Una cosa che
mi fa imbestialire ultimamente è mettere gli occhiali! Ti
trovi in un ristorante e ti portano il menù, una fame
terribile e non ci vedi nemmeno a leggere se sono i primi o
i secondi. Così come quando vai a vedere un rally e ti danno
in mano un elenco iscritti nel quale non vedi nemmeno i
numeri, ah la vecchiaia! Qualche volta ti senti davvero
frustrato e poi ormai pensavo tra me “Sono 31 anni dal
giorno in cui ho staccato la prima licenza, ho dato più
soldi alla CSAI che all'INPS, mi dovrebbero dare loro la
pensione” ed invece no, nonostante tutta la buona volontà di
ritirarmi e di vivere in serenità la vecchiaia incombente mi
trovo ancora in mezzo ad un tornante a vedere quei quattro
pazzi scatenati, non è cambiato niente la gente è sempre
quella, solo che per fortuna adesso non stanno più tanto in
mezzo alla strada.
La magia degli attimi che precedono l'arrivo della prima
vettura, con gli ultimi spettatori ritardatari che stanno
arrampicandosi verso il punto più alto per vedere fino
all'ultimo centimetro di strada, poi silenzio quasi sacro
che viene rotto dalle fucilate degli scarichi soffocati, il
magico rombo “Eccolo eccolo” due spanciate nei tagli un
colpo di freno a mano e ancora due o tre fucilate “Pum...
PUM... UAHHH !!!” “Cos'era!?!?” “Era Botta con Gil Calleri!!”
“Ah!” Quasi non si riesce a leggere il numero e nemmeno a
vedere il colore della macchina che questa è già sparita
nella folta vegetazione, i cronometri girano all'impazzata
la gente si eccita, ed ecco il secondo, ancora più veloce di
ben un secondo e mezzo, di nuovo freno a mano e “Pum...
PUM... PUM” scomparso anche questo. Non è molto tempo che
non vedo un rally per carità ho iniziato nel '72, ci ho
anche corso per un bel po' lo sapete, prima di questo nel
2007 ho visto Alba, il 1000 Miglia, il Marca, Il Ciocco e
prima qualche bel centinaio di mondiali sparsi nel tempo e
nel pianeta, però stavolta aveva un sapore diverso, forse ci
si accorge che una cosa piace quando tu la rifiuti e lei
torna prepotentemente dentro il tuo cervello nelle notti
cupe in cui pensi al passato e a quello a cui hai dato tutta
la tua vita.
Tanto adesso come una volta, dalla Fulvia di Munari alla C4
di Loeb tanti anni sono passati ma i rally sono sempre i
rally, mi sono accorto che non posso farne a meno,
l'andropausa da rally non è riuscita a catturarmi e così
tirerò ancora avanti la baracca per alcuni anni, forse
qualcuno si metterà le mani nei capelli, forse qualcuno mi
capirà, ma alla fine ho deciso di restare al mio posto,
saldo timoniere di una nave in un mare così tempestoso e
così ricco di difficoltà ma con grandissime soddisfazioni,
in fin dei conti proprio quelle soddisfazioni stanno
arrivando adesso con i miei piloti che vincono o si piazzano
alla grande e le energie che sembravano perdute nel fumo di
un “Asado” argentino stanno ritornando fiere e potenti più
di prima con ambizioni nuove e nuove idee.
La vita da rally continua....
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