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Mythical Cars Rally: 6 domande con Marino Scabini, presidente Aci Pavia

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Passione pura al vertice di Aci Pavia. Il presidente Scabini in carica per riportare il Motorsport che conta in provincia di Pavia

Quarantacinque anni, oltrepadano purosangue e una passione che viene da lontano, che affonda in una terra dove era naturale che i ragazzi di quella generazione crescessero a pane e controsterzi. Tutti figli del 4 Regioni, tutti bambini in pantaloncini corti a sentirsi grandi in mezzo ai grandi. Una gara che cominciava settimane prima, le notti appresso ai ragazzi già cresciuti a fare tardi ad aspettare i piloti durante le ricognizioni – festa nella festa – e quell'attesa che cresceva e cresceva fino al giorno della gara. Logico che, crescendo così, uno resti acceso dentro dalla passione.

Come Marino Scabini, presidente dell'Automobil Club Pavia, che organizza il primo Mythical Cars Rally. E che ha una gran voglia di raccontare e raccontarsi. A partire dalla nascita di questa idea, che ci ha messo davvero poco a prendere sostanza: "Questa gara è esattamente quello che mancava – attacca a spiegare Scabini – e quando ne abbiamo parlato la prima volta con Andrea Adamo ci siamo subito trovati in sintonia. Bisognava ripartire in parte dalle origini, da quel tipo di rallismo che aveva fatto appassionare le persone e che può ancora riaccendere la fiamma. Credo davvero che le vetture che correranno qui a maggio rappresentino l'età dell'oro dei rally e credo che questa sia la formula adatta per ritrovare tanti di quegli appassionati che negli ultimi anni si erano un po' come dire distratti".

Cosa significa questa avventura per Aci Pavia?
"L'Aci Pavia è amministrata innanzitutto da appassionati, per noi è un grandissimo onore collaborare con Andrea Adamo e con tutti gli altri professionisti coinvolti nell'organizzazione. È qualcosa che per noi rappresenta un vanto, che in qualche modo ci fa tornare agli antichi fasti".

Si può dire che il Mytichal Cars Rally sia la gara più importante organizzata in zona da molto tempo a questa parte?
"Si può e si deve dire – sentenzia Scabini – anzi aggiungo senza alcun dubbio che questa è la gara più importante dai tempi in cui il grande Siro Pietro Quaroni inventò il Rally 4 Regioni. Ora ci troviamo in un contesto diverso, i tempi sono cambiati e per certi versi sono anche più difficili, perché ci sono tantissime regole burocratiche e non è semplice far quadrare tutto ciò che serve per portare correttamente una gara sul territorio. Prima c'era più spazio, ma ma passione e la voglia di sono, così come le potenzialità".
A proposito di territorio, come sta reagendo questa zona che ha i rally e le corse nel proprio DNA?
"Il territorio è letteralmente in fibrillazione, a un livello tale che mi ha letteralmente stupito. Tutti chiamano, si informano, chiedono, vogliono sapere. E non mi riferisco solo agli appassionati, no questa gara sta già coinvolgendo tutte le categorie. Soprattutto gli operatori turistici sono già molto interessati, tutti i gestori di alberghi, bed & breakfast, affittacamere tutti vogliono sapere. Anche tutti gli enti locali ci stanno dando una grossa mano e sono profondamente coinvolti. E questo, lasciatemelo dire, è un esempio virtuoso di come ogni ente dovrebbe lavorare per promuovere il nostro territorio. Noi, come Aci, lo facciamo attraverso lo sport automobilistico: se ogni ente lo facesse con i proprio strumenti, il turismo in Oltrepò Pavese ripartirebbe alla grande".

In Aci Pavia come vi state preparando?
"Per organizzare questa gara stiamo lavorando fianco a fianco con un gruppo di professionisti molto validi, oltre Adamo ci sono altre figure, ognuna con le proprie competenze specifiche, davvero molto preparate. Noi siamo una squadra di circa 25 persone, che stanno lavorando full time su questo progetto. Anche perché non c'è tempo da perdere, tutti i documenti vanno consegnati entro dieci giorni. Per noi è come se la gara fosse domani".

Tu sei senza dubbio un presidente appassionato. Da dove nasce questo amore per le corse?

"E' qualcosa che mi porto dentro fin da molto piccolo. Da ragazzo ho fatto sia l'ufficiale di gara sia il cronometrista e appena ho potuto ho iniziato a guidare, prima nelle gimkane e poi nei rally. Ho corso per una dozzina d'anni e di tanto in tanto lo faccio ancora, ma il ruolo di presidente e organizzatore non mi lascia il tempo per farlo. Ma la passione la sfogo anche così. Anzi, ho cercato di farmi eleggere come presidente proprio per riportare i rally che contano in provincia di Pavia ed è quello che stiamo cercando di fare".