Il Rally di Piancavallo di MRC Sport
Ben 14 equipaggi della MRC Sport erano al via venerdì 1 e sabato 2 settembre della 36esima edizione del Rally Piancavallo, valido quest'anno come quinto round del Campionato Italiano rally Asfalto. Non poteva essere altrimenti, visto che la scuderia guidata da Giacomo De Luca, pur avendo oggi connotazioni sempre più internazionali, ha le sue radici in Friuli Venezia Giulia e il "Pianca" rappresenta, quindi, per molti piloti la "gara di casa". La manifestazione è cominciata giovedì 31 agosto con le ricognizioni autorizzate sul percorso e le verifiche dei concorrenti che sono proseguite nella mattinata di venerdì 1 settembre, quando in Piancavallo si è tenuto il test pregara (shakedown). Partenza ufficiale alle 17:50 di sabato 2 da piazza Duomo ad Aviano, arrivo alle 18:50 di sabato in piazza Italia a Maniago. Il percorso di questa edizione, tutto su asfalto come consuetudine, ha ricalcato i passaggi storici del Rally Piancavallo, con 7 prove speciali in tutto per 84,14 chilometri cronometrati. Primo della scuderia e quinto in classifica assoluta si è piazzato l'austriaco Simon Wagner, debuttante con i colori della MRC Sport, che guidava una Skoda Fabia Evo con Gerald Winter sul sedile di destra. Questo il suo commento: "E' andata abbastanza bene. In Italia si trovano superfici diverse che da noi, le gare sono piuttosto lente, con molte curve e molto grip. In Austria i fondi sono generalmente più veloci e scivolosi. Abbiamo quindi dovuto stravolgere il set up della macchina dopo lo shake down. Sono stato felice di ritornare sulla Evo, la gara è stata discreta, ma la prossima volta che tornerò a correre in Italia farò prima un bel test per settare al meglio la macchina". Decimo in classifica assoluta Dimitri Tomasso, anch'egli su una Skoda Fabia Evo con Thomas Sangaro alle note. Per lui un pizzico di delusione come si evince dalle sue considerazioni: "Non è stata la gara che ci aspettavamo. Abbiamo pagato lo scotto di una macchina nuova ed abbiamo passato tutta la gara cercando di sistemarla per il nostro stile di guida non trovando mai la strada giusta". Sedicesimo Alessandro Prosdocimo, che era con Marsha Zanet su Skoda Fabia Evo. Questo il suo racconto: "Doveva essere un Piancavallo senza alcuna aspettativa, se non quella di arrivare alla fine e divetirsi! La mia insostituibile navigatrice Marsha Zanet e la mia Skoda erano pronte! Sono arrivato 16imo ma sicuramente primo per il divertimento e sono stato appagato dal tifo da stadio che ho incontrato in Piancavallo in entrambi i passaggi. Emozioni che rimaranno indelebili! Un'edizione asciutta e con piloti molto forti che ha portato molto pubblico ovunque ed e' stato bellissimo. Io ho fatto una gara regolare senza nessuno spunto velocistico, ma traversi con l'auto ovunque fosse possibile. Conclusione: aspettative soddisfatte!" Ventunesimo posto per Fabio Piras e Haianes Bertasini, anch'essi a bordo di una Skoda Fabia Evo. "Questo rally per me è stato un test – ha spiegato il pilota sardo - dovevo riprendere confidenza con la macchina ma soprattutto capire quanto ancora devo lavorare per raggiungere il loro livello. Ringrazio Haianes per avermi rimesso in riga dove ho commesso degli errori così da capire dove migliorare".Trentesimo si è piazzato Alex Paveglio, che correva su una Peugeot 106 con Deana Decont. A seguire il suo resoconto: "Gara sofferta fin dalla prima prova il venerdì, in cui abbiamo avuto problemi con l'auto. Sabato abbiamo cercato di non pensarci troppo, ma a metà della prima prova abbiamo avuto di nuovo problemi, stavolta con i freni, e purtroppo abbiamo perso 50 secondi. Nella seconda prova del sabato abbiamo affrontato altri problemi, ma comunque siamo riusciti a strappare un buon tempo che ci ha fatto tornare a galla nella lotta per il podio. Sulla seconda ripetizione della prova Manazzons siamo restati senza interfono, ma tra gesti e urla siamo riusciti a portarla a termine. Risolti i problemi, abbiamo trovato un discreto feeling con l'auto, per noi nuova, e nelle ultime due prove abbiamo dato il meglio che potevamo, segnando tempi tutto sommato buoni. Ci tengo particolarmente a ringraziare i ragazzi degli equipaggi, che ci hanno aiutato a spingere nel momento del bisogno, i ragazzi del team, per la disponibilità e la professionalità, tutti gli amici che erano in prova, che ci hanno dato un sostegno psicologico e morale non indifferente, la scuderia, e infine la mia navigatrice che è stata bravissima come al solito. Complimenti a tutti gli equipaggi della nostra classe, perché sono andati davvero forte, specialmente ai primi classificati, che sono stati a dir poco superlativi. Alla fine concludiamo con un agognato, secondo posto di classe, che ci rende comunque orgogliosi". Richard Galiazzo, che era con Manuel Lazzer su Peugeot 208, ha chiuso al 33esimo posto. "Siamo veramente molto contenti – ha raccontato – eravamo in una classe molto combattuta con 15 piloti agguerriti e ci siamo piazzati settimi. Era la quarta gara su questa macchina e continuiamo ad accumulare esperienze preziose. Piancavallo si è rivelata una gara stupenda con prove