La seconda prova del Campionato Italiano Rally ha confermato il sodalizio reggiano ai vertici nazionali.
Le singole prestazioni lasciano pensiero ad un "tricolore" da grandi protagonisti.
Reggio Emilia, 11 aprile 2021 – Una seconda prova tricolore, a Sanremo, esaltante, per Movisport, che ha confermato sempre più il ruolo di protagonista ai vertici del rallismo nazionale.
La compagine reggiana, in gara con una messe di portacolori da far brillare gli occhi e sognare i tanti appassionati di corse su strada, ha vinto il trofeo riservato alle scuderie, quasi una costante da alcuni anni a questa parte, oltre ad aver conquistato il secondo posto assoluto con la Hyundai i20 R5 ufficiale di Andrea Crugnola e Pietro Ometto. Il varesino si è rifatto in ampia parte della sfortuna del Ciocco, mettendo fieno in cascina importante per l'economia di campionato, mentre altra sfortuna è toccata a Giandomenico Basso e Lorenzo Granai. In lotta per la vittoria per tre quarti di gara poi rallentati da una foratura posteriore che gli ha fatto perdere ogni possibilità di alloro, il trevigiano ed il senese hanno saputo risalire la china dalle retrovie sino al quinto posto finale. Una pronta reazione per loro, che hanno potuto prendere punti importanti per il campionato, nella cui classifica provvisoria sono adesso quarti, ad un solo punto dal terzo.
Prestazioni di spessore sono arrivate anche da Rudy Michelini, sulle strade del Rallye Sanremo. Il pilota lucchese, affiancato da Michele Perna, reduce dalla quinta posizione assoluta conquistata al Rally del Ciocco, aveva a disposizione la versione ultima della Skoda Fabia R5 con la quale non è riuscito a trovare il miglior feeling, cosa che comunque non gli ha impedito di riconfermarsi uomo da battere per la classifica "Asfalto". Michelini ha finito in un meritato ottavo posto assoluto e terzo del CIRA. Prestazione che gli ha confermato i vertici della classifica, dimostrazione ulteriore del suo indiscutibile valore.
Riscatto operato in parte per Giacomo Scattolon e Giovanni Bernacchini, con la Volkswagen Polo R5, 11esimi assoluti e sesti nella classifica CIRA, quindi andati a punti, lavorando molto sul set-up della vettura su un fondo molto difficile.
Non è stato invece soddisfatto del suo "Sanremo" Marco Pollara con Mangiarotti alle note. Al Ciocco usciti di strada, quindi con urgente necessità di punti pesanti per il campionato, non sono mai entrati in sintonia con il percorso del ponente ligure, finendo in undicesima posizione del CIRA.
Vittoria netta e mai messa in discussione, invece, per Ivan Ferrarotti e Fabio Grimaldi, che con la Skoda Fabia R5 hanno vinto senza indugi il Rally delle Palme, inserito nel contesto del "Sanremo" come valida per la Coppa DI zona. Il pilota reggiano di fatto ha dominato la gara vincendo tutte e sei le prove sui percorsi di Vignai, Ghimbegna e Perinaldo, sia nel primo giro su fondo asciutto sia su bagnato. Una bella prestazione per Ferrarotti, venuto a testare la vettura in vista dell'appuntamento di apertura del CIWRC 2021 al Rallye Elba, in programma questo fine settimana.
Alle spalle di Ferrarotti-Grimaldi ha chiuso l'equipaggio locale Elio Cortese e Domenico Verbicara, anche loro su Skoda Fabia R5, a +1'21″4.
Davide e Paolo Tiziani, su una Renault Clio S1600 erano della partita confrontandosi con i migliori italiani di categoria "due ruote motrici" ed hanno chiuso l'impegno sopra al podio di classe, al terzo posto.
L'"amarcord", nella parte "storica" alla prima prova del tricolore di categoria, dove tornava "una tantum Enrico Brazzoli, al volante della vettura Porsche 911 gr. B del team PENTACAR non ha fornito invece sorrisi: il pilota cuneese, affiancato da Maurizio Barone ha dovuto alzare bandiera bianca nelle prime battute di gara per problemi al motore.
In foto Crugnola (Bettiol)