Sulle strade di casa il portacolori di Omega brilla, firmando la classe ed allungando in vetta alla Coppa Rally ACI Sport di zona ed all'annesso R Italian Trophy.
Verona, 02 Luglio 2024 – Riccardo Gherardi e la Renault Clio R3 di Gima Autosport, un binomio che si consolida sempre di più ed in occasione del recente Rally Due Valli, gara di casa per la scuderia Omega, la prima punta del sodalizio scaligero ha fatto man bassa di punti.
Vincendo la classe R3, comando preso dopo la terza speciale del Venerdì e mai abbandonato fino a fine Sabato, il pilota della francesina, in coppia con Arjola Tonuzi, ha allungato in testa alla Coppa Rally ACI Sport di quarta zona e nel raggruppamento di R Italian Trophy.
Consistente anche il bottino in un Michelin Trofeo Italia che lo vede ora in piazza d'onore, il tutto ottenuto sul prestigioso palcoscenico del Campionato Italiano Assoluto Rally.
"Un percorso impegnativo con prove lunghe e selettive" – racconta Gherardi – "dove il non commettere errori è stato fondamentale per arrivare a vincere la classe, nonostante avversari molto agguerriti. Il caldo in macchina ci ha messo a dura prova e qualche jolly l'abbiamo pure giocato ma va bene così. Abbiamo portato a casa tanti punti preziosi per i nostri campionati ma siamo consapevoli del margine di miglioramento che abbiamo con questa vettura. Grazie a Gima Autosport, ad Omega ed a tutti i partners che ci permettono di vivere queste esperienze."
Dalla gioia di Gherardi ai bocconi amari masticati dagli altri portabandiera della compagine di casa, ad iniziare da un Thomas Serafini che, in coppia con Mattia Righetti per la prima stagionale, si è visto costretto ad abbandonare la compagnia già durante lo shakedown.
Problemi di natura tecnica alla sua Renault Clio Williams gruppo A, messa in campo da Ellesse, non gli hanno permesso nemmeno di prendere il via della due giorni tricolore.
A condividere il destino avverso, dettato da una dea bendata poco amica, è stato Pierpaolo Fasolato, in coppia con Gian Leone Signorini sulla consueta Opel Astra GSI gruppo N.
Terzo tra le duemila del produzione, fino al sesto impegno cronometrato, sulla vettura della casa tedesca a cedere è stato il radiatore del raffreddamento del propulsore.
"Prima di tutto grazie ai partners" – racconta Fasolato – "perchè mi hanno permesso di prendere il via di una gara del campionato italiano assoluto. Grazie all'assistenza per aver affrontato due giorni di caldo molto intenso. C'è un po' di rammarico per il risultato finale che ci ha visti costretti al ritiro, dopo la quinta speciale, per lo scoppio del radiatore del raffreddamento del motore. La gara stava andando come da pronostico ed eravamo saldamente terzi di classe. Valuteremo il danno perchè il motore ha lavorato, pur per qualche chilometro, senza acqua."