Roberto Gobbin scala la pedana finale al Valli Ossolane
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Traguardo sofferto per il pilota pinerolese, affiancato in questa occasione dal navigatore astigiano Marco Amerio, che interrompe la serie negativa di tre ritiri consecutivi finendo 46° assoluto, primo di Classe RGT e di Raggruppamento del Michelin Trofeo Italia. Soprattutto cresce la confidenza con gli pneumatici Michelin calzati sulla 124 Abarth Rally curata da EVO Motorsport di Monforte d'Alba del portacolori di Meteco Corse che si rilancia nella serie indetta dalla Casa di Clermont Ferrand. La stagione 2023 di Roberto Gobbin è supportata dalla concessionaria Targa Auto di PineroloMALESCO (VB), 11 giugno – "Finalmente la serie negativa si è interrotta" afferma Roberto Gobbin con un sospiro di sollievo domenica pomeriggio, 11 giugno, appena superata la pedana di arrivo del 59° Rally Valli Ossolane: "Ma che fatica e che tensione".
Dopo tre ritiri consecutivi, il pilota pinerolese ha affrontato la gara nell'alto Piemonte con tutte le tensioni e le paure possibili e immaginabili. Affiancato per la prima volta dell'esperto navigatore astigiano Marco Amerio, Roberto Gobbin ha cominciato il rally ossolano con una disavventura che sembrava presagire una nuova delusione. Sabato pomeriggio la gara è partita con la DomoBianca, una prova in salita molto veloce di 9,70 km su strada larga che praticamente era una cronoscalata e Gobbin-Amerio chiudono la prova con un tempo altissimo, 86esimi assoluti, staccati di 1'34" dal più veloce in gara. Una prestazione non in linea con le potenzialità dell'equipaggio portacolori di Meteco Corse. "Fin dai primi metri la mia 124 Abarth Rally non stava in strada, scodando e non inserendosi perfettamente nelle curve" rimarca Gobbin che dopo un paio di chilometri esce di traiettoria e tocca duramente con il posteriore un rail. "Sulle prime ho pensato che la gara fosse finita lì. La 124 si era pure spenta e abbiamo perso tempo a riprendere. Fortunatamente, subito dopo la ripartenza, ho capito che non erano state danneggiate le ruote, ma solo il paraurti, e potevo raggiungere il fine prova senza altri problemi".
Domenica mattina il rally presenta il doppio trittico delle speciali di Crodo, Montecrestese e Cannobina. Subito Gobbin-Amerio cominciano a risalire la classifica con la loro 124 Abarth Rally curata da EVO Motorsport di Monforte d'Alba, finendo la prima tornata di prove in 65esima posizione assoluta. "Siamo partiti temendo che il fondo fosse umido, perciò con quattro pneumatici da bagnato che si sono mal adattati alla situazione, ma almeno siamo rimasti in gara". Per il passaggio sulle speciali del pomeriggio, con ancora possibilità di umido, Roberto Gobbin fa la scelta di ospitare nel baule due pneumatici da asciutto che monta prima della classica Cannobina finale indurendo anche l'assetto. Ottiene così la sua miglior prestazione di giornata con il 39° tempo assoluto, non lontano da quelle che sono le sue teoriche possibilità. "Con due gomme da asciutto al posteriore e l'assetto indurito la 124 Abarth si è comportata perfettamente e siamo riusciti a risalire la classifica grazie a una buona prestazione".
Sulla pedana di Malesco, Roberto Gobbin e Marco Amerio transitano in 46esima posizione assoluta, facendo loro la Classe RGT e il Secondo Raggruppamento del Michelin Trofeo Italia. "È stato un rally durissimo, per la tensione vissuta dall'inizio alla fine e la continua paura che qualcosa non funzionasse. Per questo motivo mi sono divertito molto meno rispetto agli altri rally, riuscendo a godermi il rally solo nell'ultima Cannobina, quando la 124 Abarth rispondeva come volevo io. Inoltre nella toccata di sabato pomeriggio ho rimediato una botta alle costole che mi ha disturbato per tutto l'arco della gara. Alla fine sono soddisfatto non tanto del risultato, penso che avrei potuto chiudere una decina di posizioni più in alto, ma dei passi avanti fatti nella conoscenza degli pneumatici Michelin, che ho iniziato a usare a inizio di questa stagione. Sul bagnato siamo già in confidenza e nello Shake Down di sabato mattina ho ottenuto un'ottima prestazione, mentre dobbiamo ancora lavorare sull'asciutto. Quando ci siamo fidati, nella Cannobina finale, montando due posteriori da asciutto e indurendo l'assetto, abbiamo ottenuto un significativo miglioramento che ci farà da scuola per le prossime gare" conclude Roberto Gobbin, tornato finalmente ottimista.