Il faraonico albergo è sempre lassù come ormai lo ricordo
da sempre. Ogni anno quando si passa il gabbiotto della
sorveglianza il pensiero è sempre quello “Dove cavolo
riuscirò a parcheggiare stavolta?”
La cronica mancanza di parcheggi
e la vastità del complesso fanno si che portare una valigia,
sempre pesante dalla macchina alla camera diventa ogni anno
più complicato.
I solerti addetti alla reception fanno sempre confusione e
alla fine ti spediscono a un chilometro di distanza tramite
corridoio e ascensori per trovare la stanza nella quale dopo
la camminata in altura pensi o speri di trovare Heidi che ti
aspetta.
Caprette a parte la gara è stata bellissima, tirata e
avvincente, il CIR è davvero un grande spettacolo per chi
capisca qualcosa di rally, c’è una competitività davvero al
limite e quest’anno ancora più dello scorso anno dove
avevamo segnato un importante svolta.
Ci saranno tanti difetti in giro, come l’agreement che i
piloti volevano firmare per regolamentarsi tutti dalle prove
illegali, è come dire “ragazzi tutti andiamo a provare, non
facciamolo più” ma nemmeno questo è andato in porto e la
faccenda delle ricognizioni resta un fatto piuttosto spinoso
nel panorama sportivo.
Io credo che sarebbe meglio liberalizzare tutto ma a codice
della strada, inutile fare una legge come quella in vigore
se la norma ha falle da tutte le parti peggio di windows XP,
meglio dire “abbiamo fatto uno sbaglio, si gira pagina”.
Ricognizioni libere ma chi viene beccato in grave flagranza
di reato gli parte la patente come da codice della strada
(che non è leggero), non serve nemmeno che la CSAI si rompa
le scatole a togliere la licenza, via la patente che si vada
in prefettura a reclamare!
Non vedo altre soluzioni, c’è gente che ha provato il 1000
Miglia da un mese e che fa la CSAI ? Zitti e far finta di
nulla, no non è onesto questo e la nostra federazione,
pardon commissione fa la figura che in questo caso si merita
perdendo i residui di credibilità rimasti.
La gara è sempre più
compressa e tirata, con una seconda tappa a dir poco
orrenda, una prova di sette minuti e una di sei e via al
parco a cambiare gomme, ripetizione delle due estenuanti
prove e parco di nuovo a cambiare gomme, altra ripetizione e
tutti a casa, ma dove siamo capitati ?
Al circo Orfei?
Non è possibile che si faccia una gara in questo modo,
diciotto chilometri e parco riordino e menate varie, alla
fine dov’è la gara?
Sinceramente il Ciocco così com’era poteva essere fatto
tutto in una giornata senza nessun problema magari correndo
un po’ la sera, perché si sta in giro due giorni a fare
riordini ? Ma andiamo!
Tre treni di gomme per fare 56 chilometri di prove speciali…
e si deve risparmiare?
Ah si per risparmiare (non so cosa visto che vengono tutti
gratis) si sono aboliti i ricognitori e alla partenza delle
prove i ricognitori c’erano in barba ancora alle famose
normative della CSAI che ci sono ma nessuno può far
rispettare perché in contrasto con la normale legislazione.
Strada aperta? Io passo e nessuno può impedirmelo, e allora?
Siamo alle solite Calimero…
In compenso alcuni spettatori o presunti tali hanno creato
un rigagnolo sul finale dell’ultima prova, alcuni
ricognitori lo hanno segnato ma l’apripista invece non lo ha
visto e se lo ha visto pensava che fosse parte del gioco o
servisse a raffreddare le gomme.
Morale della favola Navarra ci piomba dentro e azzoppa una
signora al lato strada, si sbandiera ma Perego vede le
bandiere troppo tardi (dov’erano!) e si mangia anche lui la
gara contro il muro, solo a quel punto la prova viene
sospesa…
Davvero avvilente.
Tre passaggi di qua, due di là e la gara diventa un bel
girotondo in nome del risparmio dei costi ecc.
Ma alla fine le misure di sicurezza sono quelle di vent’anni
fa o quasi, allora chi risparmia? O chi ci guadagna?
