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WRC, Breen vuole un sedile ufficiale nel 2022

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L'irlandese spera che il podio conquistato sul Baltico lo rilanci sul mercato in vista della prossima stagione

Solo Kalle Rovanperä era più felice di lui sul podio del Rally d'Estonia. Dopo diverse prestazioni altalenanti Craig Breen è finalmente riuscito ad infilarne una di sostanza, tanto da arrivare ad un passo dal successo.

Eguagliato il secondo posto ottenuto in Svezia nel 2018 con la Citroen, il 31enne punta ora ad assicurarsi un programma stabile per il futuro, avendo in questo anno, movimentato per l'emergenza sanitaria, partecipato ad appena tre eventi (in precedenza Lapponia e Croazia).

L'obiettivo dunque è chiaro e qualora dovesse confermarsi in crescita nel prossimo round di metà agosto in Belgio, per lui potrebbero aprirsi scenari interessanti dato che né Hyundai, né Toyota hanno definito chi sarà alla guida della terza vettura nel 2022 ed M-Sport ancora non ha nominato alcun pilota.

"Poter disputare un campionato intero è ciò a cui io e il mio navigatore Paul Nagle ambiamo. Vogliamo diventare campioni del mondo e non ci vuole un matematico per capire che se non si corre non si può vincere", la sua riflessione al sito Motorsport.com.

"Al momento ci stiamo guardando in giro. Nel team attuale mi sento a mio agio, ma certi aspetti sono fuori dal mio controllo", ha giustamente commentato promettendo che farà di tutto per prendere al volo ogni opportunità utile.

Passando alla cronaca più recente, soddisfatto della propria performance estone, il driver irlandese ha ammesso di avere avuto dei dubbi alla vigilia dell'appuntamento.

"Nella passata campagna si veniva da diversi mesi di stop a causa del Covid-19, di conseguenza eravamo tutti alla pari", ha affermato, evidenziando poi come chi trascorre più tempo in abitacolo sia facilitato. "Questa volta i miei colleghi erano reduci da tre manche su terra, per cui immaginavo che sarebbe stata dura per me, ma alla fine è andata bene", ha concluso sollevato anche guardando a Ypres, gara in cui è spesso stato competitivo, almeno nel contesto dell'ERC.