Un'uscita di strada vanifica la rimonta del pilota di Neive, affiancato dal navigatore biellese Luca Pieri, mentre era a caccia della sesta posizione assoluta
SAN DAMIANO D'ASTI (AT), 23 maggio – Il Grappolo, tradizionalmente, era una gara che ha sempre portato bene a Massimo Marasso, che nella gara astigiana è salito sul podio nel 2019, e lo scorso anno aveva chiuso quinto assoluto. Per la terza al via della gara di San Damiano d'Asti con la Škoda Fabia R5 curata da Roger Tuning per i colori di Turismotor's, avendo a fianco come sempre Luca Pieri, questa volta l'enologo di Neive ha dovuto arrendersi alla quarta prova, il ripassaggio sulla speciale di Ronchesio per un'uscita di strada.
"Ero ottimista di un buon risultato su queste strade che conosciamo bene; anche se siamo partiti cauti nella prima prova, segnando il nono tempo assoluto, senza però essere lontano dai primi della classifica" afferma Marasso, che nella prova successiva dimostra di poter aspirare a una posizione fra i magnifici sei della classifica assoluta, siglando il sesto tempo, recuperando in un sol colpo due posizioni nella graduatoria della gara. Risultato confermato anche nella successiva Revigliasco, la prova più lunga della gara, che lo avvicinava a soli 3"2 dal suo compagno di squadra Patrik Gagliasso.
"A metà gara eravamo settimi assoluti e Patrik era nel mirino, allungando nel contempo sugli inseguitori. Ero convinto di poter entrare fra i migliori sei della classifica assoluta perché nelle ultime due prove avevo rosicchiato secondi preziosi al mio avversario e il ritardo patito nella prima speciale non era dovuto a problemi particolari, ma semplicemente al fatto che non eravamo stati sufficientemente aggressivi in prova".
Nella ripetizione della Castagnole, invece, un'uscita di strada vanifica la rincorsa di Marasso-Pieri. "Ho messo due ruote all'esterno del bordo strada in una curva e la Fabia è scivolata nel fosso dal quale non siamo più riusciti a uscire, dovendoci fermare definitivamente".
"Dopo due gare la mia situazione in classifica della Coppa Rally di Prima Zona è parecchio compromessa con numerosi piloti che hanno già incamerato un bel bottino di punti.Ora devo decidere cosa fare al Rally di Alba, che vanta un coefficiente di 1,5. Ovvero se proseguire nella CRZ, o iscrivermi alla gara valida per il Campionato Italiano Assoluto Rally ben più lunga, impegnativa e stimolante. Un Rally di Alba che pur svolgendosi a pochi chilometri da casa mia presenta prove del tutto nuove, mettendo sullo stesso piano tutti i concorrenti".