Il responsabile della FIA Matton aperto all'idea di uno schieramento più nutrito
Come sappiamo nel 2022 faranno il loro debutto nel mondiale rally le auto ibride, sulla carta più potenti e sicure delle precedenti.
Ma se stando alle regole attualmente in vigore Hyundai, Toyota ed M-Sport non potranno portarne in gara complessivamente più di dieci, il responsabile federale di categoria Yves Matton non ha escluso un ampliamento del parterre.
"Dalle informazioni che abbiamo a disposizione durante la stagione potremmo arrivare a 12 macchine, ma sicuramente non a Montecarlo", ha spiegato a Motorsport.com.
Da quanto si apprende, l'intenzione delle scuderie sarebbe quella di affidarsi a quattro piloti, tre per quanto concerne quella fondata da Malcolm Wilson trattandosi di una realtà più piccola e con minori risorse. Tuttavia, come detto, potrebbero esserci delle sorprese.
"Sulla base della riposta ottenuta da team e driver potrebbe esserci una crescita del numero di Rally 1 presenti in corsa a partire dalla seconda metà del campionato.Magari negli ultimi round saranno anche più di dodici", si è spinto ad anticipare il manager belga.
Come già emerso nei mesi scorsi, la Federazione vorrebbe dare alle squadre la possibilità di raccogliere punti con quattro veicoli, a patto che uno venga affidato ad un giovane.
"Resto convinto della bontà della proposta, ma non deve essere qualcosa di obbligatorio. Si potrebbe dare un bonus a chi è disposto a fare guidare un debuttante o comunque qualcuno con poca esperienza", ha aggiunto rivelando l'esistenza di contatti con alcuni privati.
"Ma sicuramente in avvio di campagna ci saranno soltanto costruttori tra gli iscritti", ha precisato il 54enne.
A proposito dei bolidi che vedremo al via dal prossimo gennaio, prosegue con una certa intensità il lavoro di sviluppo da parte delle tre Case. In particolare M-Sport dopo aver provato la nuova Puma sugli sterrati veloci della Finlandia, si è spostata in Francia per spremerla su asfalto.
Chiara Rainis