molto veloci. Ringrazio come di consueto la scuderia, la mia famiglia e gli sponsor. Ora ci prepariamo per l'ultima gara di RC a Schio". Gianluigi Goddi era con Genny Moruzzi su Skoda Fabia e si è piazzato 39esimo in classifica assoluta. "La gara è iniziata un po' male – ha spiegato - partiti allo shake in ritardo per un problema abbiamo potuto fare solo un giro perché avevamo problemi di interfono; nella prima PS abbiamo rotto il semiasse in partenza e accumulato già molto ritardo. Il sabato poi, visto l'andamento con qualche errore mio, abbiamo deciso di puntare più a fare chilometri ed esperienza su questa vettura, che non a fare tempi perché la gara era ormai compromessa. Nel complesso bella esperienza". Alessandro Rossetto guidava una Wolkswagen Polo con Maurizio Lazzer alle note. Per lui un 46esimo posto nella assoluta. "Era la gara di casa per la nostra scuderia
e abbiamo fatto il massimo per poter ben figurare – ha raccontato - purtroppo la macchina già dallo shake aveva dei comportamenti anomali, poi in gara abbiamo, dovuto attivare il blocco dei differenziali, perché saliva di giri senza prendere velocità. Abbiamo condotto la gara fino alla fine per accumulare punti preziosi per il trofeo N5 che ci vede ancora in seconda posizione". Per lui anche un quarto posto di classe e un terzo nel Trofeo N5. Alle sue spalle Christian D'Agnolo, che era con Simone Crosilla su Skoda Fabia e che si è espresso così: "Gara molto difficile mentalmente dopo un anno fermo, gomme nuove e set up da zero. Il problema vero è stato, appunto, che mentalmente non ci sono, causa lavoro e casa, ma ho voluto essere al via come da programmi, dato che sono una persona di parola. Nonostante una gara anonima sul lato sportivo, dal punto di vista della guida devo dire che Simone Crosilla mi ha aiutato tantissimo, come giusto che sia per un navigatore di in certo calibro che sa indirizzarti dove c'é bisogno. Come ho detto sul palco, voglio solo dire grazie a Dolfo Srl, Mrc Sport e Bc Vision". Filippo Bravi era tra i più attesi a Piancavallo, visto il suo riconosciuto valore, ma qualcosa è andato storto. Per lui, che era a bordo della sua Hyundai i20 Rally2 con Enrico Bertoldi alle note, un 62esimo posto in classifica assoluta, frutto di una buona dose di sfortuna. "Diciamo che l'analisi va sdoppiata – ha detto - se guardiamo la prestazione non possiamo che essere contenti poiché abbiamo girato costantemente nei primi 5-6 posti molto vicini a professionisti e piloti che fanno europeo o che usavano le WRC. Quindi siamo consci che il nostro livello di velocità attualmente è molto alto e questo è anche merito di Hyundai Rally Team Friulmotor. Peccato che una foratura sulla piesse 3 ha compromesso il risultato finale relegandoci nelle retrovie e di fatto facendoci perdere l'occasione di vincere la Coppa di Zona, che a questo punto ci vede secondi e comunque qualificati alla finale del Lazio ad ottobre, dove ci giocheremo tutto". Andrea Valentini era con Jessica Durat su una Renault Clio. Per lui un 67esimo posto in classifica assoluta. "Gara veramente tosta – è la sua chiosa - Nello shakedown abbiamo pensato a fare divertire il pubblico. Prova in notturna molto bene. Nel primo passaggio sulle prove del sabato ho letteralmente dormito, mentre sul secondo, grazie anche a Jessica, ci siamo ripresi, abbiamo ripreso la confidenza e fatto segnare dei buoni tempi, che ci hanno permesso di agguantare il terzo posto di classe sull'ultima piesse. Il ringraziamento più grande va alla mia compagna di avventura, Jessica Durat, che mi ha spronato e fatto un lavoro eccelso alle note. Poi sicuramente a RB Motorsport per la bellissima macchina, l'assistenza e i consigli tecnici. Ringraziamo gli sponsor che ci supportano nelle nostre gare, con l'aiuto di MRC Sport. 77esimo posto per Claudio Vigna, che era a bordo di una Ford Fiesta con Anna Bulfon alle note: "Bella gara e bella esperienza – ha detto – ero fermo da molto tempo e questo bel rally mi è servito per togliermi parecchia ruggine di dosso. Bilancio positivo". Costretto a dare forfait Christian Secondin, che guidava una Citroen Saxo con al fianco Raffaele Meneano. Questo il suo racconto: "Purtroppo ci siamo ritirati per un problema ad un tubo idroguida, poi risolto in assistenza, ma a causa della complessità della sua sostituzione siamo andati fuori tempo massimo, quindi al primo riordino la direzione gara ci ha fermati. Pazienza perché stavamo prendendo confidenza con la macchina e ci stavamo divertendo. Sarà per la prossima!" Stefano Reputin, che era con Iuri De Felice su una Renault Clio W, non ha fortuna a Piancavallo: per la seconda volta è stato costretto al ritiro. "Siamo partiti con buone sensazioni durante lo shake down – ha raccontato – poi nella prima prova non sono andato benissimo, ho sbagliato delle staccate, anticipavo troppo. Nella Manazzons, pur guidando bene le abbiamo prese, mentre sulla Barcis è andata decisamente bene. Purtroppo tornando al parco assistenza dopo il primo giro di prove ci siamo accorti di un problema al cambio, che non siamo riusciti a risolvere e che ci ha costretti ad alzare bandiera bianca".