- Il cuneese ha portato due titoli a casa, in campionato e nel trofeo, con la vettura ibrida.
- Igor Iani è ancora il miglior giovane, tra tanti volti nuovi e ottime conferme.
Otto tappe tra l'asfalto e la terra in sette diverse regioni d'Italia, ben quindici piloti entrati nella classifica finale hanno scritto la storia della 15a edizione per la Suzuki Rally Cup. Il trofeo monomarca ideato e promosso da Suzuki Italia ha animato le massime serie tricolori rally anche nella stagione 2022, portando al via delle gare titolate un gruppo sempre nutrito di equipaggi, sulle diverse versioni della Suzuki Swift e dell'intramontabile Baleno. Tra le Sport Hybrid, le Sport 1600 e i due modelli della BoosterJet 1.0 in categoria Racing Start, anche stavolta a rubare la scena è stata l'ultima nata per la casa di Hamamatsu, la vettura ibrida di classe RA5H che ha dominato le classifiche sia per il trofeo che per il tricolore. La Swift Sport Hybrid ha infatti consegnato a Suzuki il secondo titolo consecutivo nel Campionato Italiano R1 e ha portato al successo Matteo Giordano nella Suzuki Rally Cup.
Il quarantunenne pilota cuneese è stato assoluto protagonista al suo rientro nelle gare tricolori dopo un periodo d'assenza. Il talento si era notato già al suo esordio, nella stagione 2008, quando proprio con i colori giallo-blù di Suzuki si distinse tra i più veloci della primissima edizione della Rally Cup. Un ritorno di fiamma quindi per Giordano, che è riuscito subito a trovare la sintonia con la sua Swift Sport Hybrid sulla quale ha vinto cinque delle prime sei gare su asfalto, Ciocco, Sanremo, Alba, e 1000 Miglia, tutte in affiancamento al Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco, oltre al Rally Lana all'interno del Campionato Italiano Rally Asfalto.
Successi conquistati per gran parte in coppia con la moglie Manuela Siragusa, poi vincitrice del trofeo dedicato ai Navigatori. L'esordio al Rally Il Ciocco ha offerto subito la traccia di quello che sarebbe stato l'andamento della stagione, con Giordano davanti a tutti con quasi 1' di vantaggio sui primi rivali.
"Siamo partiti con tanta voglia di fare bene – racconta Giordano - ma con poche certezze perché la macchina l'abbiamo conosciuta solo al Ciocco. Quindi ci abbiamo messo del tempo per capire le nostre potenzialità. È stata una stagione perfetta, non abbiamo sbagliato nulla e la vettura è stata sempre performante, ci ha permesso di dare sempre il massimo. La vittoria più bella? Forse a Sanremo, perché lì abbiamo capito che se sarebbe stato tutto apposto saremmo riusciti a vincere. È stata una gara difficile, in condizioni particolari visto che ha anche grandinato. Lì ci siamo resi conto che potevamo davvero puntare al titolo. È stata una stagione sorprendente, anche perché abbiamo dovuto affrontare rally tutti nuovi, con percorsi che non avevo mai visto prima. Poi vincere con mia moglie al fianco ha un sapore speciale, riusciamo a condividere una passione al di fuori della routine quotidiana e per questo dobbiamo ringraziare i nonni che ci aiutano con i nostri due bambini…" sorride Giordano, papà vincente.
Quindi la vittoria per Matteo Giordano della coppa e del Campionato R1 non è mai apparsa in discussione, quindi la battaglia più interessante si è rivelata quella per la piazza d'onore. Almeno tre piloti hanno acceso una sfida conclusa solo all'ultimo round, sugli sterrati del Rally delle Marche, gara subentrata in calendario a seguito dell'annullamento della Liburna Terra. A emergere stavolta è stato il più giovane del gruppo, l'ossolano Igor Iani già primo attore nelle precedenti edizioni della Suzuki Rally Cup.
Il ventiduenne di Malesco è stata a tutti gli effetti la prima alternativa al dominio di Giordano, già in luce nella vittoria strappata in Sicilia alla Targa Florio Rally, ad interrompere la serie consecutiva del leader. La battuta d'arresto al successivo Rally di Alba sembrava poter condizionare il piazzamento di Iani, che invece ha saputo reagire e ha costruito un bel finale di stagione con la seconda vittoria al Rally Due Valli prima del sigillo nelle Marche, dove ha conquistato un secondo posto che gli ha garantito matematicamente la seconda posizione della coppa. Non è tutto, perché Igor Iani si è guadagnato la copertina anche grazie alla vittoria del trofeo Under 25, che lo conferma come uno dei giovani più interessanti del panorama rallistico nazionale.
"Volevamo provare a vincere – spiega Iani - visto che per noi era il terzo anno nel trofeo Suzuki. Ma è arrivato qualcuno più forte di noi come Giordano, con più esperienza. Abbiamo visto che per puntare al vertice dobbiamo ancora crescere. Ma è stata una bella stagione, che ci è servita molto per continuare a fare esperienza nelle gare dei campionati italiani. Alla fine siamo riusciti a trovare anche il terzo successo consecutivo nell'Under 25, quindi il risultato è ottimo. Il punto più alto probabilmente è stato al Due Valli, un rally combattuto prova per prova proprio con Giordano. Anche la Targa e l'ultima su terra sono state avvincenti, anche se mi è rimasto un po' di rammarico al Marche per la partenza troppo soft da parte nostra. Ma fa tutto parte del bagaglio d'esperienza ottenuto con Suzuki. Per questo voglio ringraziare il supporto di Zinox, della Gliese e della scuderia New Turbomark".
Tra gli avversari di Iani per la seconda posizione c'erano tutti i veterani della Suzuki Rally Cup, a partire da Roberto Pellé. Per il trentino è stata una stagione più complicata del previsto, iniziata bene con due secondi posti nelle prime due uscite ma rallentata con due passaggi a vuoto nella fase calda. L'esperienza del trentino è però emersa nel finale di stagione, sui difficili sterrati del maceratese dove Pellé ha dato il tutto per tutto e ha firmato la vittoria per confermarsi come terza forza della serie. Una reazione finale che gli ha permesso di guadagnare la posizione in classifica sull'assente Giorgio Fichera, altro nome di spicco in casa Suzuki. Il pilota catanese ha rappresentato per lunghi tratti l'avversario di riferimento per Giordano, ma tre 0 in stagione, al netto di quattro podi Suzuki conquistati, hanno macchiato il suo risultato finale.
L'ultimo episodio nelle Marche ha sorriso quindi a Cristian Mantoet, che oltre a togliersi la soddisfazione di salire sul terzo gradino del podio ha festeggiato anche la vittoria della categoria Racing Start. Un successo quasi inatteso per il driver trevigiano, arrivato dopo una grande rimonta sul garfagnino Stefano Martinelli, altro pilota immancabile tra le fila della Suzuki, che si è dovuto accontentare del secondo posto di categoria che vale il settimo assoluto. Tra i due della Racing Start nella classifica generale si è inserito un altro giovane profilo sulle Swift come Gianandrea Gherardi. Il pisano, secondo miglior Under25 dietro a Iani, è riuscito a guadagnarsi la ribalta nonostante abbia dovuto scoprire gran parte delle prove speciali, per la prima volta impegnato nei campionati italiani. Non ultime quelle attorno a Cingoli dove ha fatto anche il suo debutto assoluto su terra, con successo. Nella topten finale della Suzuki Rally Cup hanno fatto il loro ingresso altri tre nomi nuovi come Danilo Costantino, Massimiliano Milivinti, terzo nell'Under 25 e Marcello Sterpone.