A Como Corrado Peloso ricomincia a sognare: è secondo tra le Rally 5 con la Clio e progetta un 2024 nel Campionato Italiano Rally
Era la gara delle domande alle quali sarebbe stato auspicabile arrivassero delle risposte. Dopo un anno e mezzo passato a cercare il bandolo della matassa al set up di una Clio Rally 5 semplice nella configurazione corsa quanto difficile nella messa a punto, Corrado Peloso ha risolto il rebus e ha ritrovato velocità in prova e sagacia tattica nella gestione del rally.
Questa volta il condizionale è stato accessorio perché a Como, nel 42° Trofeo Villa d'Este Aci Como, 6a prova del Campionato Italiano Rally Asfalto, Corrado ha sfoderato una prova solida, concreta e, soprattutto, con tanta velocità che, da uomo trasparente in classica, lo ha portato a lottare con i piloti che si giocavano classifiche di Trofeo. Ergo: Peloso è tornato ad essere Peloso. A 50 anni, con la grinta – e la voglia – di un ragazzino che vuole ancora lottare ad armi pari (e suonarle pure) a chi potrebbe essere suo figlio. Giù il cappello ed inchino a lui: che ci ha sempre creduto, che ci ha sempre provato, che ha sempre messo in quello che ha fatto tutta la meticolosità e il talento di chi, da vent'anni a questa parte, si gioca trofei monomarca in giro per l'Italia. Ora, è tornato.
Alla fine, dopo le sei speciali del Como, ha chiuso secondo di Classe e di Gruppo, a 1'18"9 dallo svizzero Kevin Daldini, già Campione svizzero Junior nel 2013 e che alterna la Clio con la Skoda Fabia Rally 2 da assoluto con la quale andrà a caccia della vittoria nel prossimo fine settimana al Rally del Ticino, quarta prova del Campionato Svizzero.
"Volevamo capire se potevamo essere ancora lì – butta lì, diretto, Corrado -, competitivi con i migliori interpreti della Clio in Italia. Dopo il test in settimana e la delibera di un set up che mi ha permesso, infine, di sentirmi cucita addosso la macchina, ho subito sentito un feeling diverso con la vettura. Ed ho iniziato a sfruttarla a dovere. Il resto è stato un gran divertimento alla guida e qualche apprensione in trasferimento con la batteria che ci ha fatto preoccupare perché non sempre permetteva alla Clio di rimettersi in moto al primo colpo".
Il resto è stato talento e mestiere. Sulla Val Cavargna, prova tutta in notturna il venerdì sera tra nebbia, pioggia e fogliame di inizio autunno, Corrado iniziata a suonare una musica diversa: secondo tempo, a 8"3 da Daldini.
Questa mattina la musica continua in un crescendo rossiniano: sempre secondo, dietro ad un inarrivabile, per ora, Daldini. Poi le bizze della batteria, l'ultimo loop di prove e il palco d'arrivo a Como.
E adesso?
"E adesso iniziamo a pensare al 2024" – analizza il pilota -.
Dove? In quale campionato? È presto per decidere ma la ritrovata competitività permette di alzare l'asticella. "Tutte le risposte che cercavamo sono arrivate – conclude -. La vettura l'abbiamo capita e, con la certezza che possiamo essere competitivi in questo contesto, lavoreremo sodo in inverno per imbastire la partecipazione all'interno di un Campionato Italiano nel 2024".