La sicurezza è una cosa seria amici soprattutto adesso che
le macchine hanno raggiunto un limite davvero preoccupante
nella velocità e le strade sono sempre quelle, ripetute alla
nausea e provate alla nausea, dai non ditemi che esiste al
mondo qualcuno che fa i tre passaggi! Non ci credo forse
nemmeno i due polacchi che sono arrivati spersi nella tundra
garfagnanina li hanno fatti. BASTA siamo ridicoli.
I protagonisti della gara:
per primo ci metterei Franchino Cunico che veramente è un
fenomeno, l’Highlander italiano il Blomqvist di Vicenza,
sale su una 8 bella fiammante e a fine tappa ha messo tutti
dietro l’alettone. “ Non sono andato forte sono stati gli
altri ad andare piano” bel metro che ha.
Colzani della Yoko volava sopra il parco con un sorriso più
grande di quello di David Richards finalmente aveva la
gratificazione che si merita, peccato che il pignone abbia
frantumato la corona e la bella avventura sia finita ad
inizio seconda tappa, ora non sarà così facile sull’asciutto
e con il caldo, le super 1.6 i terribili “girmi” sono in
agguato e per primo Ucci che qualcuno dirà “era in casa”
(secondo me le prove le conosce meglio Cunico) ma ha fatto
una gara magnifica con una rimonta bellissima, lui è un vero
pro dei rally, ha lottato alla grande e alla fine all’ultima
prova utile ha sopravanzato Travaglia con la Clio Autorel.
Renato è apparso piuttosto serioso non riusciva ad aver
ragione del missile piacentino e non si dava pace che
Bizzarri con la gemella di Munaretto gli stesse spesso
davanti.
Il Dalla è parso un pesce fuor d’acqua e forse la sua
meticolosità stavolta lo ha portato a lavorar di più sulla
vettura che su se stesso, la Vieffe ora ha una bella gatta
da pelare speriamo che in casa il Dalla si ritrovi e che
porti una bella coppa al suo neonato.
Longhi è quello che ha portato a casa la coppa più grande,
ha fatto una gara bellissima, sorridente tranquillo Pierino
è forse la persona più amata del CIR e va forte.
Una bella gara l’ha fatta Sottile, il geometra Bordignon da
sotto il baffo continua a dirmi da anni che il ligure è
forte ma nessuno gli crede, lui tenace imbastisce un
programma ed ecco che subito arriva un secondo posto, Sandro
merita molto e non venitemi a dire che è vecchio per favore.
Qui si vuole trovare un giovane di 19-20 anni ricco e che
vinca tutto nel giro di due gare se no è un fermo!
Ricordo che un pilota raggiunge il meglio di se dai 30 ai 40
anni.
Cantamessa bravo nonostante tutti i secondi di penalità per
il disguido delle gomme, poi Luka perdonami per la foto, ma
era così bella!
Dei giovani direi che si sono comportati bene però devono
ogni tanto cercare di fare qualcosa di più che un
quinto/sesto tempo perché altrimenti mettersi in luce è
davvero dura. L’unico che ha piantato una zampata è stato
Perico, molto veloce ma molto falloso e spesso in crisi con
se stesso, si farà di sicuro.
Perego avrebbe portato a casa un bel risultato se non avesse
trovato il famoso rigagnolo, Gamba è forte ma deve attaccare
di più, Scandola invece è andato molto meglio nel finale.
Se posso dare un consiglio ATTACCATE perché solo così vi
mettete in mostra.
Bravo Ceccoli sul suo standard ma incredulo che non si sia
rotto nulla dopo la stagione dello scorso anno, potrebbe
migliorare di qualcosa anche se la posizione finale è già
molto.
Infine le woman in blu apparse piuttosto prudenti,
d'altronde nessuno aveva chiesto loro di più e la conoscenza
del mezzo è piuttosto limitata, si rifaranno magari al
Sanremo.
Chissà se i parcheggi in
questo momento si sono liberati, il Pascoli guarda dall’alto
la bellissima e innevata Garfagnana e le luci si spengono
per trasferirsi di fretta a Brescia per la prossima gara, lì
ci sarà un altro cliente scomodo Giandomenico Pizzaiolo
Basso che scalpita in attesa di dimostrare che come lui non
c’è nessuno, sarà una bella lotta per dimostrare chi è il re
del CIR, lui estromesso per non disperdere forze sarà
impaziente di attaccare tutti per dimostrare che lui dopo
Galli è il vero re d’Italia.
Alla prossima.
foto Massimo Bettiol
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