Il presidente di Club 91 Squadra Corse firma il bis a podio tra le regine del passato, anche buon quinto assoluto, mentre Ferrara, primo di classe, soffre al debutto.
Rubano (PD), 06 Settembre 2023 – Il giro di vite sulla regolarità sport sta spingendo sempre di più i portacolori di Club 91 Squadra Corse ad andare alla ricerca di nuovi orizzonti ed infatti il recente Rally Storico Piancavallo ha visto presentarsi ai nastri di partenza due alfieri.
Reduce da un primo approccio più che positivo al Campagnolo, debutto con podio, Daniele Martinello sembra averci preso gusto e, in coppia con l'esperta Silvia Mosena sulla Fiat Ritmo 130 Abarth gruppo A, il presidente del sodalizio con base a Rubano si è ripetuto, andando a piazzare la sua trazione anteriore torinese al quinto posto della classifica assoluta.
Ad arricchire ulteriormente il bottino della trasferta friulana, per il patron della compagine patavina, il quarto nella generale di quarto raggruppamento ed il secondo in classe A-J2/2000.
"Era il mio debutto su una piazza storica come è quella del Piancavallo" – racconta Martinello (presidente Club 91 Squadra Corse) – "e mi sono presentato al via con una navigatrice eccellente. Siamo partiti con un distacco eccessivo sulla spettacolo del Venerdì sera, recuperando al Sabato con prestazioni che si sono alternate tra il mediocre ed il discreto. L'auto non ha avuto nessun tipo di problema ed è stata molto apprezzata dal pubblico, oltre che da qualche pilota del moderno. Il percorso si è rivelato molto bello, tanti cambi di ritmo, ma non avevo la confidenza necessaria per forzare l'andatura. Credo che la nostra vettura necessiti di un rialzo del propulsore perchè, sulla prova di Barcis, si è fatta sentire la carenza di cavalleria. Non posso dirmi soddisfatto di questa prestazione perchè, quando abbiamo spinto, non siamo riusciti ad avvicinarci ai nostri rivali. Grazie a Silvia, per la sua professionalità e per tutto quanto ha fatto per me, senza dimenticare Valentino Vettore e Silvano Amati per l'assistenza."
Seguendo le orme del capo branco a muovere i primi passi in un rally ci ha pensato un altro esperto della regolarità sport, Alberto Ferrara, che è sceso in campo con la sua consueta Opel Kadett GT/E, affiancato per l'occasione da Matteo Barbiero alle note.
Il pilota di Padova, abbandonati i pressostati, si è dovuto scontrare non solo con le nuove dinamiche di un rally storico ma ha anche sudato le proverbiali sette camice.
Vari problemi di natura tecnica non lo hanno distolto dal desiderio di arrivare fino in fondo, collezionando un comunque positivo settimo posto assoluto, secondo in terzo raggruppamento e primo, in solitaria, in classe 2/2000, rimandando il riscatto alle prossime apparizioni.