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Intervista a Leo La Rocca - Organizzatore Ronde di Sperlonga

logo rally 300x166Siamo con Leo La Rocca, l’organizzatore della Ronde di Sperlonga, che da quest’anno si è fusa con il Rally di Pico. Innanzitutto, come vivi questa nuova unione per il territorio?
Beh, innanzitutto sono entusiasta! Questo progetto è stato possibile grazie alla collaborazione con professionisti come Max Rendina, che rappresentano un vero valore aggiunto. Noi siamo sempre stati legati all’emozione e alla passione: abbiamo organizzato il rally per questo motivo, per amore di ciò che facciamo. Però, quando arriva il momento di fare il salto di qualità, bisogna lavorare con i professionisti, adeguarsi e seguire le loro indicazioni. Io non sono felice, sono più che felice, perché è la strada giusta.

Soddisfatto del tracciato? Questa era una prova un po’ tipica, no?
Sì, assolutamente! Questo è un tracciato che conosco molto bene, lo facevo già come pilota quasi quarant’anni fa. È un percorso storico, arricchito dalla combinazione di tratti mare-montagna, davvero unico. Inoltre, il tracciato riprende anche parti del vecchio Rally di Pico degli anni ’80. Oggi è molto più sicuro rispetto ai tempi passati: negli ultimi trent’anni è stato rifatto completamente, sia come asfalto sia per quanto riguarda le misure di sicurezza. Ora possiamo dire che si corre in condizioni ideali, molto diverse dai tempi in cui correvamo noi.

Un’ultima domanda. Oggi il meteo non rende giustizia a questa splendida località. Come risponde il bacino d’utenza degli appassionati di questa zona?
Gli appassionati rispondono sempre bene. Qui il territorio è unico e Dio ci ha sempre fatto la grazia del bel tempo. Oggi piove, ma siamo fiduciosi che domani e dopodomani ci sarà il sole! È una zona che ha il suo fascino anche con la pioggia: il carisma e l’atmosfera rimangono intatti. Per chi arriva dall’estero e sceglie di partecipare a questo rally, significa che c’è qualcosa di speciale, una forte attrazione. Siamo felicissimi anche per questo, perché eventi come questi aiutano a destagionalizzare il turismo e a valorizzare il luogo.