Il pilota di Adria si conferma protagonista in Sardegna, anche secondo di raggruppamento ed al comando della classe fino al ritiro, per noie tecniche, sul finale.
Adria (RO), 17 Aprile 2023 – Il Rally Costa Smeralda Storico ha confermato, ancora una volta, un matrimonio più che solido tra Matteo Luise e le speciali sarde, nonostante l'epilogo amaro.
Il pilota di Adria, consapevole di giocarsi un importante opportunità nella rincorsa al titolo nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche, partiva forte già dal primo crono del Sabato, sempre affiancato da Melissa Ferro sulla Fiat Ritmo 130 gruppo A seguita da Silvano Amati e Valentino Vettore, firmando il quarto tempo assoluto, il terzo di quarto raggruppamento ed il primo tra le duemila gruppo A sulla "San Pasquale", perdendo poi terreno sulla successiva "Aglientu".
"Abbiamo iniziato abbastanza bene" – racconta Luise – "ma sulla prima Aglientu, dopo poco più di un chilometro dal via, su una sinistra tre ci siamo girati, senza riportare particolari danni. Probabilmente le gomme non erano del tutto in temperatura e, in questo frangente, abbiamo perso quasi mezzo minuto dal treno di testa. Può capitare ma non era di certo un problema."
Ritornati a "San Pasquale" il portacolori del Team Bassano si confermava terza forza in campo, salendo sul gradino del podio provvisorio anche sull'ultimo impegno della giornata.
Al termine della prima tappa il polesano era terzo assoluto, secondo di raggruppamento e mattatore della classe, come di consueto, con quasi quattro minuti sul primo inseguitore.
"Sulla seconda Aglientu siamo stati fermi una mezz'ora al via" – sottolinea Luise – "ed essendo che era scesa un po' di pioggia abbiamo cercato di gestire il passo, senza prenderci rischi. Detto questo eravamo più che soddisfatti di come si era conclusa la prima giornata di gara."
Nel corso della notte la pioggia contribuiva a rendere l'asfalto particolarmente insidioso, in vista della frazione domenicale, con un Luise che si trovava a combattere contro l'assenza di una mescola adatta alla sua trazione anteriore, obbligato quindi a giocare una partita in difesa.
Dato il cospicuo margine a tutela del podio l'adriese alzava leggermente il ritmo, consapevole di poter gestire una terza piazza che sarebbe valsa molto in ottica di campionato.
Sulla seconda tornata a "Lo Sfossato", penultimo tratto cronometrato previsto, il cambio decideva di abbandonarlo, costringendolo allo stop a pochi chilometri dal traguardo.
"Durante la notte aveva piovuto molto" – conclude Luise – "ed i nostri avversari sono partiti tutti con le sette, una mescola che non abbiamo a disposizione sulla nostra Ritmo. Dietro non riuscivamo a scaldare le gomme ma eravamo terzi, con un buon margine sulla concorrenza. Sulle ultime due il fondo ha iniziato ad asciugarsi quindi siamo tornati a macinare un buon passo. Dopo due chilometri della penultima speciale il cambio ci ha lasciato a piedi. Essendo che la prova era in discesa siamo arrivati fino alla fine, con la folle, ma non abbiamo potuto fare altro che ritirarci. È davvero un duro colpo per noi perchè, pur essendo lungo il campionato, contavamo tanto su un buon risultato qui. Buttare via un terzo assoluto così fa molto male."