Grandi prestazioni, non trasformate in risultati eclatanti, caratterizzano la trasferta laziale della scuderia torinese. Una foratura rallenta pesantemente la cavalcata di Damiano De Tommaso, mentre stava dominando la graduatoria Under 25 e del Campionato Rally Asfalto. Un problema al braccetto dello sterzo nell'ultima speciale del rally priva Giorgio Cogni di un posto sul podio fra gli Junior. Sorride invece Emanuele Rosso, che con il secondo posto finale fra gli Junior consolida la sua leadership in campionato; sorride anche Roberto Gobbin che porta la sua 124 Rally al secondo posto del Trofeo Abarth, mentre non è soddisfatto Marcel Porliod, vittima di una toccata con la sua Ford Fiesta Rally4
FIUGGI (FR), 24 luglio – Il nome per esteso dell'imperatore Caracalla (188-217 d.C.) è ben più lungo dei 2720 metri che costituiscono la prima prova speciale del 9° Rally di Roma Capitale, andata in scena proprio all'interno del sito dominato dalle terme costruite fra il 212 e il 216 d.C. che presero il nome dell'imperatore. E come Caracalla fu colpito a tradimento dai suoi pretoriani, anche il destino ha colpito, in modo meno cruento (d'accordo) Damiano De Tommaso, pilota di punta della Meteco Corse, nella gara laziale.
Il pilota varesino, tornato dopo quasi due anni assieme a Giorgia Ascalone, riponeva grandi aspettative nel Rally di Roma Capitale (che godeva del massimo coefficiente di 1,5) per risalire la classifica del Campionato Italiano Rally-Sparco, soprattutto per quanto riguarda la graduatoria del Campionato Italiano Rally Asfalto e quella riservata agli Under 25. E che non fossero speranze velleitarie, lo dimostra il fatto che dopo una partenza prudente venerdì sera alle Terme di Caracalla (quinto tempo fra gli iscritti al CIRA) si sia scatenato vincendo le cinque prove in linea della tappa del sabato, dimostrando di essere il pilota da battere e di non avere alcun timore reverenziale nei confronti dei suoi avversari. Già sabato sera, però, arrivava la prima doccia fredda, con una penalizzazione di 20" inflitta a De Tommaso-Ascalone per aver scaldato le gomme con una manovra troppo aggressiva, prassi probabilmente tollerata nelle gare italiane, ma non in quelle sotto l'egida FIA. Nulla di grave perché De Tommaso era secondo fra gli iscritti al CIRA a soli 5"7 dalla vetta della classifica. La situazione fra gli Under 25 era addirittura migliore. Fino a quel momento Damiano De Tommaso non aveva concesso agli avversari neppure la spettacolo di Caracalla, infilando una serie di sei successi consecutivi interrotto per soli 2/10 nella corta speciale televisiva di Bellegra, così da chiudere la prima tappa con 18"1 sul più veloce degli avversari, risalendo dall'81esima posizione assoluta dove erano precipitati con la penalità venerdì sera al 10° posto, nella classifica assoluta.
La battaglia si faceva serrata nel primo giro sul trittico delle speciali della tappa di domenica con De Tomaso-Ascalone primi del CIRA nella Fiuggi iniziale, secondi a Collepardo e sulla Santopadre, ma con ancora tutto da giocare visti i 50 km di prove speciali da affrontare e solo 6"8 da recuperare. La galoppata fra gli Under 25, nel frattempo, aveva portato il vantaggio dell'equipaggio varesino-pugliese a sfiorare il minuto. Ma la beffa del destino era in agguato sotto forma di una foratura al pneumatico posteriore sinistro nella ripetizione della Fiuggi-Guercino che costavano oltre tre minuti di ritardo al fine prova, con conseguente caduta dal settimo al 25° posto nella classifica assoluta, dal secondo all'ottavo posto nel CIRA, dal primo al quarto posto fra gli Under. A quel punto non aveva più senso rischiare e Damiano De Tommaso, giudiziosamente, pensava solo a portare sul traguardo la sua Citroën C3 R5, raccogliendo il maggior numero di punti possibili, chiudendo 21° assoluto, sesto del Campionato Italiano Rally Asfalto e terzo di Under 25.
"È stato un bellissimo rally" ha commentato con un pizzico di amarezza il portacolori di Meteco Corse all'arrivo. "Purtroppo la foratura ci ha messo fuori dai giochi e da quel momento in avanti non aveva più senso rischiare". Ora Damiano De Tommaso si trova in ottava posizione nella classifica assoluta del Campionato Italiano Rally-Sparco, seconda fra gli Under 25 (a soli cinque punti dalla vetta), ed è salito al terzo posto nel CIRA, restando ancora in corsa per la conquista di questi due titoli.
