THIERRY NEUVILLE, CON WYDAEGHE ALLE NOTE E LA HYUNDAI i20 R5, VINCE D'AUTORITA' IL 44ESIMO RALLY IL CIOCCO E VALLE DEL SERCHIO. SECONDO UN SUPER STEFANO ALBERTINI, CON FAPPANI (SKODA FABIA R5) CHE FA PUNTEGGIO PIENO PER IL CAMPIONATO ITALIANO RALLY SPARCO, DAVANTI AI RIMONTANTI BASSO-GRANAI (SKODA FABIA R5).
GASPERETTI-FERRARI (SKODA FABIA R5) PRIMI NEL "CIOCCO" CRZ
Al quinto posto finale si piazzava alla fine il lucchese Rudy Michelini, con Perna, che non riuscivano a trovare il giusto feeling con la Volkswagen Polo R5 e con le gomme Michelin, in una gara che spesso li ha visti, in passato, tra i protagonisti, per una prestazione che comunque, in ottica campionato CIRA, li vede sul podio.
Alla sua terza gara con la Skoda Fabia R5 Balbosca, il giovane fiorentino Tommaso Ciuffi, con Gonella, ha preferito non prendere subito rischi eccessivi, preferendo dedicarsi ad una crescita costante in gara, da mettere a frutto nelle gare future. Chi invece riparte dal Ciocco con un sorriso grande così è il venticinquenne pistoiese Thomas Paperini, con Monica Cicognini alle note che, alle prime esperienze in gare "importanti" e in un rally con tanti fuoriclasse al via, coglie un settimo posto di prestigio. Proprio davanti ad un altro dei delusi, al rally Il Ciocco, Marco Signor, con Pezzoli a fianco, che non è riuscito a trovare spunti velocistici di rilievo con la Volkswagen Polo R5 Step Five.
Il guizzo iniziale, sulla Super Prova Speciale, di Paolo Andreucci, con Pinelli e la Skoda Fabia R5 gommata MRF, coperture che il campione garfagnino ha il compito di sviluppare, in futuro, non è stato seguito da una gara di vertice, nonostante l'impegno di Andreucci, capace comunque di staccare alcuni tempi interessanti, ma non di salire più su del nono posto finale.
Il passo molto sostenuto della gara ha fatto una vittima illustre, Craig Breen. Il pilota irlandese, in forza al team Hyundai Motorsport, in coppia con Paul Nagle, è stato tra i protagonisti di vertice, ovviamente con una i20 R5, fino alla quinta prova speciale – seconda ripetizione della Massa-Sassorosso - dove, nel tratto finale, incappava in una uscita di strada che lo toglieva di gara. Soddisfatto a metà, alla fine, Andrea Adamo, team principal Hyundai Motorsport, presente al Ciocco. Felicità per la vittoria di Neuville, attesa ma non scontata, ma disappunto per il ritiro di Breen, iscritto al Campionato Italiano Rally Sparco, anche in eventuale supporto di Andrea Crugnola, campione italiano in carica, con Ometto alle note, ingaggiati da Hyundai Rally Team Italia per la corsa al tricolore, ma incappati al Ciocco in una prestazione sottotono. Dovuta un po' a problemi ad un semiasse, nelle fasi iniziali, ma poi per un feeling con la vettura, nuova per Crugnola, che ha stentato a trovare.
Questi i verdetti di un rally Il Ciocco e Valle del Serchio da antologia: centosessantuno partenti (95 nel CIR e 66 nella gara CRZ), tanti campioni al via, un parco vetture da sogno, una gara avvincente. Un rally che rimarrà scritto a caratteri cubitali nella lunga storia di questa gara.
"E' stato complicato gestire un evento di queste proporzioni – chiosava alla fine Valerio Barsella, stanco ma felice event manager del rally Il Ciocco – ma alla fine abbiano condotto in porto un evento, credo, importante. Sportivamente ma anche per il territorio che, con tanta gente a riempire, nel rispetto delle norme anti Covid19, le strutture ricettive in tutta la zona, fino a Lucca, con una ricaduta economica rilevante per il territorio e tre giorni di "quasi" normalità".
FEDERICO GASPERETTI, CON FERRARI (SKODA FABIA R5) VINCE IL "CIOCCO" CRZ SUL FILO DI LANA
Vittoria sul filo di lana per l'esperto Federico Gasperetti, in coppia con Ferrari e la Skoda Fabia R5 Gima Autosport nel rally Il Ciocco versione Coppa Rally di Zona che, nell'ultima delle cinque prove speciali disputate, riusciva a scavalcare il lucchese Luca Panzani, con Alessia Bertagna, su Skoda Fabia R5 Pavel Group. Quest'ultimo, vincitore del Ciocco CRZ 2020, in testa dall'inizio di gara, perdeva il vantaggio accumulato, insieme ad altri circa cinque secondi, nell'impegno conclusivo. Rischiando anche di vedersi superare, al secondo posto, dallo spezzino Claudio Arzà, con Moriconi e la Citroen C3 R5 G Car, che hanno chiuso il podio a soli 1"2 da Panzani.