Tanta preparazione, tante emozioni e tante soddisfazioni, è stata sicuramente la migliore delle dodici edizioni del Rally Nova Gorica per la Scuderia Gorizia Corse in quella che per motivi geografici è sempre stata considerata la gara di casa e quest'anno per la prima volta è addirittura sconfinata in Italia passando proprio per Gorizia. L'avviata collaborazione tra l'organizzatore Avto Moto Drustvo Gorica e la Scuderia Gorizia Corse ha presentato il progetto del rally transfrontaliero alle rispettive federazioni nazionali AS SLO e Aci Sport che per il 2024 hanno approvato il primo passo con un percorso di trasferimento attraverso i comuni di Gorizia e San Floriano del Collio (che hanno dato i nullaosta) mentre per l'anno prossimo è allo studio lo svolgimento di una prova speciale in Italia in occasione di GO! 2025 Nova Gorica-Gorizia capitale europea della cultura. La gara ha mantenuto le validità per l'European Rally Trophy, la Mitropa Rally Cup, la Central European Zone Historic e per il campionato nazionale sloveno richiamando così 91 equipaggi di 12 nazioni di cui 13 italiani. Per tutti 13 prove speciali asfaltate per 149 chilometri cronometrati su 457 totali, iniziando dalla consueta prova spettacolo in centro a Nova Gorica venerdì 27 settembre per proseguire sabato 28 col transito in Italia e le prove di Korada, Morsko e Banjsice ripetute due volte mentre domenica 29 le prove di Rocinj, Ravnica e Rence ripetute due volte. Il primato tra gli italiani è stato fin da subito un duello "biancoazzurro" tra gli equipaggi Federico Laurencich-Alberto Mlakar su Peugeot 106 "kit" e Cristian Terpin-Lorenzo Lamanda su Renault Clio che hanno dato battaglia nelle rispettive classi e dopo il primo giorno di gara erano tra i migliori 25 assoluti nonostante i primi non avessero fatto una scelta azzeccata di gomme mentre i secondi hanno avuto dei problemi elettrici. Fabio Grendene e Andrea Rivis hanno dovuto fare una gara conservativa causa l'installazione provvisoria di un motore di scorta di serie sulla Opel Astra,l'obiettivo Mitropa necessitava l'arrivo al traguardo. Alberto Grassi è tornato al volante dopo 15 anni guidando per la prima volta volta la moderna ed impegnativa Peugeot 208 Rally4 di Baldon Rally, affiancato dall'esperto Michele Ceretti, ha progredito gradualmente la conoscenza della vettura, seguendo le indicazioni del team, e il percorso migliorando sensibilmente i rilievi cronometrici nella ripetizione delle prove. Nessuno ha disputato l'ultima prova del sabato per un improvviso acquazzone con grandine dopo una splendida giornata di sole, mentre la domenica il bel tempo ha prevalso. Domenica perfetta per prestazioni e tattica per Laurencich-Mlakar che hanno segnato il primato di Classe 7 e di Mitropa Club in cinque delle sei prove disputate, all'ennesimo traguardo di questa lunga stagione sono giunti al 20° posto assoluto, 1°tra gli italiani, 1°di Mitropa Club e 3° di Classe 7. Col quinto risultato utile su sei partecipazioni alla serie Mitropa Federico Laurencich ha vinto la classifica Mitropa Rally Club Championship 2wd (oltre a giungere secondo assoluto) mentre Alberto Mlakar ha vinto la classifica navigatori. Grendene-Rivis hanno mantenuto il passo e hanno concluso al 35° posto assoluto, 2°tra gli italiani, 3°Mitropa Club e 4° Classe 7:anche per loro il quinto risultato utile su sei gare pertanto Grendene è giunto secondo nella Mitropa Rally Club Championship 2wd (e terzo assoluto) mentre Rivis è giunto secondo tra i navigatori, risultati che verranno sanciti alle premiazioni del campionato in Germania a metà novembre. Giornata da ricordare anche per Grassi-Ceretti che presa confidenza con l'auto si sono molto divertiti, in particolare sulla veloce prova di Rence, e dopo quattro impegnativi giorni tra ricognizioni, shakedown e tante prove speciali senza alcun errore hanno raggiunto il traguardo della gara molto soddisfatti al 41° posto assoluto, 4°tra gli italiani e 17° nella affollata e competitiva Classe RC4. Terpin-Lamanda fino alla undicesima prova speciale, nonostante altri problemi elettrici, erano meritatamente al 25° posto assoluto, 2°tra gli italiani e 1° di Classe 10 ma nella penultima ha ceduto un semiasse e un amarissimo ritiro ha concluso la gara che è stata affrontata con una vettura assemblata dopo molto lavoro e frutto di un "mix"delle Clio di Marco Comar per il telaio e il motore e di Terpin per il cambio e la trasmissione.