Emanuele Inglesi descrive le due prove speciali
Disquisire di rally con Emanuele Inglesi, il cervello del tracciato di Roma Capitale e ora anche dell'Union Rally, è sempre molto piacevole, vista la sua enorme passione e competenza. Ci siamo fatti descrivere nel dettaglio, le due prove speciali che caratterizzano l'Union Rally Event 2024. Ecco la presentazione di Emanuele Inglesi:
Descrizione della prova speciale di Sperlonga
La prova speciale di Sperlonga è una classica, spesso definita la "Magliana" del Rally Ronde di Sperlonga. Negli anni scorsi, il tracciato misurava circa 9,9 km, ma quest'anno è stato accorciato a 7,3 km.
Il percorso parte dal lungomare di Sperlonga, lungo la spiaggia più estesa della zona, con il mare sulla sinistra. Subito dopo lo start, ci si trova in un toboga: una stradina stretta con asfalto ruvido e un grip eccellente. I primi tratti sono caratterizzati da un tornante sinistro seguito da un tornante destro in salita, entrambi punti molto spettacolari per il pubblico.
Proseguendo, si arriva a un'inversione sinistra, anch'essa spettacolare, seguita da un breve allungo che conduce a un'inversione destra. Dopo questa, si entra in un vero toboga situato in un'area di parcheggio: il percorso si snoda con inversioni e curve strette fino a uscire nuovamente sulla strada provinciale Itri-Sperlonga.
A questo punto, la conformazione del tracciato cambia radicalmente: la strada diventa veloce, con curve in sequenza che si susseguono fluide, senza rallentamenti eccessivi. È fondamentale mantenere la traiettoria ideale per sfruttare al meglio le caratteristiche del percorso. Il grip dell'asfalto varia notevolmente lungo questa parte del tracciato, aggiungendo un'ulteriore sfida per i piloti.
Descrizione della prova speciale di Pico
La prova speciale di Pico presenta una novità significativa: per metà è inedita, mentre l'altra metà riprende un tratto storico utilizzato per oltre 46 anni, famoso per il passaggio attraverso Terrazza di Pico. La parte iniziale, invece, è completamente nuova, fino al tratto che conduce alla piazza del paese. Non si tratta della classica prova utilizzata anche nel Rally di Roma, ma di un percorso rinnovato.
La partenza avviene su una strada regionale molto veloce, caratterizzata da curve in sequenza. Nonostante la velocità, il grip dell'asfalto è variabile e in alcuni tratti può risultare scivoloso. Dopo circa 2,8 km, si svolta a destra per immettersi in una stradina in discesa. L'ingresso in questa strada è molto particolare: sembra quasi che la strada finisca, con un gradino che dà l'impressione di perdere il contatto con il terreno. Questo passaggio è sicuramente uno dei più spettacolari della prova.
La stradina è stretta e disegna un percorso a forma di "U" per circa 2 km, prima di rientrare sulla strada regionale 82. Qui si trova un incrocio a 90° verso destra, anch'esso molto scenografico, che segna l'inizio di un altro tratto spettacolare.
Proseguendo, si entra nel paese di Pico, arrivando a circa 200 metri dalla piazza. In questa sezione si affronta un'inversione sinistra secca che immette in un parcheggio. Questo parcheggio, caratterizzato da un tracciato naturale, ospita una sequenza di curve tecniche: una destra a 90° tondeggiante, un allungo, un tornante, e una S spettacolare che funge da chicane.
Dopo l’uscita dal parcheggio, ci si immette nuovamente in una stradina con grip variabile. Qui il tracciato cambia ancora, con un’inversione sinistra che porta direttamente in piazza. Da questo punto in avanti, il percorso riprende il tratto storico della prova speciale.
In totale, circa 5,5 km del percorso sono completamente nuovi e inediti. Questo rende la prova di Pico particolarmente interessante e promette grande divertimento sia per i piloti che per il pubblico.
Un'ultima cosa: in prossimità dello stop della prova, dove c'è la chiusura strada, c'è una strada carrabile che porta in un punto panoramico sulla prova speciale, ideale sia per i fotografici che per gli spettatori.