sarebbe come offendere, furono dei pionieri creando quella
rivista che veleggiò con successo per diversi anni nel
panorama rallystico finchè non divenne scomoda per qualcuno
e quindi eliminata piuttosto in malomodo, la verità fa
sempre male purtroppo.
Non ricordo nemmeno come mi fu
presentata Cristina o se mai mi intervistò da qualche parte,
ma alla fine ricordo solo che un giorno le dissi “Questo
fine settimana andrei a prendere le note del San Marino e
dal momento che Loris non può venire perchè non vieni tu?”
fu entusiasta “Sarebbe un grande onore e una bella
esperienza per me che finora ho corso solo le gare della
parrocchia” disse emozionatissima.
E così mi trovai in due e
due quattro sulla strada del Titano accorgendomi che
dall'agitazione avevo dimenticato a casa la valigia.
A dire il vero lavorammo sodo e i maligni non pensino che
l'operazione sia sfociata in qualcosa di più tenero,
lavorammo come due professionisti, facendo delle risate
tremende nei trasferimenti quando cantavo a squarciagola,
era il solo modo per tenermi sveglio in quelle magiche notti
di ricognizione e poi via come cannoni nella terra
illuminata dai fari biancastri del muletto.
“Lo sai che bombardi bene le note?” le dissi all'uscita di
una prova.
“Quasi quasi cerco un sistema per farti fare una gara perchè
meriti davvero”
L'occasione si presentò appena dopo, quasi come un miracolo.
Per una serie di coincidenze la Citroen decise di farmi fare
il rally d'Aosta all'ultimo momento e Loris era già
impegnato con Corradin con la Ritmo 4 Rombi al quale aveva
dato parola da tempo.
Verini mi disse “Hai qualche navigatore che magari si paghi
l'albergo?”
“Si ho una ragazza è la Cristina di Rally Report, sarebbero
disposti a fare un servizio sul giornale in cambio”
Quando lo dissi a Cristina per poco non svenne al telefono
“Ma sei sicuro? Io? Su una macchina ufficiale? Non ci
credo.”
Quasi quasi dovetti sforzarmi per farle capire che era vero,
di sicuro la Cri non dormì per parecchie notti anche se si
dimostrò sempre molto calma e compita.
“L'Aosta è una gara nella quale spesso c'è la neve e se
nevica vedrai come ci divertiremo”
Ed invece la partenza avvenne in un pomeriggio freddo e
nuvoloso ma secco, tremendamente secco, affrontammo le prime
quattro prove sull'asciutto e di giorno, ero deciso a far
vedere comunque quanto andavo anche senza Loris che fatalità
partiva davanti a me con il numero 5.
“Occhio che se nevica ti mordo il tubo di scarico” gli dissi
alla partenza e lui con la sua solita calma si mise a
sorridere “Ma deve nevicare tanto allora” “No no, ne basta
un millimetro e vedrai come sono in forma, poi ho una
navigatrice che è davvero brava” lui non la conosceva e di
sicuro non avrebbe mai pensato lontanamente che la Cristina
sarebbe diventata sua moglie in futuro, la conobbe proprio
in quell'occasione quando timbravano assieme e gli chiedeva
sbalordito i tempi.
Ci mettemmo subito in mostra con il pubblico quando in un
tratto molto veloce della prova numero quattro (mi pare)
restò indietro a causa di una nota importante scritta per
prima nella pagina seguente, in pratica la sequenza risultò
“ Destra piena e sinistra piena per destra piena in..... “
Qui girò la pagina e urlò a tutta voce terrorizzata
“Sinistra Mediaaaaaaa” Mi vidi un muro di color giallo fatto
in graffiato di cui ricordo ancora tutte le cazzuolate che i
poveri muratori avevano da poco dato, lo vidi a pochi metri
dal cofano. Non so esattamente che cosa feci perchè non
c'era neppure il tempo di respirare ma riuscii a fare la
curva in una maniera del tutto “creativa”. La Madonnina che
sbucava da una nicchia sul muro si coprì gli occhi e mi
gridò dietro “Non farlo più per favore” ma di sicuro ci mise
del suo o sicuramente avrà reputato inopportuna la mia
presenza nell'aldilà ma fatto sta che riuscii a passare tra
il tripudio degli spettatori che non si resero conto della
casualità dell'evento.
Ad ogni assistenza per tutto il rally arrivava qualcuno che
diceva “Ero al tal posto... ma ti giuro che nessuno è
passato così forte” ed io rispondevo tranquillo “Si mi sto
solo scaldando adesso attacco e allora vedrai”
Poi sottovoce con Cristina, che nel frattempo aveva
riportato tutte le note importanti di inizio pagina sotto
pena capitale “Mazza che culo, ma come abbiamo fatto a
girare?”
