Oppici, Minardi e Frazzani portano in dote altrettanti secondi alla scuderia di casa mentre Razzini, Folli e Castagnoli abbandonano la compagnia in anticipo.
Felino (PR), 31 Maggio 2022 – Forse ci si poteva aspettare di più dalla gara di casa ma il Rally del Taro corso tra Sabato e Domenica scorsi, pesantemente condizionato da un meteo particolarmente avverso, non ha lasciato scampo a tanti dei più quotati protagonisti al via.
Collecchio Corse si presentava a Bedonia con sei portacolori e ad aprire le danze ci pensava un Marcello Razzini che, assieme a Gianmaria Marcomini su una Skoda Fabia Rally 2 Evo di MS Munaretto, si ritrovava a vivere le stesse difficoltà già affrontate nel precedente Maremma.
Prove completamente bagnate alternate ad alcune asciutte e ad altre miste non consentivano al pilota di Parma di esprimersi ai consueti livelli, rimanendo comunque sempre in scia al treno di testa ma incappando, sul quarto tratto cronometrato della Domenica, in una fatale toccata che lo costringeva ad alzare bandiera bianca, segnando il primo zero nell'IRC Challenge.
Poca fortuna anche per Paolo Folli, sulla Peugeot 309 GTI gruppo A con Adriano Giannini, in crisi con l'impianto frenante, già dalla prima speciale, e tradito poi, sulla quinta, dal fondo scivoloso che lo portava a parcheggiare, fuori dalla sede stradale, la vettura transalpina.
Unico a sorridere, nel secondo atto dell'International Rally Cup, è stato Fabio Oppici, al volante della propria Peugeot 106 Rallye di gruppo N ed affiancato, alla sua destra, da Davide Pisati.
Il portacolori della scuderia di Felino, impegnato quest'anno nella caccia al Trofeo 2 Ruote Motrici Sport, ha lottato contro un fondo reso particolarmente sporco dalla pioggia e dal passaggio dei concorrenti che lo precedevano, chiudendo buon secondo in classe N2.
Il boccone più amaro da digerire, per la compagine di Felino, è certamente arrivato dall'evento nazionale, in coda a quello griffato IRC, dove un Fausto Castagnoli in piena forma firmava due scratch e si portava al comando delle operazioni con oltre una ventina di secondi di margine.
Il pilota della Skoda Fabia Rally 2 Evo di Pool Racing, affiancato da Enrico Bracchi alla sua destra, incappava in una leggera toccata sulla quinta speciale e, dopo aver constatato la stabilità della propria vettura, riprendeva ad aumentare il ritmo verso il finale del crono.
Un'improvvisa stallonatura, a quell'anteriore destra oggetto dell'impatto, lo coglieva di sorpresa e, su una sinistra su un ponticello, la vettura della casa ceca finiva definitivamente la sua corsa.
Secondo di classe A6, su altrettanti arrivati al traguardo, ma tanto il divertimento provato da un Massimo Minardi che, ritornato a condividere l'abitacolo della Citroen C2 gruppo A con Simona Camera, si è goduto in pieno la due giorni casalinga, nonostante le difficili condizioni del fondo.
A completare il trittico di podi è stato un buon Gabriele Frazzani, alle note Diego Altomonte sulla Renault Clio RS gruppo N, secondo in classe N3, in gruppo RC5N e dodicesimo nell'assoluta.
Per il pilota della trazione anteriore francese una scelta di gomme penalizzante in avvio ed una buona rimonta, nel tentativo di agganciare la vetta, prima di tirare saggiamente i remi in barca.
"Se guardiamo a come erano messi i nostri" – racconta Gianni Assirati (presidente Collecchio Corse) – "avremmo potuto raccogliere molto di più, specialmente Fausto che aveva la vittoria del nazionale in pugno. È stato un Taro tosto, tra pioggia e grandine ma anche per quelle condizioni di misto asciutto e bagnato dove non sai mai quali gomme scegliere. Bravi tutti."