Esattamente un anno dopo l'esordio sulla Skoda R5 di Riccardo Miele per i colori di Alma Racing, la pilotessa canavesana si presenta al via della gara cuneese, una delle gare più lunghe e impegnative della sua carriera. Dopo 121 chilometri di prova speciale, affiancata da Chiara Lavagno, è 59esima assoluta
ALBA, 25 giugno – Ci sono date da segnare a inizio anno in agenda, cartacea o elettronica non ha importanza, per non perdere appuntamenti miliari nel corso dell'annata. Per Monica Caramellino, rallisticamente parlando, la data del Rally di Alba è uno di questi momenti topici, segnato in rosso e sottolineato più volte.
E così, anche quest'anno la pilotessa di Nole Canavese si è presentata al via dalla pedana del Rally di Alba (tornata finalmente al centro della città, dopo le restrizioni Covid) per l'ottava volta consecutiva. "Ho disputato tutte le edizioni da quando la gara è tornata in calendario nel 2015, e questo mi sembra il miglior modo di dimostrare quanto apprezzi questo rally. Per le sue prove speciali veramente rallistiche e toste, per il calore della gente, per la puntigliosa pianificazione dell'evento da parte degli organizzatori" afferma Monica Caramellino al termine dei 121 chilometri di prove speciali che hanno reso incandescenti i 423 chilometri di percorso.
Con l'imperativo categorico di portare al traguardo la Škoda Fabia R5 di Riccardo Miele, Monica Caramellino e Chiara Lavagno hanno impostato la gara su un ritmo sostenuto, badando a non commettere errori, superando le numerose insidie che il tracciato presentava (21 ritirati su 97 partenti, molti dei quali per uscite di strada, anche spettacolari, per fortuna senza conseguenze serie per gli equipaggi), prendendo sempre più confidenza con la non facile vettura boema, risalendo così costantemente la classifica assoluta della gara, sino a chiudere al 59 esimo posto finale.
"Dire quale prova mi sia piaciuta di più è difficile, perché ogni speciale ha la sua peculiarità. Forse la Bossolasco finale, perché finalmente sono riuscita a girare di freno a mano nel tornante, gesto che è la libidine suprema per ogni rallista" chiosa la portacolori della scuderia Alma Racing, squadra che ha la sua sede nella Valle Belbo, sulle cui strade si svolgeva la gara. "Sono anche riuscita temermi in forma per tutta la gara, idratandomi e alimentandomi convenientemente, visto che il rally si è svolto nel gran caldo di questo inizio estate delle Langhe. Ritrovare per la seconda volta la Škoda Fabia R5 è una stupenda soddisfazione, e lo è ancora di più riuscire a portarla sana e salva al traguardo" ha affermato Monica Caramellino, mentre sulla pedana di arrivo di Piazza San Paolo ad Alba riceveva il premio per essere stato l'unico equipaggio femminile ad avere il coraggio di affrontare la gara albese valida per il Campionato Italiano Assoluto Rally.
"Cose toste" commenterebbe la Caramellino.