La pilotessa di Nole Canavese, 63esima assoluta sul traguardo con Chiara Lavagno a fianco, porta al successo femminile nella gara della collina torinese la Peugeot 208 Rally4 di Ricky Miele per i colori di Alma Racing. Ma soprattutto ritrova il feeling con le prove speciali e il sorriso che la accompagna fino al palco arrivi. Foto Rolling Fast Photography
CASTIGLIONE TORINESE, 30 giugno – Finalmente un sorriso. "Finalmente una gara come dico io" precisa Monica Caramellino che sale sul palco dell'8° Rally di Castiglione Torinese, felice e rilassata come la sua navigatrice Chiara Lavagno. Le due ragazze portacolori di Alma Racing hanno concluso la gara della collina torinese in 63esima posizione assoluta, dominando la classifica femminile con la Peugeot 208 Rally4 di Riccardo Miele.
"Come sempre posso essere soddisfatta solo se ho dato il meglio di me stessa e sono stata capace di ottenere le prestazioni che mi aspettavo. Finalmente, dopo un tempo lunghissimo, questo è capitato al Castiglione Torinese di domenica scorsa".
In effetti da tempo il destino era stato avaro di soddisfazioni rallystiche per la Pink Lady di Nole Canavese; forse bisogna addirittura risalire a due anni fa, allo stesso Rally di Castiglione Torinese che aveva chiuso la stagione 2022. Seguito da un ritiro ad Alba lo scorso anno, un infortunio subito dopo che aveva tenuto Monica Caramellino lontana dalle speciali per lungo tempo. Prima di tornare in gara a inizio stagione e cominciare il percorso per riacquisire la brillantezza della rallista in prova speciale.
Tutto ciò è capitato domenica scorsa a Castiglione Torinese, rally che ha visto Monica Caramellino e Chiara Lavagno prendere immediatamente il passo giusto fin dalla prova di prima mattina, l'iniziale Lauriano, continuando a risalire la classifica anche nelle successive Sciolze e Pavarolo. "Dopo le prime tre prove non vedevo l'ora di uscire dal riordino e parco assistenza e tornare in prova speciale" racconta Monica Caramellino tanto era soddisfatta, che infatti ritocca significativamente il suo tempo sulla Lauriano-2 e sulla Pavarolo-2, mentre sulla Sciolze, seconda prova della tornata, si accontenta di limare appena 9/10. "Semplice spiegazione. Nel primo giro ho pennellato l'inversione di Sciolze alla perfezione, mentre nel secondo sono arrivata troppo carica e grintosa e non l'ho interpretata con correttezza, dovendo manovrare".
Dopo sei prove Monica Caramellino e Chiara Lavagno stanno viaggiando a centro classifica, ottima posizione considerando la loro vettura e il livello di una gara che presenta un elenco iscritti da paura (ben 23 Rally5/R2 e una WRC, solo per citare le top car) hanno vinto tutte le speciali al femminile e si preparano a chiudere nel migliore dei modi la loro cavalcata.
"Nei rally come nella vita non può funzionare sempre tutto alla perfezione" filosofeggia Monica Caramellino. "Un piccolo inghippo ci deve sempre essere, altrimenti che rally sarebbe". Così per far stare con il fiato sospeso l'equipaggio di Alma Racing, ci pensa il cambio della Peugeot 208. "Le vetture di Riccardo Miele sono curate a puntino, ma anche loro si permettono di fare le bizze, come succede nelle migliori famiglie". Da quel momento l'atmosfera nella macchina cambia un po', caricandosi della tensione dell'ignoto, mentre il cambio della macchina fatica a cambiare le marce.
"Alla fine ce l'abbiamo fatta e siamo riuscite anche a vincere la categoria femminile, nonostante questo problema che non ci permesso di fare l'en-plein di successi nelle prove speciali, come era nelle nostre possibilità" commenta Monica che prosegue. "La gara è stata per me molto positiva, facendomi risentire parte del mondo dei rally. Anche se è stata una giornata afosissima con temperature elevate, nonostante fossimo nella verde collina torinese, fisicamente mi sono sentita bene dall'inizio alla fine senza avere cali di forma".
Monica Caramellino conclude la sua disanima su questo ottavo Rally di Castiglione con una parola verso gli organizzatori. "Si sapeva benissimo che la classiche prove di Lauriano, Sciolze e Pavarolo sono bellissime, che instillano la voglia di guidare in chi sta al volante. È da segnalare la capacità di Mario Trolese e il suo staff di aver realizzato una gara molto compatta, senza tempi morti e senza lunghi trasferimenti che spesso provocano cali di concentrazione. Bravo Super Mario".