi estromesso definitivamente da noie tecniche, in una gara ad eliminazione.
Castelgomberto (VI), 28 Giugno 2021 – Doveva essere un'opportunità da cogliere, per avvicinare la concorrenza delle imprendibili ibride di casa Suzuki, ed invece il quarantanovesimo San Marino Rally si aggiunge alle gare da dimenticare per Andrea Scalzotto.
L'unico appuntamento su terra, quello con la Repubblica del Titano, vedeva il pilota di Cornedo Vicentino desideroso di esprimersi ad alti livelli, essendo tuttora detentore del titolo nella Suzuki Rally Cup, ma un guasto tecnico, già sulla prima speciale, chiudeva la partita in anticipo.
"Durante lo shakedown del Venerdì ci siamo trovati a nostro agio sulla terra" – racconta Scalzotto – "e, nonostante fosse da un po' di tempo che non correvamo su questo fondo, il feeling era buono. Arrivati a due minuti dallo start della nostra prima prova la vettura si è spenta e non ne ha voluto più sapere di riaccendersi. Non potendo fare nulla ci siamo ritirati, siamo tornati in assistenza ed abbiamo valutato cosa si poteva fare. In sostanza la colpa era del sensore giri che era andato in tilt. Dopo aver cercato ogni modo per ripartire, grazie ad un nostro avversario, siamo riusciti a smontare il pezzo da un'auto stradale e lo abbiamo messo sulla nostra, puntando a ripartire nel secondo giorno per cercare, almeno, del divertimento."
Grazie al lavoro dello staff di Baldon Rally la Suzuki Swift 1.6 R1, condivisa con Mattias Conci alle note, si rimetteva in marcia ed il vicentino mostrava tutta la propria rabbia agonistica, andando a staccare il terzo tempo nel Campionato Italiano R1 e nel monomarca nipponico.
Dopo aver infilato altri tre risultati utili, quarta piazza in prova, il fardello della penalità incassata con il Super Rally non permetteva più a Scalzotto di poter lottare per le posizioni di testa.
Nonostante questo gli sterrati di San Marino, non paghi delle disavventure già vissute dal pilota della squadra di Castelgomberto, davano una decisiva spallata al morale ed alla classifica.
"Al Sabato la classifica ormai era andata" – aggiunge Scalzotto – "ma volevamo comunque esserci per cercare un po' di gusto nella guida sulla terra, essendo l'unica gara in programma per i campionati che seguiamo quest'anno. Dopo tre prove speciali affrontate con un buon feeling, eravamo sempre nei migliori cinque del tricolore R1 e del trofeo, su un terreno a dir poco disastrato abbiamo rotto il radiatore e ci siamo fermati dopo la quinta speciale. Tanti sassi e buche che non erano certamente adatte alla nostra vettura ed a tutte quelle della nostra categoria, derivando da auto di serie. Grazie di cuore ai ragazzi di Baldon Rally perchè si sono dannati l'anima per farmi ripartire. Ci auguriamo che le prossime gare ci portino più fortuna."
Il terzo zero consecutivo, dopo quelli del Targa Florio e di Alba, mette Scalzotto in una situazione più che complicata, sia nel Campionato Italiano R1 che nella Suzuki Rally Cup.
Un contesto che il vicentino sarà chiamato a ribaltare negli ultimi tre appuntamenti del trofeo del sol levante, senza escludere qualche apparizione spot extra su palcoscenici prestigiosi.