Sono trascorsi nove anni da quando l'avvocato torinese affrontò le prove speciali monferrine vincendo la classe di appartenenza. Passato dalle moderne alle storiche, Formosa si presenterà al via affiancato da Daniela Marocco, con la Porsche 911 SC che dopo un letargo nel garage è tornata a essere usata in gara. Finora con poche soddisfazioni, che Formosa-Marocco sperano di cogliere in quel di Canelli
CANELLI (AT), 22 marzo – Alfredo Formosa torna fra i Vigneti Monferrini. Con il passar degli anni ha abbandonato le auto moderne per dedicarsi alle storiche ed essere uno dei 21 concorrenti che scatteranno da Canelli domenica prossima, 24 marzo, per la prima edizione del Rally dei Vigneti Monferrini Storico.
"Sono passati parecchi anni da quando ho corso su queste colline, Non c'è più una prova uguale a quelle del 2015, quando avevo disputato la gara con una Mini Cooper di categoria Racing Start" sottolinea l'avvocato torinese. In quell'anno il Colli del Monferrato e del Moscato si sviluppava come un rally ronde, e la prova la si affrontava in senso inverso. Non è nuova invece la vettura con la quale Formosa, affiancato da Daniela Marocco, si presenterà al via del rally astigiano. Si tratta della Porsche 911 SC Gruppo 3 di Terzo Raggruppamento che Formosa iniziò a usare proprio in quella stagione, togliendosi delle belle soddisfazioni per un paio di anni, prima di chiuderla in garage e quasi dimenticarsela per un lungo periodo (sette anni), fino al Rally Il Grappolo del settembre scorso.
"Mi ero abituato a correre con una Lancia Fulvia HF 1.3 e con quella ho gareggiato per tutto il periodo che va dal 2016 al 2023; poi il fascino del sei cilindri Porsche ha ripreso il sopravvento" spiega Formosa. E così eccolo al via de Il Grappolo; o meglio solo allo Shake Down, poiché un inconveniente tecnico ha bloccato la Porsche e la gara di Formosa si è fermata ben prima del semaforo verde e della pedana di partenza. Ma ormai il dado era tratto e la scelta effettuata. Ecco quindi il pilota torinese iscriversi a La Grande Corsa di fine novembre scorso, affiancato da Daniela Marocco. Anche in questo caso il traguardo è rimasto un miraggio.
Pur non essendo superstizioso, Formosa guarda i segni del destino e commenta. "Le indicazioni sono più che positive" sottolinea con ironia. "A San Damiano abbiamo fatto poca strada nello Shake Down, mentre a Chieri siamo arrivati sino alla terza prova speciale. Un trend positivo. Non possiamo che migliorare. Inoltre dobbiamo considerare che a Canelli, nel 2015 avevo pure vinto la Classe RSTB con la Mini e se non è un segnale positivo questo".
In fondo si corre per sdrammatizzare e riderci sopra. Se no che rally sarebbe….