Il nuovo sistema tracking GPS
Quest'anno nei rally italiani cambia il sistema tracker GPS, con il subentro di una nuova ditta, la Be Traced. Anche sul sito del Rally del Ciocco trovate il manuale d'uso del nuovo tracker da installare sulla vettura (cliccate qui per visionare il manuale). Le novità sono tante e Gianluca Nataloni ha incontrato Luca Zigliani, CEO di Be Traced, con il quale si è chiacchierato proprio di questo nuovo sistema di tracking, indispensabile alla Direzione Gara per gestire la sicurezza della gara e di come vengono monitorati i concorrenti a tal fine.
Innanzitutto, come nasce il progetto, l’idea dietro a questa novità?
Noi abbiamo un’esperienza di oltre un lustro con la regolarità. La soluzione che abbiamo portato all’attenzione di ACI con il bando è nata ed è stata sviluppata sulle specifiche FIA internazionali. Abbiamo realizzato questa soluzione con un display che consente di fare vedere le informazioni in tempo reale all’equipaggio ed aggiunge funzioni di sicurezza per quanto riguarda il monitoraggio e l’invio delle segnalazioni di SOS e di incidente durante la prova speciale.
Questo monitor interattivo permette anche nuove funzionalità come la virtual chicane e la slow zone.
Sono due funzioni che sono state inserite; nella slow zone l’equipaggio deve mantenere una velocità massima pari a quella impostata dall’organizzazione, mentre la virtual chicane impone di toccare una velocità target per poi ripartire, quindi è come se fosse una chicane con le rotoballe sulla strada.
Come avvengono i rilevamenti?
Vengono fatti tutti tramite GPS, nella fattispecie del Rally vengono fatti dieci rilevamenti al secondo, quindi a 10 hertz, sia di velocità nelle slow zone e virtual chicane che su tutta la prova speciale. Nei monitor in direzione gara oltre alle consuete luci che variano a seconda dello stato della vettura ci sono altre componenti (cartellonistica, postazioni degli UG…) aggiuntive.
Quanto lavoro c’è dietro questa “realtà aumentata” per facilitare il lavoro degli operatori nel quartier generale del Rally?
Da parte nostra, gli aspetti di sviluppo sono due: sviluppo del dispositivo, ovvero delle interfacce e della logica a bordo della vettura, e poi tutta la parte di Data Centre, che continua ad acquisire informazioni dai dispositivi in campo, e l’elaborazione dati e presentazione attraverso pagine web. Il tutto è web-based, quindi raggiungibile da qualsiasi computer, e la nostra particolarità è quella di personalizzare sia le interfacce lato macchina sia lato web a seconda delle funzioni che ci vengono richieste. Questo è stato lo sviluppo che abbiamo fatto in questi cinque anni, e che ci ha portato a lavorare nel mondo dei rally.
A livello di feedback, avete parlato già con un po’ di equipaggi, organizzatori, direzione gara. Cosa vi dicono, cosa vi chiedono?
Le aspettative sono ovviamente altissime. Abbiamo inserito questa soluzione che ha stupito molti. Dal punto di vista del campo gara qui al Tuscany è la seconda applicazione. Al Val Merula si sono trovati tutti molto bene. Qui abbiamo aggiunto nell’interfaccia la parte relativa alla virtual chicane che è una novità e il feedback è estremamente positivo perché i concorrenti hanno un riferimento costante sulla propria velocità e su quando poi possono ripartire all’interno della virtual chicane stessa. Quindi per ora è tutto positivo.
Come vengono selezionate/definite le Virtual Chicane e Slow Zone?
Noi forniamo la tecnologia, sono l’organizzazione e la direzione gara che ci comunicano i punti di virtual chicane o slow zone che noi dobbiamo applicare al sistema. Non decidiamo noi ma ci limitiamo ad applicare le zone nei punti in cui ci vengono richieste.