Secondo fonti
piuttosto attendibili, a fine anno la Peugeot lascerebbe i
rally.
La politica distruttiva della FIA inizia ad avere i suoi
risultati e a nulla valgono le scuse di Mr. Metha che
candidamente davanti a tutti dichiara “Sorry… non abbiamo
capito un Kaiser”; tanto non è sicuramente lui a comandare la
baracca.
Fatto sta che se perdessimo
la Peugeot e la Ford, che già si è iscritta al WRC 2004 per
miracolo, resterebbero solo la Subaru del sig. Richards e la
Citroen del Sig. Frequelin, tra l’altro come possiamo
ricordare grande artefice della spaccatura tra i costruttori
nei confronti della FIA durante la battaglia contro le nuove
regole ora entrate spietatamente in vigore.
Se restassero solo due
costruttori con due piloti avremmo finalmente quello che le
leve del potere si proponevano da tempo, il medioevo, la morte
della specialità.
Invano ho urlato su queste
righe che il concetto mille piste era demenziale ma alcuni
organizzatori, molto vicini alle sedie centrali hanno voluto
dimostrare che era fattibile nonostante la palese difficoltà
logistica, ubriacando i piloti in una giostra ingestibile
sotto tutti i punti di vista, invano ho urlato che le gare
erano troppe e la nave arrivata a Cipro per miracolo lo
dimostra, invano ho urlato che le macchine costano troppo e
che non danno la possibilità a nessuno di gestirle come si
deve, invano ho urlato che i piloti devono essere tre per casa
dei quali uno giovane uscito dal super 1,6 per dare lustro a
questo campionato secondario che dovrebbe garantire il
ricambio…
Ma è possibile che non si
capisca niente ? E’ concepibile che si facciano degli errori
così madornali oppure siamo in malafede? Qualcuno vuole che
facciamo la fine dell’EuroTurismo, della Formula 3000, dei
Raid e di tutte le altre specialità inghiottite dal buco nero
della Formula uno distrutte su misura per favorire la regina
della specialità che si è risvegliata improvvisamente a corto
di idee e di soldi ?
Questa è purtroppo la realtà.
I nostri soldi vengono dai budget della pubblicità, perché le
case devono vendere macchine, quindi si deve ricercare lo
spettacolo e non la tecnologia.
Se le macchine costassero
150.000 euro invece di un milione e mezzo lo spettacolo ne
gioverebbe e le macchine in grado di vincere sarebbero molte e
non tre come adesso, squadre satelliti come Bozian e la
Grifone potrebbero vincere le gare con piloti magari emergenti
invece di fare i tempi dei gruppi N come adesso, il risparmio
sarebbe concreto.
Perché nessuno capisce questo
? Perché ci hanno inculcato dal 1994 che bisogna cambiare
tutto per andare in TV e poi la Tv non esiste? Perché
nell’ottica del risparmio si manda a casa il terzo pilota con
relativi meccanici, si mandano a casa i ricognitori e poi si
mettono due gare in più in calendario ?
Ma che risparmio c’è stato
con questa modifica ? Chiedete cosa costa una macchina per una
gara e poi vedrete che cosa si risparmia…
Qui ci sono lotte di potere molto forti, qui ci sono interessi
interiori molto forti, qui però nessuno fa l’interesse della
specialità, ognuno guarda la propria sedia e i propri
interessi.
Bravi complimenti! Grazie per
volerci bene.
La specialità muore e i suoi
assassini si sono arricchiti sedendo sui sedili sudati delle
vetture che una volta erano la leggenda della specialità,
proprio loro stanno assassinando quel figlio che avrebbe
dovuto portare avanti l’azienda del padre faticosamente
costruita a suon di sacrifici, che vergogna….
Chiudiamoci gli occhi e
sogniamo che tutto questo sia un terribile brutto incubo,
tappiamoci il naso e speriamo che il puzzo passi presto,
tappiamoci le orecchie per non sentire le più orrende cavolate
frutto di menti contorte e compriamoci una bella scorta di
video-cassette con le immagini delle corse, quelle vere,
lasciamo il loro business a vendere cappellini e zucchero
filato nei service-park ad organizzare cacce al tesoro dove i
regolamenti sono talmente complicati che nemmeno loro li
sanno, se tutto è andato bene per 30 anni perché lo volete
cambiare proprio adesso?
foto Massimo Bettiol
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