po’ il Maracana dei Rally, non
c’è edizione della gara ligure, mondiale o no che non sia
passata di là, è una strada bellissima che ti invita a
guidare senza nemmeno accorgertene ti trovi a fare
traiettorie bellissime sparato di curva in curva dalle
ondulazioni del terreno.
Sul passo poca gente, a
dispetto delle migliaia di persone che vi sostavano una
volta, quasi nessuno oserei dire, il piccolo canyon che ti
spara verso Ville San Pietro è addirittura deserto mentre
una volta era là che si mettevano i “tecnici” per vedere chi
mollava o no prima di iniziare la discesa.
Un po’ di malinconia, quattro
passi e mi metto quasi in cima allo scollinamento sulla
sinistra prima dell’inversione ad aspettare i passaggi,
sembra uno stadio vuoto il colle a dispetto di chi lo voleva
pieno solo in sala stampa.
Pierino è impeccabile guida
davvero bene anche se si vede chiaramente che non è
all’attacco, ma la sua Subaru, così come tutte le macchine
moderne sembra ferma, soprattutto nel tratto dopo il
tornantino dove complice il rumore attutito dai silenziatori
i pochi giri di utilizzo del motore e il bang la fa sembrare
ad una fila di bussolotti, sarò retorico, i miei nemici ne
godranno, ma quanto era più bello il motore della 131 o
dell’Audi Quattro?
Quando da piccolo andavo a
vedere un film del terrore, nelle scene di paura non
chiudevo gli occhi ma mi tappavo le orecchie e la paura
passava. Strano ma è così anche a guardare queste macchine,
da dentro fanno paura ma da fuori sembrano piantate
nell’asfalto….
La gente si è disappassionata
(se si può dire) dei rally perché le macchine stanno troppo
in strada e non fanno rumore, non c’è niente da fare io la
penso così e in più anche se sembrerebbe un paradosso le
macchine vanno troppo forte e quindi sono anche pericolose,
cose da non credere, ma provate a salirci dentro e vedrete
che impressione. Si abbassano i tempi delle 037 di minuti e
il pubblico le rifiuta perché sembrano dei bussolotti
saldati sull’asfalto e anche sulla terra ormai la musica
cambia poco. Quest’anno ho visto una ventina di gare o forse
di più e la gara che mi è piaciuta di più dal punto di vista
dello spettacolo è stato il rally di Idro, uno sprint dove
le Clio A hanno davvero fatto numeri divertenti, perché sono
macchine di 15 anni fa, che vanno di traverso e fanno
casino.
Per il resto ho visto dei bei
piloti, primo tra tutti Sottile che mi ha entusiasmato con
delle linee da mondiale, Perico bravissimo ha fatto la sua
più bella gara e da oggi è un pilota che ha vinto il Sanremo
non una gara qualunque, era l’unica gara che aveva già fatto
e che conosceva alla pari degli altri e ha mostrato quanto
vale, sono sicuro che il prossimo anno sarà un grande
protagonista del CIR.
Sottile è stata la vera
rivelazione dell’anno, pur non giovanissimo ha patito le
pene dell’inferno per avere sotto il didietro una buona
macchina e alla fine ha dimostrato di essere sempre tra i
top anche se ogni tanto il mezzo lo ha piantato, merita un
programma “giusto” per il prossimo anno come ha sempre
sostenuto il suo scopritore Sandro Bordignon che per lui ha
fatto davvero dei sacrifici.
Mi sono piaciute le Panda con
Barbati che secondo me è un fuoriclasse, guida davvero bene,
come Paire che invece ha un po’ troppo impeto per quelle
macchinette e perde qualcosina proprio per questo. Bello il
cinema creato da Scannavino e soci che hanno riesumato
nientemeno che Giorgio Pianta un po’ invecchiato ma sempre
col suo maglione Martini che aveva nell’86 quando correvano
per lui Alen, Biasion e Toivonen. La Panda sarà il trofeo
del futuro per i giovani, se sapranno gestirlo bene, il
prossimo anno avranno una valanga di iscritti e mi sa che
dovranno studiare un frazionamento nelle partenze per non
avere all’assistenza tutte le mosce blu ammucchiate
altrimenti c’è da rabbrividire, comunque complimenti tra
poco avremo qualcosa di degno su cui caricare i nostri
figli.
Tra le voci di radiorally ha
tenuto banco per un bel po’ lo spostamento di data del Costa
Smeralda, alcuni mesi fa si voleva portarlo a tutti i costi
a ridosso del rally dei Sette Comuni adesso lo si vuole
mettere in concomitanza col Rally delle Miniere, stranamente
tutti validi per il trofeo Subaru, come sempre non si sa
niente ma i team erano alquanto inferociti, traghetti e
alberghi già prenotati caparre che vanno a perdere e avanti
così, mentre nessuno sa nulla rischiando di protrarre il
campionato di quasi un mese a campioni già decisi. Bah!