Chi torna soddisfatto dal Rally di Roma Capitale è senza dubbio l'astigiano Emanuele Rosso, affiancato da Andrea Ferrari che ha concluso 42° assoluto e sesto di Classe Rally4, ma soprattutto secondo di Campionato Italiano Rally-Junior, fatto che consolida maggiormente la leadership che già occupava prima della gara romana, rally dal punteggio pesante (visto che godeva del coefficiente 1,5). Rosso è partito benissimo segnando il secondo tempo fra gli Junior nella Power Stage alle Terme di Caracalla di venerdì sera, mettendo subito in saccoccia tre punti. La prima giornata di gare non è stata troppo favorevole al figlio d'arte astigiano, che ha patito noie ai freni per tutta la giornata, non riuscendo a vincere nemmeno una prova speciale, chiudendo comunque la tappa in terza posizione fra i piloti delle Fiesta Rally4. Risolti i problemi all'impianto frenante, con nuovi dischi, Rosso-Ferrari hanno aumentato il passo imponendosi in quattro delle sette prove speciali della domenica, pur senza prendersi eccessivi rischi, visto che erano loro a guidare la graduatoria del campionato e gli altri erano impegnati al recupero. "La seconda tappa è andata decisamente meglio" afferma Rosso; "abbiamo tenuto un ottimo ritmo su tutte le prove speciali, anche sulla Santopadre che era la prova che mi piaceva meno". In duello ravvicinato con il compagno di squadra Giorgio Cogni, Rosso-Ferrari erano terzi a una prova dal termine, prima di salire di un'ulteriore posizione a causa dei problemi patiti sull'ultima dal piacentino. "Con 69,50 punti siamo al comando del Campionato Junior con quasi venti punti di vantaggio sugli inseguitori più vicini. Non abbiamo ancora effettuato lo scarto, ma anche togliendo i 12 punti che rappresentano il nostro peggior risultato fino a questo punto saremmo ancora davanti a tutti. Mancano ancora due gare, fra le quali il Liburna su Terra con coefficiente 1,5, ultima gara della stagione. Non ci culliamo certamente sugli allori, ma possiamo cominciare a essere ottimisti sul risultato finale".
Di umore esattamente contrario il piacentino Giorgio Cogni, che ha affrontato la gara romana con Gabriele Zanni sul sedile del navigatore della Ford Fiesta Rally4. "Un'occasione mancata" dice il giovane portacolori di Meteco Corse, che fino all'inizio dell'ultima prova era secondo fra gli Junior, precedendo Rosso, potendo così sperare di rosicchiargli qualche punto in classifica. "Non siamo riusciti a fare lo Shake Down per problemi alla macchina, sicché siamo finiti solo noni nella prova spettacolo delle Terme di Caracalla. Per carità il distacco era minimo, appena 6"5, ma non abbiamo potuto incamerare i punti bonus della Power Stage". E che il distacco non fosse preoccupante lo hanno dimostrato i tempi della giornata di venerdì con Cogni-Zanni una volta primi, tre volte secondi di categoria, una volta terzi e una volta prudenzialmente quarti di Junior nella corta Prova TV di Bellegra che concludeva la giornata. "Non ostante qualche problema ai freni la giornata era positiva ed eravamo fiduciosi anche per la tappa di domenica". Che confermava in modo perentorio Giorgio Cogni e Gabriele Zanni come seconda forza in gara fino alla Fiuggi-Guarcino finale. "Non so cosa sia successo, perché non ho assolutamente toccato nulla e non ho messo le ruote fuori traiettoria" afferma Giorgio Cogni. Nonostante ciò, forse perché sollecitato da una brusca sterzata, si rompe un braccetto dello sterzo e il piacentino paga oltre tre minuti al migliore di categoria in questa prova. "Sono precipitato dal secondo al quinto posto in un battere di ciglia. Ovviamente si è aggiunta la beffa di perdere il quarto posto per appena 1"9, un quarto posto che mi avrebbe regalato qualche speranza in più". La classifica di Campionato vede infatti scendere Gabriele Cogni al quarto posto nella graduatoria fra gli Junior con un ritardo di 24,50 punti dal vertice. "La situazione si è fatta difficile, ma se qualcosa mi hanno insegnato i rally è che non bisogna arrendersi prima che scorrano i titoli di coda. E così faremo continuando a lottare al Mille Miglia e al Liburna".
Trasferta difficile anche per i valdostani Marcel Porliod-Andre Perrin, che stavano viaggiano al centro del gruppo degli Junior, in una gara nuova per entrambi, quando hanno toccato un rail nel corso della terza speciale di sabato mattina, dovendosi ritirare. Rientrati con il Super Rally il giorno dopo hanno accumulato esperienza sulle strade laziali chiudendo 72esimi assoluti e noni di Junior, fatto che regalato loro tre punti posizionandoli al settimo posto nella classifica delle giovani speranze.
Inizio in salita per Roberto Gobbin e Alessandro Cervi che incappano in un testacoda con la loro Fiat Abarth 124 Rally nella prova spettacolo delle Terme di Caracalla perdendo 40" e precipitando in ultima posizione della classifica assoluta. "Anche questo fa esperienza. Mi ha insegnato che non si deve forzare nelle prove toboga così corte, perché se si fa un risultatone si guadagnano pochi secondi, se si commette un errore se ne vanno decine e decine di secondi con perdita di numerose posizioni in classifica". E infatti il giorno dopo il pilota pinerolese e il navigatore genovese iniziano una decisa salita delle posizioni di classifica che li porta a chiudere 61esimi assoluti e secondi fra i partecipanti all'Abarth Rally Trophy dopo una gara in cui divertirsi era il loro principale obiettivo. "Il Rally di Roma Capitale è una gara organizzata alla perfezione sia in prova speciale sia nelle manifestazioni di contorno. Il tratti cronometrati, con lunghezze che si aggirano sui venti chilometri ciascuna, valgono da soli la trasferta romana. E la discesa della speciale Fiuggi-Guarcino, da fare di sesta piena con l'acceleratore a fondo, da emozioni impagabili".