maggioranza delle persone che
calcano le nostre scene e che, purtroppo, calpestano anche il
suolo terrestre, vivano con te nell’anima. Tu mordi i cuori di
chi ti cova come brace sommersa da cenere, tu massacri le
notti di chi vede qualcuno più capace e sereno di lui avere il
successo, tu subdola e bastarda strisci nei cervelli degli
incapaci come un tarlo che tutto distrugge, tu vivi e ti
moltiplichi nei cuori di coloro che non sanno ma vorrebbero
essere, tu ti annidi con i venduti sotto tavoli di potere che
il potere non hanno perché non hanno la serenità e la
felicità.
Si cara invidia, tu sei la cosa peggiore che Iddio abbia
creato e ficcato di forza nel cuore degli uomini, sei il
cancro del cervello e del cuore, sei la scusa ai propri
limiti, sei l’illusione di essere qualcosa di diverso da
quello che in realtà un essere umano è.
Le voci di corridoio, le manovre subdole di deviazione, il
tirare il sasso e nascondere il braccio, quante persone sono
così? Troppe purtroppo e nel nostro mondo ne abbiamo forse più
che in altri sport.
Vergogna. Profonda vergogna, ecco cosa dovrebbero provare
queste persone. Ma non per essersi fatti scrollare la polvere
dai loro piccoli cervelli da qualcuno migliore di loro, ma per
non ammettere che la realtà è diversa … Che dire al riguardo
pensando a quelli che, appostati come delle iene ai margini
della vita di alcuni di noi, aspettano solo il momento adatto,
quell’attimo fatale in cui ci si distrae, per stanchezza, per
prendere un respiro, per godersi una vittoria ed approfittano
di tutto un gran lavoro svolto arrogandosene poi magari la
paternità… E che dire di quelli che sparlano a vanvera,
infangando in maniera ignobile il buon nome delle persone,
solo perché costoro hanno più successo di loro e lo hanno in
maniera naturale, senza doversi giocare il cervello o buttarsi
ai piedi di qualcuno per questo? Il mondo e specialmente
quello dei Rally è pieno di fatti come questi, di carriere
mancate per colpa dell’ingenua innocenza di molti ragazzi che
hanno creduto a tante parole per poi vedersi silurati
irreparabilmente a causa di qualcuno che non sopportava il
loro successo, il loro essere così naturalmente vincenti solo
per acquisizione di nascita. Posso fare un esempio
contemporaneo? O forse è meglio di no? Coraggio, Gigi, non
mollare, tutti lo sappiamo e tutti lo sanno, anche quelli là,
gli invidiosi, quanto vali e che cosa sai fare con un
automobile sotto il didietro e comunque, spinti dalla voglia e
dalla necessità dettata dal loro cervello di trattenerti nella
melma comune, passano ore ed ore ad elaborare pensieri strani,
a dire e non dire piccole cose intrise di cattiveria, messe li
nel momento giusto, per distruggere tutto e tutti quelli che
non rientrano nel mare inquinato in cui i più navigano. Ma tu
non ci far caso, passa loro attraverso cercando di sentire il
meno possibile il fetore che emanano.
Ci sono anche le persone che invidiano e cercano di usurpare
le buone idee di chi si è dato da fare per creare qualcosa dal
niente e costantemente cercano di rubargli tutto quello che
possono, cercando di metterlo in difficoltà ad ogni respiro.
Ma il lavoro, tenetelo ben presente, funziona se fatto da chi
lo sa fare, da chi lo ama, da chi ci pensa anche mentre guida
per accompagnare i propri figli a scuola, per migliorarlo, per
migliorarsi, per offrire sempre qualcosa di valido, non da chi
ha solo ed unicamente la bramosia di guadagnare il più
possibile e di mettersi in mostra. Certo che questo mondo è
davvero pieno di gente cattiva…
Di altri esempi su questo male oscuro ce ne sarebbero fin che
se ne vuole. Altra cosa che la gente stupida e cattiva ama
alla grande è cercare di rovinare le storie d’amore e più
belle e grandi sono più provano gusto nel farlo.
Sapete una cosa? Sapete che
cosa dicono i vecchi, quelli che la vita la conoscono? Una
frase molto semplice ma estremamente efficace: signori si
nasce. E, pur rischiando di fare della retorica e di dire cose
che si sanno già, questa frase non è legata alla capacità
economica, è legata all’essere consapevoli delle proprie
capacità e dei propri limiti ed a saper gioire per chi se lo
merita, ad essere in grado di ammettere con se stessi che la
cosa migliore che possiamo fare guardando chi è più bravo di
noi, e sempre troveremo qualcuno migliore, è cercare di
imparare qualcosa da queste persone, con umiltà ed
intelligenza e se non siamo in grado di farlo, allora,
pazienza, con un cenno della mano facciamo loro sapere che gli
siamo vicini, i loro successi diventeranno un po’ anche i
nostri.
In ultima analisi metto quelle persone che, artefici di tutti
questi danni, dopo aver messo a terra chi non se lo meritava,
dopo avergli tolto tutto, qualsiasi residuo di gioia di
vivere, compaiono nella nostra vita per commiserarci, per
farci sapere che ci sono vicini, che mai avrebbero pensato una
cosa del genere, che mai si sarebbero aspettati un disastro
simile, loro, che ci garantiscono di aver sempre creduto in
noi e di averci difesi a spada tratta da tutto e tutti. La
cosa triste è che magari non si sa che è a causa loro che la
nostra vita è andata così e nell’immediato noi apprezziamo
quel gesto pieno di falsa umanità. E loro lì, a godere fino in
fondo, a pensare “ecco, adesso sei meno di me, adesso davvero
ti ho atterrato e posso dire di essere io qualcuno rispetto a
te, poveraccio che non sei altro”. Dicono che c’è un Dio e
forse hanno ragione. Chi si comporta così è sicuramente al suo
opposto. Io, dopo tanto tempo, mi sono reso conto che, come
umile pedina su questa terra, non posso fare altro che dare il
massimo in quello che so fare ed accettare la grandezza
altrui, morale, fisica, mentale. Si deve tutti tirare avanti,
chi tira di più aiuta chi ha meno possibilità, chi viene
aiutato gioisca di questo e capisca quanto è fortunato ad
avere qualcuno che, comunque, può insegnargli qualcosa. Noi,
tutti, siamo qui per darci da fare e comprendere quanto bello
e utile è essere se stessi, accettandoci per quel poco o tanto
che siamo.
foto Massimo Bettiol
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