Lo storico navigatore di Ogier ribadisce che non detterà più note
In un anno che ha visto parecchi nomi importanti dello sport decidere di ritirarsi, anche Julien Ingrassia ha voluto unirsi al gruppo.
La prossima settimana a Monza il navigatore di Aix-ex-Provence appenderà casco e quaderno al chiodo a differenza del suo pilota Sébastien Ogier che, nel 2022 correrà in pista e qualche gara nei rally la farà ancora, a partire dall'apertura stagionale di Montecarlo.
Intervistato dal sito wrc.com il transalpino ha comunque assicurato che non scomparirà dall'ambiente. Anzi, al contrario, sarà spesso presente al parco assistenza.
"E' arrivato il tempo di fare qualcosa di diverso", ha affermato rivelando di voler trasmettere l'esperienza accumulata a coloro che in futuro entreranno nell'ambiente. In che modo però resta un punto di domanda.
"Ci sto pensando perché ci sono moltissime cose da migliorare nel nostro sport: dalla sicurezza, alla promozione, al format", ha spiegato confermando che in ogni caso non lo vedremo più sul sedile destro di un abitacolo, ma solo dalla parte organizzativa della carovana iridata.
"E' sempre difficile dire mai,tuttavia i miei piani non coincidono con un ritorno al copilotaggio. L'ho fatto per quasi vent'anni. E' stata un'avventura meravigliosa che ho avuto il piacere e la fortuna di vivere, ma adesso voglio smettere con il sorriso sulle labbra", ha infine sostenuto promettendo che non ci saranno ripensamenti da parte sua come al contrario abbiamo visto accadere in numerose occasioni negli ultimi tempi, specialmente nel motorsport.
Sulle strade della Brianza, il 41enne farà dunque calare il sipario su una gloriosa carriera che, in realtà, avrebbe potuto concludersi già nel 2008 quando, fresco di titolo Junior WRC, ha rischiato di venire appiedato da una Citroen a corto di fondi, che per Séb avrebbe desiderato un compagno di lavoro veterano e di conseguenza più affidabile.
Chiara Rainis