La tappa di notte è stata
notevole, si respira sempre un’aria diversa e vedere i fari
che bucano la foresta è sempre bellissimo, l’ho trovata una
buona idea, se non fosse che poi per rispettare i soliti
regolamenti fatti a casaccio bisogna star fermi almeno 12
ore e quindi una giornata buca per tutti, un parco al
pomeriggio con giro turistico della città e partenza
l’indomani mattina alle 9,30 ora apertura negozi. Capisco
che gli organizzatori non potevano fare diversamente perché
le regole ci sono e solo alcuni eletti le possono
infrangere, ma una deroga per snellire la gara la CSAI non
poteva darla? Tanto per abbassare i costi visto che è di
moda (solo a dirlo però) si stava in giro tranquillamente un
giorno in meno che dal punto di vista economico ripartito
nei vari team non guastava.
Il vecchio Cunico diceva che
di notte non si può correre, caro vecchio Frank ma se hai
corso per tutta la vita di notte! Sai qual è il problema
che dopo i 40 di notte non ci si vede più una mazza altro
che! Forza dai che sei sempre un vecchio leone e anche qui
hai detto la tua alla grande sei il Blomqvist italiano
proporrei alla CSAI una categoria over 48 con dei bonus per
i reumatismi, la gastrite e la vista corta, il resto
dovrebbe funzionare altrimenti ci sono i rimedi ormai!
Degli under invece Scandola si
è laureato campione italiano, è bravo il lungaccione e ha
entusiasmato Pirollo che ferma chiunque per la strada
dicendo “guida come Zanussi”, speriamo per lui che abbia
anche le donne che aveva Zanussi, me le ricordo ancora nelle
notti tormentate.
Perego per me è molto bravo
anche se la vettura gli fa i dispetti come li ha fatti al
suo capitano Navarrone che sul fatto di lottare in silenzio
è un gladiatore, la sua Mitsu è un aereo ma lui la porta
dove vuole anche se le marce vanno e vengono e gli fa temere
addirittura di non salire sul palco di arrivo, con un po’ di
affidabilità in più mi sa che Pierino avrebbe sofferto molto
di più a portare a casa lo scudetto, anche in vista delle
ultime due gare su terra (se non recuperano Il Targa
Florio). Un altro che mi è piaciuto molto e che secondo me
ha fatto un gran campionato è Bizzarri, sempre velocissimo
con i razzi di Munaretto ha solo il difetto di parlare poco
e spesso la gente si dimentica di lui, ma al cospetto della
passata stagione con la Punto quest’anno ha fatto un gran
campionato, vedremo se arriva la Super 2.000 lui e Perico
saranno un bel duo con Munaretto ormai promosso a Top Team
per meriti di guerra.
Rimandato il Dalla, quest’anno
non è riuscito a tirar fuori quello che lui vale, secondo me
e ne abbiamo anche parlato insieme non interpreta bene la
macchina, lui dice giustamente che non riesce a sentirla e
per questo motivo non riesce a guidarla, però anche a
vederlo passare le sue linee non sono quelle che ricordavo
io, vedremo…
Ago ha corso con un bel
febbrone e nella hall dell’albergo mi ha anche detto che
c’erano stati degli attentati a Milano… è stato bravo a
finire quinto e soprattutto a vedere la strada visto che gli
attentati non c’erano.
Gamba è un mistero,
velocissimo con la Mitsu ora sembra saldato al terreno con
una Subaru che non sembra andare molto meno di quelle
giuste, che gli succede? Credo che la botta di due gare fa
si sia fatta sentire e per lui sarebbe utile lavorare per
toglierne gli effetti, penso che sia solo quello il
problema.
Andreucci credo che abbia
tirato il massimo possibile dalla Punto anche se all’inizio
mi pare abbia patito delle gomme troppo scolpite, poi credo
che la piccola Fiat ormai sia sul viale del museo.
Cantamessa è invece un bel
pilota, di peso e non guida per niente male anche se dove
l’ho visto io era un po’ innervosito dalla foratura che gli
ha fatto perdere un paio di minuti e il senso della
traiettoria, lui comunque ha fatto un bel campionato
difendendo Pierino in maniera degna, ora deve fare l’ultimo
balzo per cercare di far diventar blu anche il campionato
costruttori, che non è per nulla scontato.
Luca Rossetti è stato grande
con la piccola Peugeot ha vinto gara e campionato con una
superiorità schiacciante, Bettega bravissimo ma con un mezzo
inferiore ha perfino lottato all’inizio con il mitico Condrò
che con la “stravecchia” 205 ha fatto le sue solite cose
incredibili, linee bellissime e comunque un motore da non
sottovalutare, per il resto il mitico Albino sa davvero dove
si deve passare, mi piacerebbe vederlo con un super 1.6 di
quelli giusti… mi sa che stupirebbe anche Dio.
Anche questo CIR è
praticamente finito e in poco tempo ci ritroveremo al Ciocco
in cerca di parcheggiare davanti al colossale albergo per
iniziare un nuovo CIR quello del 2006. Chissà come saranno
le squadre il prossimo anno, chissà come mai abbiamo il più
bel campionato nazionale del mondo e così pochi spettatori,
chissà come mai da noi gli N4 vanno più forte dei super 1.6
e chissà come mai certi 1.6 vanno piano solo qua e altri
vanno forte solo qua… O quasi…
A presto
amici!
Foto Massimo Bettiol
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