Il Rally della Carnia di MRC Sport
Trionfo della MRC Sport Brugnera alla nona edizione del Rally Valli della Carnia, tenutosi il 17 e 18 giugno sugli asfalti di Ampezzo e dintorni, gara valida per la Coppa Italia di IV Zona. La scuderia di Brugnera, presente con sette equipaggi ha conquistato il primo e il terzo posto in classifica assoluta con Filippo Bravi e Dimitri Tomasso, nonché la Coppa Scuderia, frutto dei risultati complessivi dei suoi piloti, tutti arrivati al traguardo. Il via sabato 17 giugno con doppio crono spettacolo di "Voltois" (2,20 km, start alle 17:44 e 20:43) e lo sprint di "Avaglio" (3,60 km, start 18:33 e 21:32). Domenica 18 giugno triplo assalto su "Val di Lauco" (14,44 km, start 8:58, 12:51, 16:44) e bis di "Passo Duron" (7,49 km, start 9:52 e 13:45), con due riordini a Tolmezzo. In totale 69,90 km di percorso cronometrato con speciali molto tecniche e la solita, stupenda cornice di pubblico. Dominio assoluto di Filippo Bravi, che guidava la Hyundai i20 Rally 2 con Enrico Bertoldi alle note e che ha vinto 8 prove su 9, lasciando agli altri solo le briciole. "Siamo contentissimi – ha raccontato il driver di Pagnacco – l'avevamo preparata bene, sapevamo cosa fare, che tempi fare in ogni prova e ci siamo riusciti. La macchina, preparata dal Hyundai Rally Team Friulmotor, è stata perfetta: per tutto il week end non abbiamo toccato una vite". Terzo Dimitri Tomasso su Skoda Fabia Evo con Matteo Turatti. Bilancio molto positivo per lui essendo salito sul podio, anche se non nasconde qualche rammarico. Questo il suo resoconto: "E' stata una gara molto dura. Abbiamo lottato per due giorni di fila con i vari set up dell'auto non trovando la giusta quadra. Sul finale abbiamo banchettato sulle disgrazie altrui. Però dalla nostra abbiamo avuto quella di non arrenderci mai e di riuscire ad adattare la macchina alle nostre esigenze". Tredicesimo Stefano Reputin con Iuri De Felice su Peugeot 106. "Prima volta su questa macchina – ha raccontato – non avevamo fatto test, siamo partiti direttamente dallo shake down. Comunque auto perfetta, team stupendo e complimenti al mio navigatore. La gara per noi è stata più che positiva. Una gara che, come al solito, è stata tosta e selettiva: già arrivare alla fine è una bella soddisfazione. Grazie e complimenti a tutta la MRC Sport e al suo presidente, Giacomo De Luca, sempre presente." Ventesima posizione per l'esperto Fabrizio Martinis, che era su una Renault Clio con la navigatrice Valentina Boi. "Abbiamo provato la nuova Clio – ha spiegato – una macchina divertente e performante. Chiaro che ci abbiamo messo un po' per capire tutti i dettagli e acquisire confidenza. In ogni caso abbiamo ottenuto la vittoria di gruppo e di classe Rally 5 N2. Un ringraziamento al preparatore Gima e al nostro presidente, Giacomo De Luca. Infine una nota sulla cornice: percorsi suggestivi e grande pubblico, come sempre. Un gran bel week end." Giusto alle sue spalle si è piazzato Alex Paveglio con Deana Cont su Peugeot 106. "Ero alla mia terza gara – ha spiegato – e credo di aver fatto un ottimo risultato, insperato, vincendo la mia classe, la A6. Complimenti alla mia navigatrice, a tutto il team, che mi ha dato una macchina performante, e alla scuderia". Alex Comisso e Michele Cussich, sempre su Peugeot 106, hanno chiuso al 40esimo posto. Lo stesso Comisso si è espresso così: "La gara è finita con un risultato molto amaro per noi, anche se siamo riusciti a toglierci qualche soddisfazione. Purtroppo abbiamo perso un podio che meritavamo perché abbiamo avuto qualche problema con la macchina nelle ultime due prove speciali".
La 42esima piazza è stata occupata da Andrea Valentini e Jessica Durat su Renault Clio. "Gara divertente – ha detto – eravamo in lizza per il terzo posto, poi abbiamo avuto un problema in trasferimento: si è svitato il leveraggio del cambio. In assistenza il problema è stato risolto, ma abbiamo perso 12 minuti, più un minuto e venti di penalità. A quel punto la situazione non era più recuperabile. E' stata la prima gara con quest'auto e devo dire che mano a mano che facevamo chilometri aumentavano sicurezza e confidenza".