In Val d'Aveto un rally unico nel suo genere
Sale l'attesa per l'8° Rally Val d'Aveto in programma il 22-23 giugno
Cresce, in Val d'Aveto e nelle province circostanti, l'attesa per l'ottava edizione del Rally Val d'Aveto, gara nazionale che si disputerà il 22 e 23 giugno e che ruoterà attorno a Santo Stefano d'Aveto. Le iscrizioni sono aperte fino al 12 giugno ed i concorrenti dovranno inviarle con le modalità previste dal regolamento. La località ligure di villeggiatura montana per eccellenza, si prepara a vestirsi a festa, come è ormai consuetudine dal 2003, quando fu organizzata la prima Ronde. L'idea nacque da un gruppo di appassionati locali, che insieme alla Lanternarally diedero vita ad un sodalizio che prosegue da oltre vent'anni e che ha contribuito a scrivere pagine importanti del rallysmo sia ligure che nazionale. La Ronde della Val d'Aveto, a parte un periodo di stop dal 2008 al 2011, divenne un appuntamento imperdibile per i rallysti del Nord Italia, con frequenti ospitate straniere e dal 2017 divenne Rally Val d'Aveto, affiancando il Rally della Lanterna, che in quel periodo aveva lasciato la sede del capoluogo ligure.
Molti piloti eccellenti figurano nell'albo d'oro delle due manifestazioni, ad iniziare da Fabrizio Tabaton, vincitore delle prime tre edizioni della Ronde; solo il veneto Marco Signor ha eguagliato l'ex parton del Team Grofone. Troviamo poi Leoni, Virag, Mezzogori, Bossalini e Ferrarotti, ricordati dal pubblico per il grande spettacolo offerto ai tempi delle WRC 2 litri. Le edizioni avetane del "Lanterna" invece hanno visto sia Gino che Scattolon affermarsi due volte; il pilota cuneese in realtà vanta anche il successo nella particolare classifica riservata alle WRC+ conquistato nel 2023 con la Citroen C3, mentre la vittoria nella gara valida per la Coppa Rally di Zona andò allo spezzino Claudio Arzà.
Il Rally Val d'Aveto ha sempre richiamato equipaggi dalle vicine provincie di Piacenza e Parma, ma anche dalla Toscana e da altre zone d'Italia; la chiave del successo è sempre stata nel mix tra il clima di festa, l'accoglienza e la possibilità di unire alla gara qualche giorno di vacanza in una località rilassante ed immersa nella natura. Il tutto, ovviamente, senza tralasciare gli aspetti tecnici e sportivi; un percorso articolato su strade che hanno fatto la storia del rallysmo (sulla PS Monte Penna è transitato anche il Rallye Sanremo valido per il Campionato del Mondo) ed un format molto compatto, con trasferimenti brevi hanno da sempre contribuito al successo della manifestazione. Immancabile anche l'abbraccio del pubblico, che ogni anno saluta le auto durante la sfilata nella contrada storica di Santo Stefano prima della partenza.