14° Rally Città di Arezzo - Crete Senesi e Valtiberina
Piloti provenienti da più Nazioni sono il valore aggiunto ad un evento di grande respiro, che si corre sulle strade del mito.
Tre prove speciali diverse in programma su due territori ad ampia espressione “rallsitica” saranno gli scenari della prima gara italiana su sterrato dopo la ripresa dell’attività motoristica in Italia. 405 chilometri totali e 70 di sfide in due giorni sono “l’offerta” per raccontare di duelli esaltanti.
In questo periodo di ripresa dall’emergenza epidemiologica, l’evento diventerà ancor di più utile veicolo di ricaduta economica del comparto turistico.
Siamo alla stretta finale del periodo pre-event del 14° Rally Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina, in programma per l’8 e 9 agosto. Si sta dunque per tracciare la classica linea di bilancio con l’approssimarsi la chiusura delle iscrizioni, un dato che parla di numeri a tre cifre. Tre cifre, con tanti dei migliori piloti italiani ai quali si affiancheranno diversi anche driver stranieri, per l’esattezza provenienti da Argentina, Finlandia, Francia, Gran Bretagna e Slovenia.
Valtiberina Motorsport con orgoglio presenta i caratteri internazionali della propria gara, peraltro ricca di validità, come il fiore all’occhiello dell’essere la prima prova del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT) ed anche quella del Campionato Italiano Cross Country Rally, oltre ad essere valida per il Campionato Italiano Rally Terra Autostoriche, ma anche e soprattutto “finalissima” del Challenge Raceday Rally Terra 2019-2020, oltre allo scenario internazionale conferito dall’essere la gara di apertura del Tour European Rally (TER) sia “moderno” che “storico”.
TRA GLI STRANIERI SVETTANO EMIL LINDHOLM STEPHANE CONSANI
Tra i piloti stranieri che saranno al via tra le Crete Senesi e la provincia aretina fa certamente notizia la presenza del giovane Emil Lindholm, figlio e nipote d’arte. E’ uno degli ultimi prodotti della filiera finlandese di piloti da rally destinati a far parlare delle proprie gesta, figlio di Sebastian Lindholm, otto volte Campione finlandese di rally e protagonista nel mondiale sino a pochi anni fa. Il giovane, 24 anni, ha iniziato a correre nei rallies nel 2015 in Germania, dopo esperienze significative in circuito. Nel 2019 è giunto secondo di WRC-2 ai Rallies Svezia e Rally Catalunya, quest'anno ha chiuso secondo di WRC-3 al Rally di Svezia prima dello stop per la pandemia ed attualmente è in testa al Campionato finnico con una Skoda Fabia R5. Ha corso la settimana scorsa a Roma, prima gara del “tricolore” rally, finendo decimo assoluto alla sua prima esperienza sulle strade laziali. Un‘ultima curiosità: Marcus Gronholm, due volte Campione del Mondo (2000 e 2002), è cugino del padre. Il progetto di far correre a questa prima prova “tricolore” su terra il giovane finlandese è stato reso possibile grazie alla collaborazione di Valtiberina Motorsport con Luca Pregliasco, che da anni si occupa di management nel motorsport, soprattutto con un forte interesse per le giovani promesse destinate a diventare i “Flying finns”.
Ci sarà poi Stephane Consani, francese Campione "Terra" in carica, una piacevole conferma per i rallies italiani e tornerà in Italia per difendere il titolo conquistato lo scorso anno con intenzione sicuramente di essere protagonista già dalla prima gara.
UN PERCORSO DECISAMENTE “MONDIALE”
Una messe così importante di validità non poteva che avere un percorso da . . . “sogno”, un percorso di grandi ricordi iridati, tre prove speciali da ripetere, la prima giornata nel versante delle Crete Senesi e la seconda nell’aretino, andando perciò a fondere due territori sotto un unico vessillo, quello dei rallies. Non è stato semplice ridisegnare la gara dentro al vincolo delle sole 36 ore e delle sole 3 prove speciali da ripetere come da protocolli per emergenza sanitaria. Ma Valtiberina Motorsport non si è arresa, ha risposto in prima battuta “presente!” per dare un segnale forte che i rallies ci sono e sono carichi di passione e di voglia di fare.
Quella voglia di fare che porterà nei territori anche un notevole sostegno economico nell’indotto turistico, duramente colpito da questo periodo di emergenza.
La gara che doveva essere a marzo scorso, con oltre 100 chilometri, 12 di “piesse” totali con 5 tratti diversi, è stata soltanto comunque “parcheggiata”, è stato tutto rivisto sempre cercando di mantenere alto il valore delle sfide, dello sport. “Monte Sante Marie”, “Alpe di Poti” e la nuova bellissima “San Martino in Grania” saranno comunque un ottimo mix di storia, passione e divertimento con una gara completa e variegata a livello tecnico.
La gara sarà a porte chiuse. Il che significa che tutte le aree nevralgiche della competizione non ammetteranno presenza del pubblico. Il parco assistenza, il riordino, la direzione gara oltre alla cerimonia di partenza e di arrivo permetteranno l’accesso solo al personale tecnico, con possibili limitazioni previste anche per gli operatori media.
Lungo le prove speciali NON sono previste zone specifiche per il pubblico, per ovviare a questo si sta predisponendo servizio di dirette TV e con le piattaforme di interazione sociale il cui programma verrà reso noto nei giorni prossimi.