Marchiol a cuore aperto, un Piancavallo complicato
Problemi in gara e a casa per il driver di Carnia Pistons che si è guadagnato la finale nazionale di Coppa Italia, ma ora dovrà trovare budget per il Lazio
Ampezzo (UD), 3 settembre 2024_ L'agognato traguardo è stato raggiunto e quindi il bilancio post Piancavallo di Marco Marchiol e Veronica Modolo può dirsi positivo.
"Il nostro obiettivo da inizio stagione era la conquista della Coppa di Zona in Classe Super 1600 e l'accesso alla finale nazionale di Coppa Italia. Il ritiro a Scorzé ci ha scombinato i piani, ma la piazza d'onore ottenuta a Maniago ha rimesso le cose a posto".
Gara non facile per una somma di motivi.
"Quando si dice che è più facile andare forte che gestire, è tutto vero. L'imperativo di dover assolutamente arrivare in fondo ti condiziona e fa diventare durissimo il volante".
Entriamo nel dettaglio.
"Siamo partiti tranquilli su "Navarons", non aveva senso forzare all'inizio. Poi la "Barcis-Piancavallo" dove sapevo che le avrei prese perché per qualche motivo ancestrale quella prova lì non la digerisco, sono vent'anni che la faccio e va così, dai muraglioni in poi soffro e ormai non credo di poter cambiare l'approccio, ciò un'età anch'io".
Però nella prova spettacolo a Piancavallo siete passati davanti.
"Sai tu perché? Comunque sì, la notturna è andata decisamente bene, abbiamo recuperato, siamo passati in testa e ci siamo pure divertiti".
Il sabato del villaggio, l'attesa della festa.
"Sulla prima di "Pielungo" ho sbagliato io l'assetto, un pelino troppo bassa dietro e invece l'auto era da alzare. Poi a "Forcella di Meduno" siamo stati tra quei 30 che hanno forato e perso un sacco di tempo".
Comprensibile arrabbiatura. Da lì in poi?
"Avendo quasi un minuto sul groppone non aveva più senso rischiare, però non ci siamo plafonati in terza posizione. Ho pensato di recuperare almeno la piazza d'onore e una volta riusciti nell'intento abbiamo tirato i remi in barca".
Però le ultime due prove sono state una sofferenza.
"Guidare di conserva è complicato, ribadisco. La macchina doveva finire indenne perché deve affrontare la finale del campionato francese e noi l'abbiamo riconsegnata integra a Motul Tech, che sempre ringrazio per il magnifico supporto".
Ora si traccia una linea.
"Abbiamo conquistato la finale di Coppa Italia,, vinto la Coppa di Zona 5 nella nostra Classe anche se non con un punteggio rilevante, molto più semplicemente perché il nostro avversario non ha fatto le 3 gare obbligatorie. Però siamo contenti per Motul Tech, Carnia Piston e Matteo Bearzi, c'è un trofeo da festeggiare e bisogna guardare avanti. Speriamo di trovare il budget per andare a correre in Lazio".
Diciamo qualcosa sulla situazione di Gianni.
"Papà è persona molto nota nell'ambito sportivo automobilistico, si sa che non sta bene e stiamo affrontando in famiglia quello che capita a tantissime altre persone. Non è facile correre con il magone e il pensiero che ti chiamino da casa, però facciamo il nostro. Le corse sono nel dna dei Marchiol e sento di avere ancora molti obiettivi da raggiungere".