La Federazione locale ha annunciato l'avvio dei lavori per riportare il mondiale rally agli Antipodi
Dopo una lunghissima fase di chiusura dei confini nazionali causa pandemia, l'Australia è pronta a riaprire le frontiere, e tra i punti all'ordine del giorno delle autorità ci sarebbe anche quello del ripristino delle attività sportive.
Persi i GP di F1 e MotoGP, almeno per quest'anno, lo sconfinato Paese oceaniano, starebbe già lavorando per riportare sul territorio il WRC.
"Guadagnare di nuovo un posto nel calendario non sarà semplice, ma siamo determinati", ha affermato il CEO della Motorsport Australia Eugene Arocca. "Collaboreremo con gli azionisti e i governi per assicurarci una sede di gara e i fondi necessari per ospitarla".
La provvisorietà del momento, dato da un andamento ondivago dei contagi da Coronavirus potrebbe però rappresentare un ostacolo.
"Organizzare eventi internazionali nel breve periodo resta una sfida, di conseguenza ci stiamo orientando al futuro sperando di poter ottenere il supporto di cui abbiamo bisogno per dare vita ad una manifestazione di alto livello", ha aggiunto il manager.
L'ultima edizione della prova all'altro capo del mondo risale al 2018, visto che nella campagna successiva era stata cancellata per via degli incendi che avevano devastato l'area di Coffs Coast.
Sulla carta, invece, nel 2020 si sarebbe dovuto correre in Nuova Zelanda, ma il Covid-19 ha rovinato i piani della serie.
Dunque, ora la palla è tornata nella metà campo australiana. Al vaglio di promoter e autorità, anche un parco assistenza diverso da quello classico di Coffs Harbour, secondo i team troppo lontano da Sydney, e da Bathurst, preso in considerazione per questa stagione qualora l'emergenza sanitaria fosse migliorata.
A fronte delle limitazioni relative agli spostamenti è probabile che il rientro dell'Australia avverrà nel 2023. "Sicuramente nel 2022 avremo dei round oltreoceano, ma più probabilmente verranno inseriti nella seconda parte del campionato", ha dichiarato il responsabile FIA Yves Matton.
Chiara Rainis