Obiettivo raggiunto con vittoria di Classe Rally 3, oltre alla 17esima piazza assoluta e ulteriore avvicinamento alla finale di CRZ. Diversamente, però, a quanto i portacolori di Meteco Corse avevano annunciato prima del rally, hanno adottato una condotta di gara esaltante e spettacolare, smentendo fin dai primi metri quella impostazione tattica e attenta che si erano ripromessi prima delle verifiche. E, ciliegina sulla torta, la presenza di Yari, il figlio di Bobo Benazzo nel tornante di Costigliole, esalta ancor di più il pilota di Acqui Terme e il navigatore di Asti
SAN DAMIANO D'ASTI (AT), 1 giugno – "La colpa è tutta dell'entusiasmo dei tifosi, che hanno fatto ala al passaggio dei concorrenti, incitandoli ed esaltandoli". Ha quasi il sapore di un tentativo di scuse la dichiarazione post gara di Roberto "Bobo" Benazzo a fine Grappolo, che ha conquistato il 17° posto assoluto e soprattutto il successo in Classe Rally3 sabato 31 maggio e domenica 1 giugno affiancato dal navigatore astigiano Giampaolo Francalanci.
"In effetti i nostri propositi di gara tattica, finalizzata innanzi tutto a raccogliere più punti possibile di Classe Rally3 in Coppa Rally di Zona-2 sono saltati fin dalle verifiche di sabato mattina vedendo l'entusiasmo della folla" ammette Giampaolo Franclanci. E fin dalla prima prova speciale, la Castagnole di sabato pomeriggio, con i suoi spettacolari tornanti di fine speciale a Costigliole d'Asti, Benazzo e Francalanci danno spettacolo con grandi derapate di freno a mano che mandano in visibilio il pubblico. Nonostante l'equipaggio portacolori di Meteco Corse non applichi lo stile di guida più redditizio in termini cronometri, la classifica dà ragione a loro. Chiudono il pomeriggio di sabato 17esimi assoluti e soprattutto sono al comando della Classe Rally3 (ciò che sta più a cuore a loro) con un vantaggio di oltre un minuto sul miglior inseguitore. E anche nelle successive cinque prove di domenica Benazzo-Francalanci staccano il miglior tempo di categoria, con un ottimo 14° tempo sulla Torrazzo mattutina, allungando decisamente in categoria, fino a concludere con oltre tre minuti di vantaggio sul secondo classificato di Classe Rally3.
"In fondo siamo dei romantici dei rally" puntualizza Francalanci "e domenica ci siamo veramente divertiti sulle prove speciali, sostenuti anche dalla Clio Rally3 del team KZ Racing di Mauro Zappettini, che cantava come un usignolo e sembrava avere ancor più voglia di noi di divertirsi sulle prove speciali e dare spettacolo". Visto che non c'era sfida in classe, Benazzo-Francalanci, come già successo al precedente Palme di Bordighera, si guardano attorno e individuano in Massimo Lombardi-Federica Bianchetti l'equipaggio con il quale confrontarsi per dare pepe alla loro gara. Benazzo-Francalanci mantengono per tutte le prime quattro prove di domenica un lieve vantaggio sull'equipaggio biellese e a una prova dal termine il divario è di 4"9 a favore della loro Clio Rally3.
Il passaggio finale su Castagnole esalta ulteriormente Benazzo-Francalanci che arrivano come un fulmine al tornante finale di Costigliole d'Asti. "Siamo arrivati al tornante e ho alzato gli occhi e mi sono visto davanti un muro di folla che, anche se composta e posizionata in sicurezza, faceva un tifo da curva da stadio. E Bobo si è accorto che lì in mezzo c'era anche il figlio Yari". Perciò il pilota di Acqui si esibisce in un traverso da manuale che manda in visibilio il pubblico. A fine prova si fanno i conti e Lombardi-Bianchetti sorpassano Benazzo-Francalanci per appena 1/10. In quel tornante l'equipaggio di Meteco Corse ha perso almeno un paio di secondi, se non di più e sicuramente una posizione nella classifica assoluta. "Ma non me ne importa nulla" afferma con decisione Bobo Benazzo "Perché in quel tornante mi sono divertito e fatto divertire come in pochissime non mi capitava da troppo tempo. E poi mio figlio Yari ha filmato tutto e questo passaggio resterà nella storia. La soddisfazione e la felicità di vedere l'orgoglio e la gioia sul volto di mio figlio ha superato la piccola delusione di una posizione persa ". Parola di Bobo Benazzo.