L'irlandese ha identificato alcune aree critiche della sua vettura su cui lavorare in vista dei prossimi appuntamenti su asfalto
Deluso per l'ottavo posto conquistato in Croazia, ma soprattutto per la mancanza di ritmo accusata per buona parte della prova, Craig Breen si è posto l'obiettivo di trovare una soluzione ai suoi problemi in ottica appuntamenti futuri.
Consapevole della bontà della i20 alla luce dei risultati e delle prestazioni di Neuville, il 31enne ha rivelato di trovarsi in difficoltà anche per lo scarso numero di chilometri macinati al volante della sua Hyundai.
"La macchina funziona, ma Thierry la conosce da tempo e ha potuto metterla a punto. È più complesso salirci ed essere subito competitivi", ha dichiarato al sito wrc.com.
Frustrato per una campagna 2021 finora al di sotto delle attese, il driver di Waterford sembra comunque aver già individuato nella trasmissione e nel differenziale i due elementi essenziali su cui lavorare.
Assente nel prossimo evento in programma dal 20 al 23 maggio in Portogallo, dove la scuderia con base ad Alzenau schiererà lo spagnolo Dani Sordo, l'ex Citroen potrebbe tornare in azione in Belgio, dove vinse nel 2019 nel contesto del Campionato Europeo.
"Non ci vuole un esperto per capire che quei rally siano più adatti a lui", ha riconosciuto Breen a proposito della gara lusitana, ma pure della Sardegna, del Kenya e dell'Estonia, tutte su terra."Per quanto mi riguarda resterò alla finestra a guardare", ha chiosato rassegnato.
In realtà Craig non rimarrà con le mani in mano da qui ad agosto, dato che già il prossimo fine settimana sarà al via della Targa Florio.
Chiara Rainis