Il team britannico aveva parlato di uscita dal mondiale in caso di ritardo nel passaggio alla motorizzazione ibrida
Dopo le parole dei vertici M-Sport sul possibile abbandono della scuderia in caso di cambio programma per quanto concerne l'ingresso dell'ibrido, la FIA si è sbrigata ad assicurare che nel 2022 la rivoluzione ci sarà.
Questo perché la Compact Dynamics, azienda tedesca che fornisce il kit per il propulsore, attualmente bloccato per problemi tecnici, ha fatto sapere che tutti i team ne saranno approvvigionati in tempo per il GP di Montecarlo del prossimo gennaio.
"Il progetto Rally 1 è una pietra miliare per lo sviluppo del rally e sottolinea l'impegno della FIA nelle tecnologie e nella sostenibilità", ha affermato al sito DirtFish il responsabile federale Yves Matton, definendo normali gli intoppi in una fase di elaborazione di un prodotto inedito.
Malgrado il Covid e le annesse criticità che stanno rallentando la marcia di avvicinamento al nuovo corso, il manager belga ha riaffermato il coinvolgimento di tutti e tre i costruttori nel WRC del futuro.
"La Federazione e le Case hanno investito molto in questo programma", ha sottolineato rivelando poi come sulle Rally 1 verranno inseriti degli aggiornamenti in termini di sicurezza, con l'adozione di una cellula più resistente sviluppata in concerto con le squadre sulla base dei crash test.
La Fiesta si mostra
Intanto, mentre sullo sfondo si anima il dibattito da lei stessa alimentato, l'equipe britannica ha mostrato le prima foto della sua vettura del 2022.
Si tratta ovviamente di un prototipo in versione camouflage provato tra gli alberi della foresta di Greystoke, in apparenza più "pulito" nell'estetica rispetto all'attuale Fiesta WRC Plus.
A proposito dei chilometri percorsi dalla scuderia britannica è intervenuto il responsabile della Pirelli Terenzio Testoni a Motorsport.com. "Mi hanno detto che non hanno spinto. Hanno soltanto verificato che tutto funzionasse. Secondo me i primi test veri, con tutto il pacchetto ibrido, non saranno fatti prima di giugno/luglio", le sue parole.
Chiara Rainis