Passate le prime quattro prove avevamo 10 sec. di vantaggio
sul nostro avversario più quotato Gianni Del Zoppo e la sua
terribile Samba/Conrero, davanti a noi la lotta finale per
il campionato italiano rally: Cerrato, Tabaton, Cunico e
Biasion si giocavano il titolo, io quinto mi giocavo la
posizione di primo dei normali con dietro fior di nomi non
ultimo Corradin con Roggia che già iniziava ad alzare il
baffo sapendo che nelle prossime prove iniziava a nevicare.
La notizia mi fece fare un salto di gioia, mai avevo corso
nella neve e sapevo che su quel fondo sarei stato molto
competitivo, non vedevo l'ora di metterci su le ruote.
Infatti nella prova di Pila la strada inizia piano piano ad
imbiancarsi, è un vero divertimento la discesa con una mano
sul freno a mano e dei numeri terrificanti ma senza mai un
errore, riusciamo a fare il 4° tempo anche grazie a Cerrato
che sbaglia gomme e paga diversi minuti i nostri avversari
iniziano ad allontanarsi e i distacchi aumentano.
“Per voi abbiamo le NF e le GF per questo rally non sono
ultimissima generazione ma sono buone” aveva detto il buon
Mario Cravero della Michelin che ci forniva i pneumatici,
nessuno aveva mai pensato che nevicasse a dire il vero, però
avevo provato le NF e non andavano male anche se di trazione
erano molto carenti. “Provo a mettere le GF vediamo se con
così poca neve vanno meglio” Invece feci una cazzata perchè
nella prova numero sette persi un bel po' di secondi non
riuscendo a salire, mi sembrava di guidare con gli slick.
Appena finito la prova afferrai la radio “Mauro da
Vittorio... Cambiamo subito gomme perchè queste fanno pietà
mi son passati davanti anche quelli dello scuolabus e il
lattaio”
Mauro Nocentini rispose con la sua solita calma “Va bene..
cosa dici se facciamo un po' di tagli per farle scaricare
meglio?”
“Ottimo tu preparale bene che poi le facciamo andare noi”.
Cristina era impassibile per nulla spaventata da quello che
avevamo dovuto fare per restare in strada, scendeva e
chiedeva i tempi a tutti anche ai primi e poi tornava
soddisfatta “Bravo sei andato bene” solo quella prova non
scese a chiedere. “Aspetta” Le dissi “Aspetta... i tempi li
chiedi quando abbiamo fatto la prossima che è anche bella
lunga”.
Montammo le NF di nuovo stavolta però intagliate al centro
in modo da raccogliere più neve possibile.
“Fammi sapere come vanno” Mi urlò Mauro dal finestrino
appannato mentre stavo uscendo dal servizio, Verini era
sparito e dall'inizio del rally che non si vedeva in giro,
strano!
Appena iniziai a salire la Tete d'Arpy sentii subito che la
trazione era un po' migliorata “Bene ora si da una lezione a
tutti, forza Cristina bombarda bene che andiamo”
A fine prova il solito 5° tempo ma dietro a noi il migliore
degli inseguitori Gianni del Zoppo era a ben 41 sec.
“Mauro, Mauro gli abbiamo dato quasi un minuto, sei un genio
GRAZIE” Non ero ancora allo stop che avevo già chiamato per
radio.
Da qui iniziammo a fare dei tempi davvero tremendi, dando
dei distacchi strepitosi ai nostri diretti avversari,
addirittura minuti, eravamo quinti senza nessun problema con
alcuni minuti sui nostri diretti inseguitori.
Non so di chi fu l'idea ma ad un certo momento apparvero due
gomme finlandesi le Timi, noi eravamo Michelin ufficiali per
cui non potevamo montare altre gomme ma saltarono fuori
queste due gomme, regolarissime nella chiodatura sia chiaro,
mi verificavano ad ogni prova speciale però diciamo che non
erano convenzionali, avevano lo stesso disegno di quelle
delle 037 che però erano Pirelli e la stessa chiodatura solo
che erano per 13” e non per 15”.
Partii per la prova numero 13 come una fucilata “Cazzo Cri
come vanno 'ste gomme, altro che le NF” dietro comunque
avevo ancora le NF per cui la stabilità della macchina non
era il massimo e i numeri che ne uscivano erano davvero da
manuale, credo che mai mi divertii così tanto in prova
speciale.
I cronometristi a fine prova non ci ridavano la tabella e
continuavano a fare somme e conteggi.
“Avete vinto la prova” Esclamò ad un tratto uno dei due più
scioccato che stupito “Secondo Biasion, Terzo Cunico...”
“Caspita Cristina alla prima volta nel CIR vincere una
speciale non è da tutti eh?”
Quasi si mise a piangere dalla felicità, soprattutto quando
andò sculettando al tavolino del c.o. e come sempre i vari
Siviero, Cerri, Tedeschini e Bartolich gli chiedevano con un
po' di sufficienza “Quanto avete fatto?”
Lei seria “ 7.49 e voi?”
