Fontana e Pedersoli, attenti a quei due
Attesi al Piancavallo il comasco e il bresciano con le World rally Car
Grande rivalità, fair play al massimo consentito, ma bisogno estremo di punti per raddrizzare una stagione che li vede lontani dal vertice
Giovedì 17 agosto_ Il conto alla rovescia dice meno quindici giorni al 36° Rally Piancavallo (1/2 settembre) e sale la febbre degli appassionati per il quinto round del Campionato Italiano Rally Asfalto. Uno dei principali motivi d'interesse sarà il duello quasi certo fra Corrado Fontana su Hyundai NG i20 Wrc gommata Michelin e Luca Pedersoli su Citroen Ds3 Wrc calzata Pirelli. Il comasco e il bresciano, avversari di lungo corso, grandi rivali, ma con reciprocità di fair play e accomunati dalla fedeltà alle rispettive World rally car, hanno un bisogno estremo di punti per raddrizzare una stagione che li vede lontani dal vertice. Entrambi non si sono presentati al via del Due Valli di Verona a inizio stagione, cominciando la loro caccia allo scudetto dal Salento con il coefficiente maggiorato (1,5) dove Fontana ha agguantato il secondo posto e Pedersoli il quarto, scontando un ritardo accumulato per foratura. Poi al san Martino di Castrozza, ritiro per Fontana causa incidente e un altro quarto posto per Pedersoli. Il quale non si è presentato al via nemmeno del Lana e ora si ritrova settimo nella classifica del Cira a 20 punti, mentre il lariano è quarto a 26 perchè a Biella ha ottenuto un quarto posto. Il podio provvisorio della corsa scudetto vede attualmente in testa Stefano Albertini a quota 60 davanti a Simone Campedelli con 58,5 e Corrado Pinzano con 29,50. Ma tornando alla disfida tra lombardi, interessante rispolverarne l'unico antefatto al Piancavallo, l'edizione 1998 che valeva per l'Europeo a massimo coefficiente. Pedersoli nono, Fontana tredicesimo, battuti in Classe A4 da Paolo Andreucci, il toscano che giunse ottavo assoluto, primo delle due ruote motrici. Quindici anni e una moltitudine di gare dopo, si ritroveranno avversari a quattro ruote motrici sulle Dolomiti friulane.
Allegata foto Dario Furlan