"Memoria storica" del motorismo biellese era stato fra i fondatori della Scuderia Biella Corse nonché organizzatore della prima ora del Rally della Lana
Non è "facile" scrivere questo Comunicato Stampa, perché contiene una di quelle notizie che non si vorrebbero mai dare: Biella Corse comunica la scomparsa, questa notte all'Ospedale di Biella, dell'amico Roberto Bologna, socio fondatore della scuderia e, da sempre, memoria storica del rallysmo biellese.
Nato nel 1949, Roberto aveva nel sangue la passione per i motori, per i rally in particolare. Dopo aver mosso i primi passi al Giro delle Valli Biellesi degli anni '60, era stato, nel 1972, fra i fondatori della Biella Corse, Scuderia creata con l'obbiettivo, pur essendo in un momento molto difficile, di tornare a correre nel Biellese. L'anno successivo nacque il Rally della Lana e lui fu, da quel momento, sempre in prima fila nell'organizzazione della gara. Responsabile delle "pubbliche relazioni", creatore del "dossier de presse" e, nei giorni dell'evento, principale apripista della gara. Sulla vettura numero "0" del Rally, lo sapevano tutti, c'era lui; e la Direzione Gara non dava il "via libera" fino a quanto non c'era il suo "ok". Roberto, oltre che organizzatore del Lana, negli anni è stato anche esponente della Commissione Sportiva dell'Automobile Club di Biella e organizzatore di un buon numero di edizioni della cronoscalata Biella-Oropa. Andato in pensione (è stato per tutta la vita dipendente della Filiale di Biella della Banca Nazionale del Lavoro), è stato uno dei protagonisti del ritorno del Rally Lana moderno, impresa tutt'altro che semplice visto tutto ciò che era successo e le difficoltà di carattere organizzativo e burocratico da superare.
"E' mancato un grande grande amico" racconta il Presidente di Biella Corse, Alberto Negri, "una persona alla quale volevo veramente bene. La nostra era un'amicizia nata tantissimi anni or sono, nel lontano 1985. Lui, insieme a Meme Gubernati, era stato il fondatore e l'ideatore del Rally della Lana dei bei tempi, nonché il fondatore, ormai 50 anni or sono, della Biella Corse. Alla nostra Scuderia è sempre stato legato direi "visceralmente" e il nostro Orsetto l'ha sempre avuto nel cuore. Per me è stato un consigliere prezioso, direi un "padre putativo" perché in tutto quello che facevo in ambito sportivo facevo riferimento e mi confrontavo con lui; e lui mi dava sempre le dritte e la forza necessaria per andare avanti. Con la sua scomparsa (mi emoziono anche a dirlo!) si chiude un'epoca. Lui era l'ultimo di quella grande famiglia del Rally Lana dei tempi. Ci mancherà tantissimo!".
E ora un ricordo in prima persona, visto che con Roberto ho fatto di tutto: presentazioni, interviste, trasmissioni televisive, pubblicazioni, gite a Monte-Carlo (per vedere lo shakedown del Rally, naturalmente), organizzazioni di eventi sportivi e benefici (il Telethon BNL, in particolare) e altro ancora. Roberto mi ha a suo tempo aiutato a reperire il materiale, fotografico e non, per i miei due libri sul Rally della Lana e mi ha dato una mano a controllare le bozze dei libri prima della stampa. Abbiamo parlato, "fatto e disfatto" di tutto e anche litigato, come a volte succede fra amici. Poi però tutto torna come prima e si parte per una nuova avventura. Che avrebbe dovuto essere il libro dedicato ai 50 anni di Biella Corse, che farò l'anno prossimo; ma che, sinceramente, avrei voluto fare con lui. Invece, no, Roberto non ce l'ha fatta. Ha lottato fino all'ultimo, sempre positivo, sempre speranzoso. Ancora pochi giorni or sono, al telefono, mi aveva riconfermato il suo impegno per il nostro prossimo appuntamento editoriale. Ci teneva, ci ha sempre tenuto, perché Biella Corse è sempre stata non solo la sua Scuderia, era la sua creatura. Sarà molto più difficile farlo ma quel libro lo scriverò e glielo dedicherò. So che gli farà piacere, anche se ora non c'è più.