C'era da morire dal ridere a vederli girare le tabelle uno
con l'altro ed esclamare stupiti “ma avete vinto la
prova!!!”
Immaginatevi Cristina abituata nei rally-sprint e nei coppa
italia, sconosciuta al mondo dei rally fino a quel momento
presentarsi al tavolino e mettere tutti i suoi idoli dietro.
Nella prova successiva la ripetizione di Tete d'Arpy
prendemmo anche Corradin e Roggia, li passammo in un tratto
in cui si vedeva un bel tratto di strada, loro avevano delle
gomme poco adatte in effetti ma li avevamo suonati bene
anche prima di mettere le gomme miracolo.
Vedevo i suoi fari allontanarsi sempre di più fino a sparire
nella bianca notte, mentre io ero occupatissimo a non
lasciar intraversare troppo la piccola Citroen che mai aveva
conosciuto momenti di gloria come in quella gelida notte.
Loris venne vicino nel buio della notte imbiancata, picchiò
sul finestrino un paio di volte, aveva il berretto quasi sul
naso e guardava da sotto “Ti ho visto... giù di lì... ” poi
fece una lunghissima pausa quale solo lui sapeva fare
“Bravo!” riprese “Bravo davvero” e se ne andò senza
aspettare la mia replica. “Uè tonto guarda che non ti lascio
a piedi sei tu il titolare di questo sedile” Gli urlai
dietro mentre andava dondolando a testa bassa verso il c.o.
Probabilmente domandandosi come mai non aveva corso con me.
All'assistenza successiva riapparve anche Verini con in mano
una bottiglia di grappa, mai visto bere in tutta la mia
vita, rideva come un matto “Bevine un goccio anche se la
tiri sul muro ora non mi arrabbio più, bravo... bravo” e
ri-scomparve di nuovo, ormai il mattino stava arrivando e si
ritornava a fare le ultime quattro prove sull'asfalto
asciutto, in quella zona il tempo era rimasto secco. Ero
entrato nella neve con 10 secondi di vantaggio ne uscivo con
quasi sette minuti e non solo per le gomme magiche che usai
solo in 3 prove visto che poi persero i chiodi e dovetti
rimettere le NF.
Le ultime quattro prove le feci con la massima tranquillità
anche perchè lo spettro di un ritiro era sempre in agguato e
già mi aveva tolto diverse soddisfazioni in passato, Del
Zoppo mi piombò dietro come un caccia sul San Pantaleone lo
feci passare e poi mi incollai dietro per vedere come
guidava e per fargli vedere ceh andavo piano, mi diede un
minuto e tre secondi, poi non mi feci più prendere ma è più
difficile guidare con un largo vantaggio che non con un
piccolo svantaggio.
L'arrivo fu trionfale e Cristina quasi si mise a piangere,
un antipatico commissario mi attaccò sul vetro l'ordine di
verifica d'ufficio, me ne andai in albergo a cambiarmi
quando il telefono suonò, era Mauro con una voce da
funerale.
“Ci hanno escluso...”
“Come? Cosa?”
“Ci hanno escluso per una cosa che non esiste, i bulloni che
tengono il disco freno sul mozzo, sul gruppo B sono LIBERI e
qui mi dicono che sono 8 anziché 6, non sanno cosa
inventare, la verità è che sei andato troppo forte e hai
dato fastidio a qualcuno...”
“Ma scusa non è per caso che sia stato per le gomme? “
Chiesi sospettoso.
“No le gomme le hanno sequestrate quando le hai tolte e sono
regolarissime, me le hanno già ridate”
“E' stato il dispetto di qualcuno e penso anche sapere di
chi è”
Non seppi mai che dispetto fu o perchè e se qualcuno ce
l'avesse con me con lui o chissà chi, fatto sta che i
bulloni erano davvero regolari.
Verini preferì non interporre appello quanto membro della
sottocommissione rally della CSAI avrebbe creato una
situazione spiacevole.
“Cosa te ne importa... questi tempi resteranno sempre e la
classifica tra poco non la vedrà più nessuno, hai fatto una
grande gara sei già stato confermato per il prossimo anno...
dai su ridi...che così forte non sono in tanti ad andare” Mi
disse con la sua proverbiale calma. “Tra poco arriva la 4x4”
Cristina ci restò malissimo ma quella gara fu per lei
determinate, diventò poi una bravissima navigatrice correndo
con molti piloti affermati e dame quali Pierangela Riva e
Paola de Martini, conobbe quella notte colui con cui divise
la sua vita fino al maledetto Salento 2003.
A me è restato un ricordo molto positivo e ho sempre
considerato quella esclusione come un fatto che non mi
riguardava e che non influiva nella mia prestazione, non ho
mai saputo la verità anche se le mezze parole di Mauro mi
hanno sempre posato l'attenzione su spettri che purtroppo ho
rivisto in seguito troppe volte.
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