Rally Adriatico: Non sono arrivati Pavlidis-Harryman
Dopo le loro due apparizioni di successo in Italia nel Rally Val d'Orcia e nel Rally di San Marino, Nikos Pavlidis-Allan Harryman hanno abbandonato presto la loro corsa nel Rally Adriatico, terzo round del Campionato Italiano Rally Terra. Il duo Step Racing alla guida di una Skoda Fabia Rally2 Evo dell'italiana H-Sport è uscito di strada nella seconda speciale e ha perso l'occasione di conquistare un posto sul podio nella categoria Senior.
"Abbiamo partecipato per la prima volta al Rally Adriatico. La qualità dei percorsi speciali sterrati della gara è stata eccellente con le migliori condizioni possibili del manto stradale, cosa che ci è piaciuta molto. Purtroppo non ne siamo rimasti contenti, perché quasi 200 metri prima della fine della seconda prova siamo usciti di strada. In una veloce curva a destra abbiamo urtato uno sterrato paludoso e di conseguenza siamo scivolati lungo un terrapieno e abbiamo ribaltato la Skoda Fabia Rally2 Evo", ha detto il pilota e ha continuato: "L'auto sia nello shakedown di sabato mattina che nella gara di domenica era molto scivolosa, di conseguenza abbiamo fatto fatica a rimanere sulla strada, senza spingere davvero troppo. Le alte temperature hanno condizionato le nostre gomme e reso difficile il nostro lavoro"
Per quanto riguarda i suoi programmi futuri, Nikos Pavlidis ha dichiarato: "Forse abbiamo perso punti preziosi per la categoria Seniores in Adriatico, ma non ci arrendiamo e stiamo già pensando al Rally dei Nuraghi e del Vermentino che si correrà tra due mesi in Sardegna. La federazione italiana ha apprezzato la nostra presenza in tutte le gare di campionato e ha deciso di darci il diritto di raccogliere punti per il campionato Over55 nonostante il resto degli equipaggi stranieri non abbia questa possibilità"
Lo sforzo dell'equipaggio Step Racing nel Campionato Italiano Rally Terra è supportato da Corfos Hotel Mykonos, Step Logomats e Drive Rent a Car.
Con la sua partecipazione Step Racing vuole diffondere il lavoro della Fondazione Giancarlo Ligabue.
La Fondazione Giancarlo Ligabue è stata costituita nel 2016 per dare continuità al Centro Studi e Ricerche Ligabue - fondato da Giancarlo Ligabue nel 1973 - che ha promosso e organizzato 130 spedizioni in tutti i continenti con la collaborazione di scienziati delle principali Università e Centri di Ricerca mondiali. Le scoperte fatte nei quarant'anni di attività sono ormai parte della storia della paleontologia, dell'archeologia e dell'etnologia.
A fronte del patrimonio di inestimabile valore ereditato e ispirata dalla passione di Giancarlo (scomparso nel Gennaio 2015), la Fondazione ha deciso di proseguire l'attività del CSRL con un rinnovato sistema organizzativo e nuove iniziative culturali. La Fondazione Giancarlo Ligabue ha tra i suoi scopi, infatti, quello di favorire lo svolgimento di attività di promozione e divulgazione culturale e di ricerca anche attraverso manifestazioni aperte al pubblico, mostre a tema, conferenze, pubblicazioni, consulenze scientifiche, restauri ed attività filantropiche, sia in Italia che all'estero.
Un cammino che continua, una storia che aggiunge un nuovo motto all'avventura intellettuale che da Venezia si è estesa per decenni in tutti i continenti: "Conoscere e far conoscere".