La bagnatissima finale della Coppa Rally di Zona non sorride al pilota di Canelli, costretto al ritiro anzitempo per un problema elettrico alla sua Hyundai i20N mentre lottava per risalire la classifica ed entrare fra i migliori dieci dell'assoluta. Conclusa la stagione, il portacolori di Meteco Corse ha già in programma tutta una serie di lavori per far crescere la berlinetta coreana curata da Balbosca, per affrontare una stagione 2023 ai massimi livelli, con l'obiettivo di ben figurare nella finale CRZ della prossima annata
CASSINO (FR) 5 novembre – Non è andata come sperava, comunque non ritorna a casa deluso. Questa, in sintesi, la trasferta di Jacopo Araldo al Rally del Lazio di Cassino e Pico, gran finale della Coppa Rally di Zona che metteva a confronto i migliori rallisti delle nove zone in cui è divisa l'Italia rallistica. La gara del pilota di Canelli, affiancato nell'occasione da Daniele Araspi si è conclusa prima della fine a causa di una panne elettrica nel trasferimento fra la prima e la seconda prova di sabato, mentre il portacolori di Meteco Corse occupava la sedicesima piazza assoluta.
"Era la prima volta che guidavo la Hyundai i20N Rally2 sotto la pioggia e la pioggia di Cassino è stata abbondante e persistente. Quindi ho dovuto scoprire tutto in prova speciale, dalla reazione della vettura al comportamento delle gomme sull'asfalto; prima avevo percorso solo pochissimi chilometri nello shake down di venerdì mattina, registrando, fra l'altro, tempi soddisfacenti. Nonostante ciò nella prima prova ero tredicesimo assoluto in una gara che vedeva al via 150 equipaggi 26 dei quali su vetture della classe top. La seconda prova è stata sospesa per incidente del concorrente che partiva immediatamente dopo di me; comunque in quella speciale ho perso solamente 4"8 rispetto all'equipaggio più veloce". Ai concorrenti che non hanno effettuato la prova è stato assegnato un tempo imposto inferiore a quello di Araldo, ma ciò è stato ininfluente ai fini della classifica, con l'equipaggio della Hyundai che perde appena una posizione in classifica assoluta. Il secondo passaggio di Araldo-Araspi sulla Terelle del venerdì sera è stato rallentato da un problema alla valvola pop-off che non permette al motore della vettura coreana di esprimersi al massimo.
Alla successiva assistenza i meccanici di Balbosca risolvono il problema e sulla Viticuso che apre i giochi sabato mattina Jacopo Araldo è nuovamente vicinissimo alla top ten della classifica assoluta e inizia la sua rimonta recuperando un paio di posizioni. "Nel trasferimento verso la successiva prova di Pico hanno cominciato a manifestarsi problemi elettrici che ci hanno consigliato di fermarci per evitare rischi pericolosi. Se la macchina si spegne in quinta piena resta difficile controllarla e si rischia di sbattere duramente" afferma il pilota della Valle Belbo che, nonostante il ritiro non perde il sorriso e volge immediatamente lo sguardo ad analizzare la sua stagione.
"Dopo otto anni sono tornato a confrontarmi in un campionato a livello nazionale invece che a puntare solamente alla vittoria nelle singole gare. L'obiettivo era di ottenere l'accesso alla finale di Cassino ed è stato raggiunto, oltre a sviluppare la Hyundai i20N arrivata oltre metà stagione e con la quale ho potuto fare poca strada in prova speciale. Ma è stata un'annata positiva. In zona mi sono confrontato con un pilota di livello come Elwis Chentre, vincitore della Coppa Rally di Zona nel 2021 e anche quest'anno a podio nella finale. Il Piemonte è una delle zone più difficili e stimolanti, perché vi sono molti piloti di qualità ed è bello confrontarsi con loro. A questo punto il 2022 è il trampolino di lancio per una stagione 2023 in cui tornare a lottare per la vittoria nelle gare della Coppa Rally di Zona (quest'anno Jacopo Araldo ha conquistato la vittoria al Rally Team 971, che però non era valido per la CRZ), qualificarsi per la finale e tornare a Cassino con la possibilità di lottare per le posizioni che contano nella classifica assoluta. Per ottenere ciò dovremo lavorare moltissimo, ma in fondo è uno degli aspetti che mi piacciono maggiormente nei rally" conclude Jacopo Araldo.