Milano, 12 ottobre 2021 – Si è parlato molto di questo libro dedicato all'indimenticato Giuseppe 'Pucci' Grossi, il romagnolo verace che ha vinto molto nei rally e ha dato tanto a questa specialità con la sua esperienza. Così come ha dato molto a chi lo ha conosciuto e ai piloti ai quali non lesinava i suoi preziosi consigli.
Per onorare questo pilota e grande persona, Raceday ha deciso di regalare una copia del libro ad ognuno degli iscritti a questa stagione del Challenge Raceday Rally Terra.
Ecco il ricordo di Alberto Pirelli, grande amico di Grossi:"Quando, rientrai nel 1991 dalla Turchia, dove avevo lavorato per quattro anni, pensai di continuare a correre con Piero Baggio e le sue stupende Delta rosse Raceday
Fu allora che incontrai 'Pucci,' era il pilota di cui avevo sentito tanto parlare e che, grazie a Piero potevo conoscere. Correre nella stessa squadra era fantastico per me. Così , un po' curioso ed un po' ansioso, lo conobbi. Pucci , fisicamente nel tempo non era cambiato molto, chi lo ha conosciuto più tardi ha sempre visto la stessa persona: un viso rotondetto,occhi luccicanti di vitalità, un' aspetto complessivamente bonario , dolce e scherzoso.Quel sorriso così grande che …se eri arrabbiato finivi di esserlo. Bene, da allora le nostre strade si sono incrociate , io lo scolaro duro ad imparare, lui il maestro mai restio a consigliare.
Alle volte mi complimentava per Raceday, era fantastico sentirlo da lui. Negli ultimi anni ci siamo visti spesso, era come rivedersi con un amico che avevi lasciato la sera prima , anche se magari era passato mezzo anno…non so, ma era proprio così , ti sentivi sempre a tuo agio con lui. L'immagine più potente che ho di lui è quella dell' incidente al VALTIBERINA, PS Alpe di Poti. Pucci mi partiva davanti e me lo ritrovai che camminava sul ciglio destro , casco in mano, occhi verso di noi che arrivavamo e un sorriso, nonostante tutto scherzoso. Sono certo che in quel momento tifasse per me. Quella volta lo volli premiare , anche se si era ritirato. Lo volli premiare perché mi commuoveva la grinta pazzesca con cui aveva lottato tutta la gara , contro la WRC di Zio d'America Luciano Cobbe. Avrebbe comunque vinto classe e campionato, ma no, lui , lui che aveva già vinto tutto, non ci stava. Purtroppo un dossetto che sbilanciava ed il muro sull' esterno lo hanno fermato. Ma io volli premiare questo cannibale sorridente era un esempio per tutti noi.
Pucci è un mare di ricordi per me, ma è soprattutto uno che ha vinto , non lo ha mai fatto pesare, è stato sempre aperto , attento e buon consigliere con me, ma anche per chiunque lo avvicinasse. I campioni dovrebbero esserecosì, imbattibili in gara, aperti, amici e capaci di non tirarselanella vita. Lui lo è stato. Per tutto questo, e molto più , ho voluto regalare ai Racedays, illibro che Sara e Alessandro hanno fortemente voluto . Sono certo chele migliaia di persone che lo hanno davvero ammirato per come era, in macchina e fuori lo ritroveranno in questo bel libroe spero che tanti piloti possano arrivare ad imitare il suo modo di vivere il mondo dei rally".